
Ecco a voi la presentazione del secondo girone degli Europei francesi (qui il primo girone). Se non vi basta, e volete ulteriore approfondimento su quanto alta gioca la difesa dell’Albania, o su come è andato nel dettaglio il girone di qualificazione della Romania, vi rimandiamo al nostro libro Guida ufficiosa agli Europei 2016, edito da Baldini&Castoldi. A proposito: se giovedì siete a Milano ci vediamo da oTTo, Via Sarpi 8, per parlare di pallone, Europei, Paul Pogba e per berci una birra.
Buona lettura! Buon divertimento! Buon Europeo!
Guida al Girone B
Inghilterra
Galles
Slovacchia
Russia
- Come ogni competizione internazionale a cui partecipa, l’Inghilterra parte con grande hype. A quale traguardo può ambire secondo voi?
Dario Saltari
Sull’Inghilterra pesano diverse incognite, anche al di là dell’annosa questione della condizione fisica dei giocatori inglesi nelle competizioni estive per Nazionali, visto il grosso impegno richiesto dalla Premier League. Quest’anno l'Inghilterra è una squadra con un’enorme quantità di alternative e un primo scoglio per Hodgson sarà quindi quello di riuscire a mettere in campo un undici che non sia solo il più forte sulla carta ma soprattutto che sia tecnicamente funzionale ad una qualche idea tattica. E qui secondo me subentra il problema principale: non sono del tutto sicuro che Hodgson abbia delle idee tattiche precise, anche basilari, o almeno fino ad adesso (tra qualificazioni e amichevoli) non si sono ancora intraviste. Penso che l’Inghilterra possa andare avanti di puro talento finché non incontrerà un’avversaria del suo livello. E a quel punto tutti i nodi potrebbero venire al pettine, come si suol dire.
Emiliano Battazzi
Stavolta mi sembra possa davvero ambire alle semifinali, il livello della rosa glielo permetterebbe: ma non so se sono pronto a scommetterci. Ogni volta l’Inghilterra ci delude e ormai l’ultimo piazzamento tra i primi 4 di un grande torneo risale a 20 anni fa: non mi fido della saggezza di Hodgson. Ha ragione Dario nel vedere una Nazionale con poche semplici idee e che si affida molto a iniziative individuali e forza fisica: ma d’altronde è un po’ lo specchio della Premier League.
Alfredo Giacobbe
Negli anni della mia adolescenza ho seguito il calcio della First Division anche più della Serie A. Poi dopo l’avvento della Premier League e dell’Europeo ‘96, quello del “Football comes home”, il mio hype verso la Nazionale inglese è sempre alle stelle. Quest’anno mi aspetto grandi cose da una rosa forte in ogni reparto: Clyne e Rose sono due terzini che garantiscono spinta e qualità; Smalling sotto van Gaal è cresciuto molto nella propria awareness, cioè nell’uso del corpo e nella gestione dello spazio intorno a sé; il centrocampo ha finalmente sia forza (Dier) che qualità (ovunque); infine, l’Inghilterra finalmente ha un centravanti!
Eccolo!
Flavio Fusi
Come dice Emiliano, ci siamo ormai abituati ad essere puntualmente delusi dall’Inghilterra negli anni pari. Non sono un grande fan del commissario tecnico Hodgson (lo preferisco come insegnante madrelingua) ed il fatto che dopo due fallimenti consecutivi tra Europeo 2012 e Mondiale 2014 sia ancora al timone della Nazionale, la dice lunga sul momento del calcio inglese, che da tempo immemore non può vantare un tecnico di altissimo livello. Però è innegabile che il talento a sua disposizione sia tanto: penso che vedremo i Tre Leoni perlomeno ai quarti, ma se Hodgson riuscisse trovare il giusto equilibrio in campo, l’Inghilterra potrebbe davvero arrivare in fondo.
- Il fatto che c’è una buona percentuale di giocatori del Tottenham favorirà l’affiatamento?
Alfredo
Dipenderà dai compiti che Hodgson deciderà di assegnare loro. Ma al di là delle scelte tattiche, sarebbe stupido non sfruttare la leva dell’intesa che Alli e Kane hanno costruito nel loro club. Purtroppo di scelte poco condivisibili, nel modulo e negli uomini, Hodgson ne ha già fatte durante la sua reggenza. Ad esempio, per me resta misteriosa la scelta di convocare Jack Wilshere, che ha giocato 141 minuti delle ultime 3 giornate di campionato dopo l’ennesimo grave infortunio. Siamo d’accordo che Wilshere può dare maggiori varianti tattiche rispetto a Danny Drinkwater, ma in questo momento non dà alcuna garanzia sulla sua tenuta fisica.
