Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
(di)
Michele Serra
Guida ufficiosa al Super Bowl 2018
03 feb 2018
03 feb 2018
Analisi di cosa dobbiamo aspettarci dalla partita che deciderà la stagione di Football Americano, tra New England Patriots e Philadelphia Eagles.
(di)
Michele Serra
(foto)
Dark mode
(ON)



 





 



Qui il lato sinistro della linea apre il varco per la corsa di Ajayi, con il centro Jason Kelce a guidare la carica.


 



Un altro esempio, questa volta in uno screen. Guardate come Kelce (#62) Wisniewski (#61) tengano il passo di Corey Clement a fondo campo: quando gli Eagles vogliono trovare spazi con le corse, si dirigono spesso a sinistra, nel lato di questi due giocatori estremamente atletici.


 




 

Il lato forte – quello con più uomini – è il destro: si direbbe quindi che l’azione si svilupperà sul lato dove ci sono più uomini a bloccare. Falso. Dopo lo snap, Foles si gira dalla parte di Ajayi per un toss – il passaggio a due mani stile rugby – ma in realtà consegna in un millisecondo il pallone ad Agholor, che sprinta verso il lato debole, dove la difesa è sguarnita.

 



 



 



 


Ecco un esempio di come non serva necessariamente inventarsi schemi astrusi perché abbiano successo. Qui Marquis Flowers (#59, praticamente raccattato dalla strada a Cincinnati e trasformato in un competente giocatore di rotazione) parte come outside linebacker. Una volta partito lo snap finge di disinteressarsi dell’azione e, proprio mentre il tackle Taylor Lewan distoglie lo sguardo da lui, parte a tutta velocità indisturbato verso Mariota.


 



 


Qui Van Noy (#53) segue benissimo Yeldon fuori dal backfield impedendogli la ricezione. Il passaggio di Bortles era un po’ arretrato, a onor del vero, ma l’intervento è ottimo, specie considerando la separazione che il giocatore di Jacksonville aveva preso.


 



 



 



 



 


 Qui Ertz, che si muove lungo la LOS, identifica la marcatura a uomo della difesa di Minnesota, perché un giocatore, Smith, lo segue. In queste situazioni il #86 non ha lasciato scampo a nessuno.


 



 





Perché poi allineare Gronk banalmente sull’esterno, quando puoi posizionarlo come fullback, spostarlo alla LOS, e costringere così un LB (Woodyard) a marcarlo, senza alcuna speranza?


 



 



 



 



 



 



 


 Qui Minnesota usa una split zone (in genere si usa nei giochi di corsa, e più raramente anche in caso di passaggio). La linea si sposta da una parte, come in una classica corsa a zona, lasciando libero il defensive end del lato opposto, sui cui deve però uscire a bloccare il tight end. In questo caso, il numero 89 dei Vikings non fa in tempo ad uscire su Barnett, che lo costringe ad una pessima figura finendo faccia a terra, mentre con lo strip sack ai danni di Keenum genera il fumble che ha cambiato in moto irreversibile i binari della partita.


 



 



 


È la pressione esercitata da Timmy Jernigan sul centro Elflein a portare Murray tra le braccia di Mills, che comunque è sempre allerta in queste situazioni.


 



 





 



 



 

 

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura