Guida ufficiosa agli ottavi di Champions League
18 domande sulla fase finale del torneo più importante d’Europa.
- Che partita immaginate tra Napoli e Madrid? La squadra di Sarri riuscirà a controllare il pallone anche contro una squadra di così alto livello tecnico?
Fabio
Non sarebbe una cosa di cui stupirsi eccessivamente. Nonostante la cifra tecnica della squadra, il Real è solo al quinto posto nella Liga per percentuale di possesso palla. Come ha descritto bene Daniele V. Morrone nel suo pezzo monografico, Zidane si sta rivelando sempre più un tecnico pragmatico e sembra proprio che l’esperienza italiana abbia un grosso peso nel suo modo di essere allenatore. Ultimamente ha anche usato la difesa a 3 e, in genere, non ha alcun problema ad utilizzare qualsiasi strumento tattico per giungere alla vittoria. Il possesso palla è solo uno di questi ma non sempre è quello ritenuto necessario al bene della squadra.
Alfredo
Come sottolineato da Fabio (e da Daniele V. nel pezzo linkato), Zidane ha utilizzato la difesa a tre in campionato contro il Siviglia, quando ha avuto la necessità di sistemarsi a specchio contro il 3-4-3 di Jorge Sampaoli, e poi nell’ultima partita di campionato vinta contro l’Osasuna. Potrebbe decidere di schierare così la propria squadra anche contro il Napoli, e in un certo senso Zidane finirebbe per riconoscere il rango raggiunto dalla squadra di Sarri. Lo farebbe nel tentativo di andare a prendere gli avversari negli spazi intermedi con le uscite alte e aggressive dei difensori, provando a precludere ai giocatori del Napoli quel magnifico gioco intessuto ai limiti dell’area di rigore.
Il Napoli ha da temere sé stesso, oltre al Real, e le incognite di un doppio confronto ad eliminazione diretta complicato da gestire. Di quell’ultima volta – contro il Chelsea nel 2012 – sono ancora in rosa solo Hamsik e Maggio. Per loro una responsabilità maggiore nel sostenere il peso di una sfida irripetibile.
Flavio
Io sono abbastanza convinto che sarà il Napoli a controllare la partita, anche per l’attitudine strategica e tattica di Zidane già sottolineata. Oggi come oggi, forse nessuno è sullo stesso piano del Napoli dal punto di vista della consapevolezza del possesso palla, ma credo che la chiave del doppio confronto sarà il rendimento in fase difensiva. La difesa del Napoli è superiore a livello collettivo e in generale maggiormente coordinata, ma la vittoriosa Champions dello scorso anno ha dimostrato quanto la qualità individuale dei difensori del Real Madrid possa fare la differenza.
Daniele M.
Aggiungo solo che il Napoli è sfortunato, secondo me, a giocare la prima partita fuori casa, dove il Real Madrid potrebbe fare una partita più aggressiva del previsto e arriva a giocare al San Paolo con un risultato di vantaggio che, poi, gli permetta di coprirsi e controllare. Il punto fondamentale secondo me è che il Napoli può segnare contro chiunque e in qualsiasi stadio, sarà fondamentale uscire dalla gara di andata almeno con un gol segnato, e poi puntare sull’effetto fine del mondo del San Paolo in serate europee. Io la vedo come una sfida tra il cinismo del Real Madrid – che deriva dalla consapevolezza del grande talento a disposizione, perché Cristiano Ronaldo anche può chiudere la partita alla prima mezza occasione lasciata dalla difesa del Napoli – e la pulizia e brillantezza del gioco del Napoli: Sarri non deve cambiare niente a mio avviso, il Napoli ha tutte le qualità per resistere al tentativo di controllo del Real Madrid e imporre il proprio gioco, in casa e fuori.