Dario
Non credo. Innanzitutto perché l’Inghilterra e il Tottenham sono come il giorno e la notte, e non solo perché una Nazionale funziona per forza di cose in maniera diversa rispetto ad un club. In secondo luogo perché bisogna vedere quanti dei giocatori del Tottenham saranno effettivamente titolari. Walker è in ballottaggio con Clyne, Dier non è ancora una prima scelta a centrocampo e gli stessi Alli e Kane non sono ancora certi al 100% di avere una maglia da titolare.
Emiliano
Da una parte sì, come ogni blocco di club che va in Nazionale e garantisce maggior affiatamento. Dall’altro, però, le squadre di Pochettino finiscono la stagione quasi sempre con la lingua di fuori per la stanchezza, e il Tottenham di quest’anno non fa eccezione. Ma anche questo è un problema più grande dell’intera Premier League (legato anche alla decisione di non concedere una sosta natalizia: per molti preparatori atletici è un grave problema).
Flavio
Penso che le idee vengano prima degli interpreti in campo, per cui non credo che il fatto che la sola presenza del gruppo Spurs possa avere un impatto considerevole sul gioco della squadra. Certo il fatto di giocare insieme aiuta, ma in assenza di un vero e proprio undici titolare e di un identità tattica definita, non credo che l’Inghilterra abbia molto da spartire con il Tottenham di Pochettino.

- All’esordio l’Inghilterra affronterà la Russia, una delle Nazionali maggiormente colpite dagli infortuni nelle ultime settimane. Come cambiano le prospettive di Slutski e dei suoi?
Emiliano
Si tratta di un effetto collaterale di una rosa troppo vecchia (età media 29,3 anni, ma avrebbe potuto essere persino più alta). Agli Europei, infatti, oltre a Cheryshev fuori uso ormai da mesi, mancheranno per infortunio gli anzianissimi terzini titolari, a sinistra Zhirkov e a destra Kuzmin; ma soprattutto mancherà il centrocampo titolare per infortunio: sia il regista Dzagoev, un giocatore nel pieno della maturazione, che il pivote Denisov. Al posto del primo è stato convocato a sorpresa il 32 enne Torbinski del Krasnodar, in teoria un terzino sinistro che però è stato usato in quasi tutti i ruoli. In questa stagione però ha giocato poco, e in tutta la gestione Skutski ha raccolto solo 80 minuti. Non so che cosa voglia fare l’allenatore della Russia (e fresco vincitore del campionato con il CSKA), ma a questo punto spero che queste assenze spingano in campo il giovane Golovin.
Flavio
Dzagoev era il giocatore in grado di collegare difesa e attacco e dare imprevedibilità ad una squadra che per le caratteristiche dei suoi difensori dovrà probabilmente attendere gli avversari nella sua metà-campo: la sua assenza è un duro colpo. Per il resto i punti di forza rimangono la difesa degli spazi e il reparto offensivo con Shatov e Kokorin ai lati di Dzyuba, a cui però rischiano di mancare le connessioni.
Pietro Cabrio
Negli ultimi anni ho avuto l’impressione che la Nazionale russa sia stata governata dalla stessa casualità e dalla confusione che regna nella federazione nazionale: prima la questione dei compensi di Fabio Capello, poi la chiamata di emergenza a Slutski, già impegnato con il CSKA. Per questo non mi sorprenderebbe se si rivelasse vera la storiella che gira in questi giorni sulla convocazione di Artur Yusupov, che sarebbe stato chiamato da Slutski dopo l’infortunio di Denisov solo perché si trovava nello stesso hotel in cui il resto della Nazionale era in ritiro. Nemmeno dopo le esclusioni di Zhirkov, Dzagoev, Denisov e Cheryshev è stato chiamato un giocatore del Rostov, piccola squadra russa che ha sfiorato la vittoria in campionato e la cui rosa è composta da una decina di giocatori russi, alcuni dei quali con meno di 25 anni: utili ad una delle squadre più vecchie del torneo. Nella squadra che è partita per la Francia vedo molto poca qualità e la quantità di infortuni mi fa pensare che nemmeno lo spirito della “vecchia guardia” su cui Slutski ha fatto affidamento dal giorno del suo arrivo possa servire a qualcosa. Dzagoev e Cheryshev erano fondamentali, per la squadra e anche per noi: mi aspetto che la Russia giochi delle partite insopportabilmente noiose, passate ad aspettare gli avversari per poi segnare al massimo due o tre gol nelle tre partite del girone.
