«Ero già famoso nel quartiere, coi miei amici sarei andato uguale in tele».
Impossibile contare i millesimi di secondo che passano tra arresto e ripartenza. Proprio per la sua capacità di cambiare ritmo con scosse improvvise, Deschamps lo ha definito «pila elettrica».
Nella stagione iniziata da poco sta confermando la sua eccezionalità: è il giocatore del Lille che tenta più dribbling (4,6 ogni 90'), riuscendo in molti casi (2,9).
La linea di Andorra è spezzata e, tra le maglie dei centrali, Ikoné individua il corridoio migliore tramite il quale recapitare il pallone a Coman, quello col difensore girato di spalle.
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Fonte porta palla. C'è un grande spazio tra le linee di centrocampo e difesa che Ikoné potrebbe occupare per invitare Fonte al laserpass.
Ikoné invece viene inutilmente incontro. Così non crea una linea di passaggio utile e anzi comprime lo spazio per Fonte e si porta dietro l'uomo. Il portoghese così è costretto a giocare sul terzino. L'avversario intercetta, ma solo momentaneamente; per fortuna del Lille la palla ritorna ai difensori, ma una cattiva scelta senza palla di Ikoné poteva costare una transizione pericolosa.