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Flavio Fusi
Guida alla Sampdoria 2017/18
18 ago 2017
18 ago 2017
Per fare meglio dello scorso anno la squadra di Giampaolo sembra aver puntato sulla coerenza del progetto tecnico.
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Flavio Fusi
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Gianluca Caprari, Gaston Ramirez, Nicola Murru, David Kownacki, Gianmarco Ferrari.

 

Milan Skriniar, Bruno Fernandes, Luis Muriel, Luca Cigarini, Ante Budimir.

 


Ai nastri di partenza della scorsa stagione la Sampdoria era una delle squadre su cui gravavano le maggiori aspettative. Prima di tutto perché l’ingaggio di Marco Giampaolo - allenatore rilanciatosi raccogliendo l’eredità di Sarri ad Empoli dopo alcuni anni nelle serie minori - era garanzia di una gioco brillante, votato al controllo del possesso di palla e al pressing. Ma anche per una campagna acquisti tra le più interessanti del campionato. Praet, Linetty, Torreira, Schick: giovani di talento e, sopratutto, sulla carta funzionali al nuovo progetto tecnico.

 

A conti fatti però, la squadra non è riuscita a rispettare le attese. Almeno non del tutto. La Sampdoria si è piazzata esattamente a metà classifica, con soli 8 punti in più rispetto ai 40 con cui un anno prima Montella era riuscito a salvare la squadra dopo i disastrosi mesi con Zenga in panchina. Il campionato è stato altalenante e ha vissuto di strisce di risultati: emblematico il girone di ritorno in cui i blucerchiati hanno perso una sola partita tra la 22.esima e la 30.esima giornata, prima di chiudere il campionato con una striscia di otto partite senza vittorie, neanche fossero una franchigia NBA in pieno “tanking”.

 

Se dal punto di vista sportivo non c’è stato quel salto di qualità che molti tifosi auspicavano, la Sampdoria è comunque riuscita a valorizzare alcuni dei suoi talenti, garantendosi entrate determinanti per la finanze del club. Già nella guida dello scorso anno parlavamo della Sampdoria come della squadra che aveva più scommesso sul player trading, e in questo senso le aspettative non sono state deluse.

 

In attesa che venga definito il futuro di Schick, già venduto alla Juventus prima che la mancata concessione dell’idoneità agonistica facesse saltare l’affare, sono tre i titolari che hanno lasciato Genova a suon di milioni. Il primo è stato Bruno Fernandes (autore di 5 gol e 2 assist nella passata stagione), tornato in patria allo Sporting Lisbona in cambio di 8,5 milioni, immediatamente dopo l’esercizio del diritto di riscatto da 6 milioni. Dopodiché è toccato a Skriniar, difensore moderno che negli schemi di Giampaolo ha mostrato un ottimo potenziale, mettendo in mostra anche doti notevoli in fase di impostazione, passato all’Inter per oltre 20 milioni e il cartellino di Caprari. L’ultima partenza importante con cui per ora lo staff ha dovuto fare i conti è stata quella di Luis Muriel, vice-capocannoniere della squadra con 11 gol - uno in meno di Quagliarella e gli stessi di Schick - ceduto al Siviglia per 20 milioni.

 

Le plusvalenze generate dal calciomercato in uscita hanno permesso alla Sampdoria di proseguire la propria politica di player-trading, acquistando altri giocatori da valorizzare nel prossimo campionato. Bisogna però dire subito che, con la finestra di trasferimenti prossima alla chiusura, alla squadra sembra mancare ancora qualcosa, soprattutto in avanti.

 


L’idea alla base della campagna di rinforzi varata dal club sembra quella di acquistare giocatori il più possibile coerenti con il progetto tecnico. L’impressione è che la versione 2016/17 della Samp volesse esprimere un determinato tipo di gioco, pur non avendo elementi che mimassero perfettamente le caratteristiche più o meno ideali per interpretarlo al meglio, soprattutto sulle fasce e in zona offensiva.