Golovin è uno dei pochi giovani interessanti della rosa russa.
- Shirokov ha detto che l’obiettivo per la Russia sono i quarti di finale. Esagerato?
Dario
Direi di sì. Sarebbe già un gran successo se la Russia superasse la fase a gironi, se arrivasse ai quarti potremmo iniziare ad utilizzare il termine ‘impresa’ (negli ultimi 20 anni la Russia è arrivata ai quarti di un Europeo solo una volta).
Emiliano
Abbastanza: è vero che il girone è alla portata, ma bisogna vedere in che condizioni sono. Gli ultimi Europei e Mondiali sono stati disastrosi: non c’è stato ricambio generazionale, la rosa ha un’età media altissima, e quindi ho difficoltà a capire tutto questo entusiasmo. Nell’amichevole contro la Repubblica Ceca si è vista la solita deludente Russia, quindi non farei troppo lo sbruffone se fossi in Shirokov. La Russia rischia una figuraccia storica. Poi magari Dzyuba segna tre gol a partita e Putin arriva a Parigi cavalcando un orso, per sollevare la Coppa a petto nudo.
Flavio
Credo sia legittimo per Shirokov puntare in alto nel suo ultimo torneo con la Nazionale, visto che probabilmente non farà in tempo a partecipare al Mondiale in patria dopo che non essere riuscito a giocare nemmeno quello di Brasile 2014 per un infortunio. Purtroppo per il capitano russo non credo che la sua squadra sia in grado di eliminare nessuna delle favorite e il suo addio potrebbe concretizzarsi prima del previsto.
Pietro
Gli ottavi raggiunti almeno come una delle migliori terze sono possibili, i quarti invece sono fuori portata. Rendiamoci conto che nel 2016 i gemelli Berezutski stanno ancora lì, e uno dei due probabilmente sarà titolare.

- Ammesso che confermi l’incredibile stato di forma stagionale pensate che Vardy possa partire titolare? Che vi aspettate da lui?
Dario
La questione dell’attacco è uno dei nodi più complicati da sciogliere per Hodgson, avendo in quel reparto tutti giocatori che hanno finito la stagione in crescendo, di cui alcuni molto simili tecnicamente (penso a Kane, Vardy e Rashford principalmente). Credo che Vardy, almeno nelle gerarchie iniziali, parta svantaggiato rispetto a Kane. Hodgson ha provato a farli convivere più di una volta, sia durante le qualificazioni che durante le ultime amichevoli, spostando Vardy sulla fascia sinistra di un 4-3-3, un esperimento che però secondo me sarà difficilmente sostenibile. Se l’attaccante del Leicester vorrà fare un Europeo da protagonista, quindi, dovrà eccellere nei ritagli di tempo che Hodgson gli vorrà concedere e sperare in un calo di rendimento di chi gli sta davanti, in primo luogo Kane e Rooney. Ma vista l’intensità che di solito mette in campo, entrare negli ultimi 20-25 minuti, con gli avversari stanchi, potrebbe essere per lui addirittura un vantaggio.
Alfredo
Sono d’accordo sul fatto che Vardy possa avere un impatto maggiore a partita in corso, rispetto ad un utilizzo dal primo minuto. Certo è che i compagni, le condizioni tattiche e il risultato della partita devono essere in accordo per permettere a Vardy di rendere al meglio: Kane lavora di più con la squadra e si muove bene anche spalle alla porta; Vardy invece è un solista, diventa pericolosissimo quando la squadra arretra e crea i presupposti per un isolamento del proprio attaccante contro i due difensori centrali. E non c’è stato un centrale nel campionato inglese che abbia potuto equiparare la velocità di Vardy quando viene lanciato dalla difesa.
