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Marco D'Ottavi
Guida al Parma 2019/20
21 ago 2019
21 ago 2019
La squadra di D'Aversa viene da una salvezza complicata.
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Marco D'Ottavi
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Piazzamento lo scorso anno: 14° Chi in più: Kulusevski (Atalanta), Cornelius (Atalanta), Laurini (Fiorentina), Karamoh (Inter), Dermaku (Cosenza), Hernani (Zenit), Adorante (Inter), Martella (Pescara), Colombi (Carpi), Brugman (Pescara).Chi in meno: Stulac (Empoli), Dezi (Empoli), Brazao (Inter), Vacca (Venezia), Bastoni (Inter), Dimarco (Inter), Sierralta (Udinese), Da Cruz (Ascoli)Una statistica interessante dallo scorso campionato: Il Parma è stata la squadra a tenere meno il pallone lo scorso anno (41% di possesso palla) e con la peggiore percentuale di passaggi completati (74,5%)

Dopo aver centrato tre promozioni in tre anni, non era scontata una salvezza così autorevole del Parma, costruita soprattutto con un grande girone d’andata. La squadra di D’Aversa ha dimostrato fin dalla prima partita di avere un piano ben preciso, basato su un calcio poco spettacolare ma molto organizzato. Non sempre le statistiche sono sufficienti a spiegare il gioco di una squadra, ma per il Parma 2018/19 funzionano abbastanza bene: ultima per possesso palla (41%), percentuale di passaggi riusciti (74,5%) e per tiri in porta (9.3); prima per tiri concessi (19.8, ben 3 in più della seconda, il Frosinone), tiri respinti (4.8) e spazzate (26.9). Il gioco del Parma prevedeva di difendere l’area di rigore schiacciandosi nella propria trequarti (solo Juventus e Milan hanno concesso una percentuale inferiore di tiri negli ultimi 5 metri di campo) per poi ripartire in verticale nel momento del recupero palla. Uno stile di gioco paradossalmente rischioso, ma che ben si adattava alla rosa a disposizione: i due centrali, Bruno Alves e Gagliolo, sono difensori lenti, ma forti nel gioco aereo e nel difendere l’area (primo e secondo nello scorso campionato per numero di spazzate). In attacco, Gervinho e Inglese danno il meglio nel gioco in transizione, avendo campo libero da risalire velocemente, mentre sono più in difficoltà all’interno di un attacco posizionale (l’ivoriano è riuscito a vincere il premio di calciatore di novembre grazie alle sue sgroppate sgraziate e imprevedibili).

Il gol più bello del campionato?