 

Caprari è l'esempio emblematico di questa politica. Pur nascendo come esterno d’attacco, in carriera ha dimostrato di poter fare anche la punta e potrebbe essere adatto al rombo dell’ex allenatore dell’Empoli. Rapido e con tendenze centrifughe, potrebbe interpretare il ruolo da attaccante un po’ à la Pucciarelli, andando a risolvere uno dei problemi emersi nella scorsa stagione, quello dei movimenti senza palla delle punte.

 

I titolari dello scorso anno Muriel e Quagliarella non sono sembrati

del 4-3-1-2 di Giampaolo. Entrambi preferivano ricevere palla sui piedi in maniera statica, sottraendo spazio e compiti al trequartista di turno e senza fornire quell’ampiezza necessaria in un sistema di gioco che, privo di esterni offensivi, necessita del movimento degli attaccanti per allargare le maglie della difesa avversaria. Giampaolo

Caprari «uno che sta bene nel nostro contesto” e nella prima uscita ufficiale, la partita di Coppa Italia vinta 3-0 col Foggia lo ha schierato al fianco di Quagliarella nell’attacco titolare.

 

L’acquisto a titolo definitivo di Gaston Ramirez è invece la definitiva conferma che il ruolo di Praet sarà nuovamente quello di mezzala, anche se è stato proprio Giampaolo a non escludere per il belga un futuro da regista. Quella sull’’uruguaiano è la scommessa su un giocatore che aveva dimostrato di poter essere determinante in Italia, prima di smarrire la propria dimensione nei campi della Premier League, complice anche una sfortunata serie di infortuni. Da quando è approdato al Southampton nel 2012/13, Ramirez ha passato addirittura 245 giorni in infermeria, tra infortuni al ginocchio e noie muscolari. Non il massimo per un giocatore sopra il metro e ottanta e che fa degli

una delle sue migliori qualità.

 

Ramirez però è ancora giovane: a 27 anni, se ristabilito fisicamente, potrebbe diventare un colpo importante. Dovrà giocarsi il posto da trequartista titolare nel derby Argentina-Uruguay con Alvarez (francamente parso in ritardo di condizione), ma ha dalla sua il vantaggio non indifferente di essere, almeno sulla carta, più adatto del compagno all’interpretazione del ruolo richiesta da Giampaolo, che non a caso già nella passata stagione era stato “panchinato” da Bruno Fernandes (8,9 xA complessivi).

 

Proseguendo nella rassegna degli acquisti in ordine di onerosità, la terza operazione più costosa è stata quella che ha portato in blucerchiato Murru, pagato al Cagliari 7 milioni più Cigarini, che, complice l’esplosione di Torreira, non aveva praticamente visto il campo. Negli auspici della società Murru dovrebbe andare a ricoprire il ruolo di terzino sinistro che nel 2016/17 è stato di Regini, costretto a lasciare il posto da centrale, visto che né Pavlovic, né tantomeno Dodô si erano dimostrati particolarmente affidabili. Se garantiva una buona copertura, di contro Regini non offriva quell’intraprendenza offensiva che si richiede ad un terzino del 4-3-1-2, rendendo più semplice per gli avversari, non sollecitati in ampiezza, la difesa del centro.

 

L’inadeguatezza agli standard della Serie A di squadre come Palermo, Pescara e Empoli (ma potremmo inserirci tranquillamente il Crotone prima del finale di fuoco) ha permesso al Cagliari di vivere pericolosamente senza temere la retrocessione e ciò rende complicato valutare la stagione di tutti i difensori della squadra isolana, Murru compreso. È vero però che il 22enne è uno dei migliori prospetti del calcio italiano in un ruolo dove è sempre più complicato trovare giocatori di livello.

 

Seppur abbia servito solo un assist nella passata stagione, Murru ha completato un buonissimo 33% dei suoi cross e offerto un discreto contributo difensivo (2,2 contrasti vinti e 1,9 intercetti per 90, ma in una squadra con meno del 45% di possesso palla). La Samp è sicuramente una grande occasione perché salvo sorprese, dopo la partenza di Skriniar, Regini tornerà a giocare centrale e per lui ci sarà un posto da titolare quasi garantito (col Foggia è stato tra i più positivi), tra l’altro sotto la guida di un allenatore che ha dimostrato di saperci fare con i giovani.