Emiliano
Vardy per me ha buone speranze di giocare spesso, in tutti i moduli usati da Hodgson: nel 4-3-3 può fare la punta esterna (l’ha fatto già diverse volte nella sua carriera, soprattutto con Pearson al Leicester), nel 4-2-3-1 può fare la mezzapunta sinistra (anche se con più difficoltà perché dietro non c’è la mezzala a coprire) e nel 4-3-1-2 può benissimo far coppia con Kane. Però difficilmente potrà fornire le prestazioni che abbiamo visto nel Leicester, ha ragione Alfredo: avrà meno campo a disposizione per le sue transizioni o per cercarsi il corridoio in profondità. Però Vardy è molto veloce anche sottoporta, quindi occhio perché Rooney alle grandi competizioni ci arriva spesso da spompato e potrebbe persino rischiare qualcosa.
Flavio
Credo che Kane sarà la punta centrale, con Vardy largo a sinistra nel 4-3-3 o di fianco a lui 4-3-1-2. Se è vero che l’Arsenal ha attivato la clausola rescissoria nel suo contratto, Euro 2016 sarà per Vardy l’occasione di dimostrare di poter essere efficace anche in una squadra non completamente votata al contropiede. Teoricamente Arsenal e Leicester sono squadre totalmente diverse nel modo in cui attaccano, ma se Wenger e il club hanno deciso di operare un tale investimento per acquistare un 29enne, probabilmente avranno visto in lui ciò che a noi è finora sfuggito, ovvero le potenzialità per giocare in una squadra possesso-centrica.
- Oltre a Vardy ci sono Sturridge, Harry Kane, Rooney e Rashford che ha segnato all’esordio in amichevole pochi giorni fa. Su chi puntereste qualcosa?
Dario
A me piace molto quest’ultima versione responsabilizzata/invecchiata di Rooney, capitano sia nell’Inghilterra che nel Manchester United, che ha guadagnato in visione di gioco e capacità di leggere i momenti della partita quello che ha perso in esplosività fisica. Penso che la Nazionale inglese, una squadra molto giovane in cui diversi giocatori sono alla loro prima esperienza internazionale, dovrà puntare molto sulla sua classe e sulla sua esperienza per arrivare in fondo, soprattutto nei momenti difficili che inevitabilmente si presenteranno. Anche tecnicamente sarà fondamentale, perché Rooney è praticamente l’unico del reparto ad avere spiccate capacità creative in una squadra quasi del tutto priva di meccanismi.
Emiliano
Come Hodgson, preferisco scommettere su Sturridge: un giocatore che ha un numero di infortuni da primato mondiale, ma che nell’ultima parte di stagione ha segnato 5 gol in 7 partite di Premier e 3 in Europa League (uno agli ottavi, uno in semifinale e uno in finale). Solo che anche questa volta si è presentato in ritiro con un problema al polpaccio e non ha giocato le amichevoli. Se riesce a recuperare, può essere una grande arma per l’attacco inglese: sia per la sua polivalenza che per la sua velocità di esecuzione. Altrimenti insulteranno Hodgson per averlo convocato anche da rotto: caro Roy, i tabloid non perdonano.
Flavio
Ho già dichiarato in più occasioni il mio debole per Sturridge, che spero sia recuperato per l’inizio del torneo. Per il resto Kane è l’attaccante ideale: segna tanto, è in grado di fare reparto da solo, aprire spazi centralmente con i suoi movimenti verso l’esterno e dare il suo costante supporto alla manovra offensivo. La convocazione di Rashford ( 5 gol su 16 tiri in Premier League) per me è abbastanza buffa e la sua chiamata mi sembra il replay di quella di Walcott nel 2006, che senza nemmeno una presenza fu poco più che una mascotte.
Alfredo
Riguardo Rashford, io credo che gli inglesi abbiano subito la stessa fascinazione che li colpì prima del Mondiale ‘98 a causa di Michael Owen. L’età dei due è la stessa, la loro media gol a partita nel primo anno di Premier League quasi (0.45 per Rashford, 0.5 per Owen). Il numero di presenze e il contesto però è molto diverso: Owen giocò un intero campionato portandosi sulle spalle il peso dell’eredità pesante di un attaccante fantastico come Robbie Fowler.
- La Slovacchia ha battuto la Germania in amichevole ma in teoria è la squadra con meno qualità del gruppo. Che ambizioni avranno Hamsik e compagni?
