Con l’arrivo del “Master” di fine anno 2019 si chiude un decennio di tennis, almeno per quanto riguarda i tornei individuali di alto livello. E se le presenze di Federer, Nadal e Djokovic rappresentano l’ennesimo prolungamento della narrativa sulla forza e sulla longevità dei tre grandi campioni, per una volta – grazie alla qualificazione di quattro U-23 su otto giocatori totali – la stagione ha dato una sterzata alla tendenza che voleva il tennis come uno sport sempre più controllato dai trentenni.
Per il nostro paese si tratta di un’edizione storica, quella del ritorno di un italiano al Master dopo ben 41 anni. Ma se le posizioni ai piani alti di Medvedev, Zverev e Tsitsipas appaiono abbastanza consolidate – vista anche la relativamente brutta stagione del tedesco, che sta concludendo comunque al numero 7 del ranking – Matteo Berrettini sarà invece chiamato a dare qualche risposta i per trovare la continuità che possa permettergli di restare a lungo almeno nella top 10. Queste e altre le domande fondamentali da porsi per le Finals cominciate da un paio di giorni.