Guida ufficiosa al Super Bowl LI
Pronti per domenica? Eccovi un’introduzione essenziale a New England Patriots – Atlanta Falcons.
Quando Atlanta attacca
Il motivo del successo dei Falcons è ascrivibile quasi interamente alla potenza dell’attacco, che abbiamo detto essere, dati alla mano, uno dei migliori della storia. L’offensive coordinator Kyle Shanahan, dopo una prima stagione sottotono in cui ha condotto l’attacco al 23esimo posto per efficienza offensiva, è riuscito a trovare la quadratura del cerchio usando tutte le armi a sua disposizione.
Molto ha certamente contribuito la free agency, da cui sono arrivati pezzi fondamentali come Andy Levitre e Alex Mack come left guard e centro rispettivamente, e i ricevitori Mohamed Sanu – uno dei pezzi pregiati dello scorso mercato, e Taylor Gabriel, tagliato da Cleveland e preso a bordo dal suo ex offensive coordinator ai Browns, come ricevitori.
Tutto questo è servito per togliere peso dalle spalle di Julio Jones e spartirlo su quelle dei suoi compagni. Ne è derivato un attacco molto più equilibrato, come testimoniano i target del #11, scesi dai 203 della scorsa stagione agli “appena” 129 di quella attuale.
La vera chiave che permette all’attacco dei Falcons di essere tanto efficiente è però l’eclettico duo di running back Devonta Freeman e Tevin Coleman, capace di poter far male sia su corsa (1599 yard e 19 TD combinati), sia come ricevitori fuori dal backfield (85 ricezioni per 883 yard e 5 TD tra i due). La loro presenza permette di aprire continui spazi per i ricevitori.
Come? Soprattutto con le play action, azioni in cui il quarterback finta il consegnato al running back per far muovere la difesa da un lato e trovare un ricevitore libero dall’altro, come vediamo qui sotto con Sanu beneficiario del passaggio.
Freeman e Coleman verranno posizionati anche come ricevitori per creare mismatch contro avversari più lenti (stessa situazione esplorata dai Pats con Dion Lewis), ma New England dovrebbe farsi trovare preparata, avendo nel linebacker l’atletico Kyle Van Noy e la safety Patrick Chung – che può giocare come slot corner quando la difesa è in nickel – giocatori in grado di rimanere accoppiati con i due running back.
Un’altra situazione che cercherà di usare Atlanta per costringere l’avversaria a fare delle scelte e poi agire di conseguenza, sono le cosiddette shallow cross. In questo esempio, contro Seattle, Julio Jones corre la sua traccia mentre nella parte di campo verso cui si dirige, a sinistra, il tight end Austin Hooper (#81) e Taylor Gabriel (#18) corrono tracce opposte per sgombrargli il campo tenendo impegnati i diretti marcatori. In questo caso Hooper tiene impegnato KJ Wright mentre Gabriel si occupa di DeShawn Shead. Chancellor si avvicina a Jones per impedirgli la ricezione, mentre nel backfield qualcuno sbaglia marcatura, verosimilmente la safety alta e responsabile delle tracce lunghe, come quella di Gabriel, inseguito invece da Shead, che lascia Coleman indisturbato a ricevere.
Julio Jones però è l’arma definitiva di questo attacco, avendo sia la stazza per andarsi a prendere le palle contese (191 cm per 100 kg), sia essendo anche un’arma potentissima dopo la ricezione (423 yard in stagione, nono tra i pari ruolo). Qui ne abbiamo un esempio, con il #11 che, allineato largo a sinistra, corre un’altra shallow cross mentre tutti gli altri tracce totalmente verticali. In questo caso la squadra lavora per mettere Jones nelle condizioni di fare la differenza, e permettendogli di sfruttare lo spazio da loro creato. In queste condizioni Jones è letteralmente inarrestabile.
Quella tra Falcons e Patriots è anche la sfida tra, rispettivamente, la squadra che raccoglie più yard dopo la ricezione (2382), contro quella che ne concede meno (1463). Sarà sicuramente un punto chiave della partita e sarà interessante vedere come New England deciderà di contenere questa tendenza. La difesa a uomo pare la scelta più logica, anche contro Julio Jones, che potrebbe essere marcato da Malcolm Butler oppure da Logan Ryan (con Eric Rowe a marcare l’altro ricevitore esterno). Butler è sì il migliore tra i corner a disposizione del definisce coordinator Matt Patricia, ma non è sempre il deputato a rimanere sulle tracce del miglior giocatore avversario. Il tutto con una safety alta a dare man forte in caso Jones abbia la meglio nell’uno contro uno: sicuramente il compito sarà di Devin McCourty, eccellente giocatore in coverage in quanto a tempi di intervento.
Sarà interessante inoltre vedere come la migliorata offensive line di Atlanta riuscirà a reggere l’impatto contro la defensive line dei Patriots. Giocatori come Michael Bennett, Frank Clark e Mike Daniels hanno fatto soffrire il reparto dei Falcons, e New England ha elementi in grado di fare altrettanti danni. La linea è a 3, con Branch, Brown e Flowers ruotati frequentemente. Branch e Brown sono degli space eater, giocatori in grado di occupare alla grande gli spazi, mentre Trey Flowers sta diventando il miglior pass rusher puro della squadra.
Qui la linea, anche grazie all’aiuto di Hightower, riesce a bloccare tutti i varchi centrali; Miller è costretto a rimbalzare a lato eludendo il tackle di Flowers e il guadagno è di 4 yard, ma non per demeriti della difesa ma per la buona lettura dell’ex Dolphins.
In quest’altro caso, vediamo la tecnica e la forza fisica di Flowers che si fa largo contro il diretto marcatore e il fullback, arrivando a pochi istanti dal sack.
And the ring goes to…
Non c’è niente di meglio che una sfida, sulla carta, equilibrata per rendere onore all’atto finale della stagione. Alla vigilia Falcons – Patriots è una partita apertissima perché, per caratteristiche intrinseche, entrambe hanno numerose armi a disposizione per mettere in grado di mettere in difficoltà l’avversario.
I Patriots dovranno cercare di contenere l’esplosività di Beasley e proteggere Brady dalle minacce dell’interno della linea, mentre in attacco sfruttare i limiti contro le corse di Atlanta e i mismatch che può creare la presenza di Bennett, mentre i Falcons avranno l’arduo compito di confermare le potenzialità di uno degli attacchi più belli ed efficaci degli ultimi anni sul palcoscenico più importante e contro la miglior difesa NFL, e non soccombere sotto l’esperienza di Brady e Blount mostrando una certa solidità difensiva.
Credete alle coincidenze?
Visto il livello – non esaltante – di questi playoff, è l’ultima chance per vedere del bel football: per fortuna le premesse ci sono tutte.