Dario
Non sono molto d’accordo sul fatto che la Slovacchia sia la squadra qualitativamente più in basso: ha un centrocampo bellissimo e un giovane pronto a stupire come Duda. Se escludiamo l’Inghilterra, credo che tecnicamente Galles, Russia e Slovacchia siano all’incirca allo stesso livello, con l’unica (grossa) eccezione rappresentata da Bale. Secondo me, calcolando che quest’anno si qualificheranno agli ottavi anche le quattro migliori terze, la Slovacchia ha le potenzialità per arrivare almeno alla fase ad eliminazione diretta. E credo che queste siano anche le ambizioni della squadra: superare la fase a gironi e vedere cosa succede dopo.
Alfredo
Dario permettimi di essere superficiale per una volta: già solo guardando le convocazioni della Slovacchia, si può dire molto delle ambizioni di una squadra che porta solo 2 (DUE) attaccanti di ruolo. Ora però ho visto che c’è anche Vladimir Weiss. Okay: finirò per vedere anche le partite della Slovacchia.
Emiliano
La Slovacchia non mi esalta ma è vero che il girone non è così difficile: basta un exploit e si arriva agli ottavi. Non so se la vittoria contro la Germania va presa sul serio, visto le numerose assenze dei tedeschi e la pioggia che ha costretto a una pausa di mezzora, ma c’è qualche indicazione: dopo l’infortunio dello storico centravanti Vittek, chi prenderà il suo posto? Contro i tedeschi si è visto Duris da punta ma anche Duda da falso nove: potrebbe essere una buona idea, per aiutare la squadra ad avere maggior creatività in fase offensiva, senza garantire punti di riferimento agli avversari. La Slovacchia, anche se non sembra, può essere pericolosa.
Ondrej!!!
Flavio
La Slovacchia è la mina vagante in un girone in cui le gerarchie sono tutt’altro che chiare. Con la Russia indebolita dagli ultimi infortuni i margini si sono ulteriormente assottigliati e la squadra di Kozák, galvanizzata dalla vittoria sui campioni del mondo, potrebbe ripetere un exploit in stile Sud Africa 2010. Con l’infortunio di Vittek e Nemec ai margini nel Willem II, quello dell’attaccante è un problema serio, ma che Kozák si è portato dietro per tutta la durata del suo incarico. Il titolare sarà probabilmente Ďuris che ha caratteristiche diverse rispetto a Nemec, più bravo a far salire la squadra, ma ha un feeling maggiore con il gol. In compenso l’organizzazione difensiva è decisamente buona e tra gli inserimenti di Kucka e Hamsík e la rapidità degli esterni, per me la Slovacchia ha le carte in regola per essere una delle sorprese della competizione.
Pietro
Senza gli evidenti problemi in attacco e i dubbi in difesa avrei puntato sulla Slovacchia per il ruolo di sorpresa del torneo. Ora invece la vedo come una squadra imprevedibile, per cui né il primo né l’ultimo posto nel girone sono da escludere. Da quando l’allenatore è Jan Kozak, la Slovacchia è una squadra molto difficile da battere per qualsiasi nazionale, ma ha avuto delle difficoltà a vincere le partite in cui non ci si aspettava altro che una vittoria. Lo si nota anche dai risultati più recenti: vittorie contro Germania e Georgia, pareggi contro Lettonia e Irlanda del Nord. La Slovacchia di Kozak basa tutto sulla solidità della propria difesa e su dei rapidi contropiedi, perché è il miglior modo in cui possono essere impiegati i suoi giocatori. Ci sono dei dubbi però sulla solidità della difesa: i quattro titolari, Skrtel, Pekarik, Durica e Hubocan, non hanno giocato molto in questa stagione e stanno ancora recuperando da alcuni problemi fisici.
Con Kozak si sono viste delle grandi prestazioni di Marek Hamsik, lasciato più libero in mezzo al campo nel ruolo di centrocampista offensivo, e anche dell’ordinata coppia di centrocampisti formata da Juraj Kucka, che collega i reparti, e del difensivo Viktor Pecovsky. Le due ali, Weiss e Mak, sono fra i calciatori più talentuosi e incostanti che si siano mai visti (a cui si aggiunge anche Miroslav Stoch) e fare affidamento su di loro è sempre rischioso. Però sono il tipo di giocatori più adatti al gioco voluto da Kozak, in quanto molto veloci e abili con la palla tra i piedi. Il problema poi arriva quando è il momento di finalizzare: Duris può andare bene come attaccante di riferimento, ma non è una scelta molto ispirata. Nella partita vinta contro la Germania Kozak ha fatto giocare come punta Ondrej Duda, di cui da anni si dice un gran bene, ma che è stato poco utilizzato da Kozak perché preferisce fare affidamento su giocatori più esperti. In Francia, molto probabilmente, giocherà Duris, ma poco cambia: se Hamsik continua a segnare e le due ali giocano come sanno fare, gli ottavi di finale sono alla portata.
