Dopo un lungo avvicinamento in cui si è parlato più degli assenti che dei presenti, domani è il D-Day per il primo Mondiale di basket a 32 squadre. Con Angola-Serbia come partita inaugurale a Foshan – casa anche dell’Italia di Meo Sacchetti – prenderà il via la lunga corsa al trono degli Stati Uniti, che puntano a diventare la prima nazionale della storia a conquistare l’oro iridato per tre Mondiali consecutivi.
Per i dodici guidati per la prima volta da Gregg Popovich, però, ripetere il successo trionfale di cinque anni fa in Spagna non sarà impresa agevole. Le tante rinunce delle superstar NBA, unite alla voglia di rivalsa di alcune nazionali europee, rendono questo Mondiale come la competizione internazionale più aperta ed equilibrata dal 1992 a oggi. Nell’inquadrare un torneo che seguiremo dal vivo in Cina serve quindi rispondere ad alcune domande, per avvicinarci al meglio al torneo che catalizzerà l’attenzione degli appassionati di basket mondiali per le prossime due settimane abbondanti.