 

A proposito di giovani è interessante anche l’acquisto di Kownacki dal Lech Poznan, che è subito andato in gol in Coppa Italia. Visto all’opera all’Europeo U-21, è un centravanti possente e con buone doti da finalizzatore, ma non (ancora) associativo. Si fa però apprezzare anche in fase difensiva, dove non solo è aggressivo, ma anche intelligente nello scegliere l’angolo giusto per andare a pressare. Per caratteristiche non potrà essere un nuovo Schick, ma sembra adatto a giocare in questa squadra (ha fatto anche l’esterno) e di sicuro, almeno quando porterà il pressing, non farà rimpiangere l’indolenza di Muriel.

 

 


 

 


Nonostante l’arrivo del polacco, in attacco la coperta rimane corta: detto del punto interrogativo Schick, anche Budimir è tornato al Crotone. Per motivi opposti il 34enne Quagliarella e i due 20enni Kownacki e Bonazzoli (che sembra promesso alla Spal) si trovano lontani dal picco dell’ipotetica curva del ciclo vitale di un attaccante e Giampaolo ha fatto sapere

che si aspetta l’arrivo di un'altra punta.

 

Le preoccupazioni dell’allenatore blucerchiato sembrano legittime anche perché senza Muriel, Schick e Fernandes, la Samp perderebbe 27 dei 45 gol totali segnati nella scorsa stagione (18,7 xG su un totale di 37,8 se invece guardiamo la perdita del loro contributo offensivo dal punto di vista degli expected goals). Probabilmente la società aspetta la parola fine sulla vicenda Schick, anche perché la vendita del proprio gioiellino garantirebbe i capitali per prendere un altro attaccante di livello. In cima alla lista dei desideri sembra esserci

(acquisto che farebbe innalzare la colonnina di mercurio dell’hype), anche perché Luan

, ma non fino a gennaio, visto che il Gremio, in lotta per il titolo, non vuole privarsene prima del termine del Brasileirao.

 

A centrocampo la squadra sembra completa, soprattutto perché sono rientrati sia Capezzi che Verre, che potrebbe tornare molto utile anche da titolare. In difesa manca però un centrale, nonostante l’arrivo di Ferrari dal Crotone via Sassuolo, perché Simic

. Se arrivasse Tonelli, cioè un difensore che gioca e conduce palla senza paura, la Samp potrebbe completare la trasformazione in una sorta di Empoli 2.0 dal tasso tecnico più elevato, oltre che più equamente distribuito. Questo del resto sembra essere il desiderio di Giampaolo.

 

 


 

 

Probabilmente, come accade sempre più spesso, la squadra che vedremo alla prima giornata non sarà ancora completa, ma se si concretizzassero gli obiettivi del centrale dell’attaccante e uno come Ramirez tornasse sui livelli che gli competono, ci sarebbero le premesse sia per una massimizzazione dei risultati che del profitto.

 

 


Nonostante la voglia di riscatto di squadre come Inter e Milan, desiderose di riacquisire la propria posizione al vertice del campionato, la Samp, vincendo tutte le sue scommesse in sede di calciomercato, riesce ad inserirsi nel vuoto di potere causato dal ridimensionamento della Fiorentina. Grazie al bel gioco lotta fino all’ultima giornata per la conquista dell’Europa League.

 


La squadra non ingrana, i nuovi non si inseriscono come auspicato e la società perde la pazienza esonerando Giampaolo. Si sceglie un allenatore specialista in salvezze, tradendo il progetto tecnico. La squadra non riesce a reinventarsi, venendo definitivamente risucchiata nella lotta per non retrocedere.

 


Le ultime due stagioni hanno decretato che il trequartista di Giampaolo (prima Saponara, poi Fernandes) garantisce almeno 5 gol stagionali, senza contare gli assist. Se Ramirez riuscisse immediatamente a prendersi il posto da titolare potrebbe essere l’acquisto giusto per la vostra squadra.

 


Dipenderà anche da quale attaccante completerà il reparto offensivo, ma il 4-3-3 sembra essere una variante di gioco da non sottovalutare. Caprari e Ramirez possono benissimo giocare larghi e anche Kownacki è abituato a giocare da centrale in un attacco a tre o a sua volta largo.

 

 

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