La bomba di “Marekiaro” di pochi giorni fa.
- Dopo l’ottimo girone di qualificazione pensate che il Galles possa arrivare lontano?
Alfredo
Il Galles incassa pochi gol, quindi è una di quelle squadre che nei grandi tornei possono arrivare lontano. Molto dipenderà dalla tenuta fisica di uno degli uomini chiave, ovvero Joe Ledley. Il centrocampista del Crystal Palace è stato a lungo a rischio taglio per un infortunio e Coleman lo ritiene indispensabile per gli equilibri del suo centrocampo. Il CT gallese lavora molto sugli avversari, sullo smantellamento dei loro punti di forza. Poi Bale e Ramsey lì davanti inventano sempre qualcosa di buono.

Uno così lo porti anche infortunato.
Dario
Sarà banale ma molto dipenderà da Bale. Come ha già detto Alfredo, il Galles gode di una buona compattezza difensiva e quindi le capacità del Galles di arrivare lontano sono legate molto alle capacità di Bale di risolvere situazioni complesse con delle giocate individuali, magari recuperando uno svantaggio o rompendo una pressione prolungata. Al di là delle qualità tecniche, che ovviamente non si discutono, bisognerà vedere quanto Bale riuscirà a ricoprire la veste del leader, una qualità che di solito viene identificata con la locuzione “caricarsi la squadra sulle spalle”. Un compito che per forza di cose nel Real non può svolgere.
Emiliano
Non penso tanto lontano, agli ottavi forse sì: ma neanche questo Galles riesce a scaldarmi il cuore (e devo dire che questo girone non è entusiasmante). Un’altra squadra solida, forte fisicamente, ma con poche idee: anche se tra le linee fanno le fiamme con Bale e Ramsey. Certo una vittoria contro l’Inghilterra potrebbe creare un entusiasmo impensabile e cambiare completamente le prospettive.
Flavio
Io non vedo particolarmente bene il Galles. Il girone di qualificazione sarà stato ottimo, ma la concorrenza, Belgio escluso, non era certo irresistibile. Mettiamoci che con Bale a mezzo servizio, ha vinto una sola delle ultime sette partite e la prospettiva cambia rapidamente. Certo, l’attaccante del Real è probabilmente l’uomo che da solo sposta gli equilibri dell’intero girone, ma basterà?
- Potranno contare su Super Bale o pensate che la stagione con il Real lo abbia spremuto?
Alfredo
Su un giocatore che, intervistato con la Coppa dei Campioni tra le mani, dichiara: “Ho la testa al prossimo impegno col Galles”, io farei affidamento al 101%.
Dario
Se Bale è quello visto durante la finale di Champions allora direi che Coleman può stare più che tranquillo. In questo senso, il Galles ha avuto la fortuna che Bale si sia infortunato seriamente ad inizio anno e che Zidane l’abbia gestito per portarlo al massimo della forma possibile per la finale di San Siro. Adesso ha le potenzialità fisiche (al netto di ulteriori infortuni) per fare un grande Europeo.
Emiliano
In effetti gli infortuni di Bale hanno paradossalmente aiutato il Galles ad avere un Bale in buona condizione: però passare in un attimo dalla stagione per club all’Europeo senza pausa significa comunque avere uno svantaggio rispetto a quasi tutti gli altri. Chi arriva fino in fondo alla Champions poi è (molto spesso) cotto, facciamocene una ragione, sono esseri umani (beh forse non proprio Bale)
- Quali saranno le prime due di questo girone secondo voi?
Alfredo
Inghilterra e Galles.
Dario
Galles e Inghilterra.
Emiliano
Dopo l’Inghilterra voglio provare un altro nome, tipo la Slovacchia, anche se questo girone ha uno strano livellamento per cui chiunque può salire o scendere nell’arco di una partita.
Flavio
Per me Inghilterra e Slovacchia.
Pietro
Inghilterra e Slovacchia.