Il girone di ritorno dovrebbe aver però messo in guardia D’Aversa: se alcuni giocatori non rendono più delle aspettative, il Parma rischia di essere una squadra senza piani b, con un tasso tecnico di basso livello e senza varianti un minimo più elaborate rispetto alla difesa ad oltranza dell’area di rigore, che non può sempre funzionare. Nello scorso campionato il Parma ha subito almeno 3 reti in 11 delle 38 partite disputate, è stata terzultima per Xg prodotti (davanti solo alle drammatiche Chievo e Frosinone), la seconda peggiore per Xg subiti. Motivi più che sufficienti per essere preoccupati per la stagione che sta per iniziare.Un mercato in bilicoProprio per questo il mercato si sta dividendo tra la conferma degli elementi più importanti della rosa e l’acquisto di profili in grado di dare più soluzioni al 4-3-3 di D’Aversa: Roberto Inglese è tornato in prestito con obbligo di riscatto (l’anno prossimo il Parma dovrà investire 18 milioni su di lui), mentre per Gervinho e Kucka (arrivato a gennaio e dimostratosi fin da subito fondamentale) al momento sono state respinte diverse offerte.In attacco il Parma ha allargato il reparto: ha scommesso su Karamoh (prestito con obbligo di riscatto), un giocatore giovane che ha messo in mostra dei lampi interessanti, ma ancora molto acerbo; Cornelius sarà il vice-Inglese, che l’anno scorso ha saltato ben 13 partite per motivi fisici, mentre dall’Atalanta è arrivato Kulusevski, dominante nell’ultimo campionato Primavera, con un profilo molto duttile, utile sia a centrocampo che più avanti.Per migliorare la qualità a centrocampo dallo Zenit è arrivato Hernani, regista che porta in dote piedi buoni, sia nello sviluppo del gioco che nei calci da fermo, dove il Parma è stato fra le squadre a segnare più gol lo scorso anno. D'Aversa lo ha schierato anche mezzala e quindi non è escluso possa giocare insieme all'altro acquisto a centrocampo, Gastón Brugman, che si giocherà il posto di regista con il brasiliano. A centrocampo va considerato ovviamente anche Alberto Grassi, una mezzala molto dinamica, a cui la società ha rinnovato il prestito (con obbligo di riscatto a fine stagione).La difesa è il reparto dove forse manca ancora un intervento sul mercato. Sono infatti partiti di Bastoni, Dimarco e Gobbi (che si è ritirato). Per sostituirli sono arrivati Laurini dalla Fiorentina e Kastriot Dermaku dal Cosenza. Tuttavia l’arrivo di almeno un terzino e di un centrale affidabili sembrano la condizione necessaria per affrontare una stagione lunga e logorante (al momento il Parma ha la rosa più anziana dopo la Juventus). Negli ultimi giorni si è parlato di un possibile ritorno di Gabriel Paletta, svincolato dopo l'esperienza in Cina (!).Provare a cambiare? Nelle amichevoli estive il Parma ha alternato fasi in cui ha proposto il collaudato gioco della scorsa stagione ad altre in cui ha provato a modificare i suoi principi, forse consapevole dei rischi di un’altra stagione con un approccio troppo conservativo.Si sono visti momenti di palleggio prolungato nel tentativo di consolidare il possesso partendo dal basso e tentativi di difendere andando in avanti. D’Aversa ha provato a risolvere il problema della mancanza di qualità schierando Hernani e Brugman insieme, con il secondo regista, così da avere due fonti in grado di aiutare la risalita del pallone con alternative che non siano il lancio lungo della difesa alla ricerca delle punte. Una soluzione che ha lasciato intravedere delle possibilità interessanti, ma che ha ancora bisogno di qualche aggiustamento, visti i limiti tecnici di alcuni difensori. [gallery columns="5" ids="48548,48547"] Qui sopra un esempio dei rischi che comporta questa scelta, dall’amichevole contro la Sampdoria: il Parma prova a consolidare il possesso in difesa coinvolgendo 5 uomini, con una linea 2-3. Dopo appena qualche passaggio però le linee si disuniscono e le posizioni dei giocatori sembrano casuali. Laurini riceve sulla destra e non ha trova linee pulite di passaggio (se non un retropassaggio a Iacoboni, che nell’immagine non si vede). Il terzino finisce per provare uno strano cambio di gioco che viene intercettato da Quagliarella.Il Parma ha provato anche a organizzare un pressing offensivo, che al momento sembra ancora indietro nel suo sviluppo. I profili in rosa però, per intensità e atletismo, avere futuro per il Parma, che in attacco può schierare giocatori con intensità e fisico sufficienti per difendere in avanti, come Inglese, Kulusevski, Kucka e lo stesso Gervinho. [gallery columns="6" ids="48550,48549,48551"] D’Aversa, insomma, sta provando ad arricchire le soluzioni tattiche a disposizione del Parma, come il mercato sta provando a fornirgli più soluzioni. Anche a livello di modulo, l’allenatore ha provato cose nuove: quando come esterno destro è schierato Kulusevski, il Parma si schiera con un 4-4-2, con Inglese e Gervinho più stretti e lo svedese sulla linea dei centrocampisti. Con Karamoh invece il modulo è un 4-3-3 più classico, con le due ali che partono larghe. L’ex giocatore dell’Inter potrebbe essere la scintilla che rende l’attacco del Parma più fluido e pericoloso, e un contesto di transizioni può essere quello che gli serve per esprimere il suo talento negli spazi. È probabile che all’inizio sarà il cambio di Gervinho, più che un titolare. In ogni caso nel pre-campionato, per quanto conti, il Parma ha perso solo contro il Burnley, in un momento peraltro condizionato da molti cambi.In attesa di vedere gli sviluppi di questi esperimenti estivi, la salvezza del Parma passa ancora per la capacità della squadra di affrontare lunghe fasi di difesa della propria area in maniera ordinata e sicura.Giocatore di cui avere la maglia: Considerando che avrete sicuramente già comprato la maglia di Gervinho l’anno scorso, quest’anno andrei diritto sulla 33 di Juraj Kucka, anzi forse dovrei dire di “Kuco”, perché è questo il nome che lo slovacco si fa mettere dietro la schiena, usando il soprannome che appartiene anche a suo padre e ai suoi fratelli (un po’ confusionario mi sembra). Kucka è una vecchia conoscenza del nostro campionato ed è il tipo di giocatore perfetto con cui relazionarsi se il calcio per voi è prima di tutto cartellini gialli, attaccamento alla maglia e movenze da piccolo carrarmato. L’alternativa è il compassato brasiliano Hernani: maglia numero 10, piede fino, faccia simpatica.Giocatore chiave: Se i difensori centrali sono i giocatori più sollecitati, la stagione del Parma passa ancora dalla forma di Gervinho, per quanto improbabile poteva apparire 12 mesi fa. Nello scorso campionato ha partecipato direttamente a 13 dei 41 gol della squadra (11 gol e 2 assist), dimostrando di non aver perso l’imprevedibilità dell’esperienza alla Roma. In una squadra che fatica terribilmente a produrre un gioco offensivo di squadra, la capacità dell’ivoriano di creare occasioni dal nulla è fondamentale, come dimostrano i 2 gol segnati nella prima partita ufficiale della stagione, in Coppa Italia contro il Venezia.Miglior scenario possibile: Gervinho e Inglese ripartono da dove avevano finito, accanto a loro Karamoh esplode diventando quel giocatore intravisto tra Inter e Bordeaux. Hernani e Brugman diventano una coppia di centrocampo di culto, capaci di gestire il ritmo della squadra tra gioco verticale e manovra più elaborata. A dicembre il Parma è a metà classifica, riuscendo a confermarsi nel girone di ritorno, dove si toglie anche qualche qualche soddisfazione, tra cui una vittoria allo Juventus Stadium e al San Paolo.Peggior scenario possibile: Il tentativo di cambiare principi di gioco si rivela più complicato del previsto, il Parma perde le poche certezze acquisti nella passata stagione inanellando sconfitte, anche pesanti.Gabriel Paletta non si rivela in gran forma e davanti Gervinho non incide e decide di tornare in Cina . A gennaio, in piena zona retrocessione, D’Aversa viene esonerato e al suo posto arriva Iachini. La squadra pur lottando non riesce ad uscire dalle sabbie mobili degli ultimi 3 posti.

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