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I tocchi più sensuali di Grealish
18 ago 2021
18 ago 2021
11 giocate per raccontare il nuovo numero 10 del Manchester City.
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Jack Grealish si abbassa i calzettoni, si infila i parastinchi e mette un elastico per tenere all’indietro i capelli perennemente ingellati. Si sta preparando per entrare in campo con la maglia dei Tre Leoni in qualche scampolo di partita già vinta o troppo compromessa. Gareth Southgate gli preferisce il più esperto Sterling, o l’atleticamente formidabile Saka. Grealish, un irregolare, va bene per gli ultimi minuti. Mentre compie i suoi piccoli riti, Grealish è circondato dal boato dei tifosi inglesi, che distolgono gli occhi dalla partita e guardano lui, pensano a lui, e sognano cosa potrà combinare in campo.


 

Grealish, prima che un giocatore, è un’idea e una promessa. Quella di un giocatore tecnico che gioca coi calzettoni abbassati e lo stile dei sudamericani. Grealish prende palla e se la porta in avanti con microtocchi di esterno destro, testa alta, i capelli che gli ballano dietro l’elastico, pronto a servire un assist, o a girarsi in una sterzata controintuiva. Tutto questo Grealish lo fa in un paese tradizionalmente incapace di produrre giocatori estrosi. Anzi, sarebbe meglio dire: in un paese che tradizionalmente guarda con sospetto o persino riprovazione qualsiasi approccio ludico o sensuale al calcio. Forse perché in Inghilterra il calcio è nato soprattutto per impedire ai ragazzi di masturbarsi. Nel gioco di Grealish invece sembra esserci qualcosa di spiccatamente sessuale. Nel modo in cui accarezza il pallone, o lo calcia con dolcezza sul secondo palo, oppure se lo mette sotto la suola studiando il da farsi. Proprio per questa sua diversità, Grealish è stato usato con parsimonia all’Europeo, come se la sua presenza potesse arrivare a corrompere moralmente una Nazionale che ha giocato costantemente sul filo della tensione e dell’ansia di fallire. Proprio per questo, forse, i tifosi inneggiavano a lui, esaltati come di fronte a un piacere proibito. Grealish è entrato in campo per un totale di 175 minuti, e quando entrava una squadra grave come l’Inghilterra sembrava improvvisamente alleggerirsi. In quei pochi minuti ha comunque servito due assist, facendo sembrare semplice il gesto di passare la palla a un giocatore con la porta vuota davanti. Un gesto sì, magari semplice, ma che nessuno dell’Inghilterra era capace di fare.


 

Dopo due stagioni in Premier League di pura magia con la maglia dell’Aston Villa, Jack Grealish è passato al Manchester City per cento milioni di euro. Il primo giocatore inglese ad arrivare a quella cifra simbolica. Ha esordito contro il Tottenham in una partita sfortunata, in cui ha giocato da mezzala. Per celebrarlo abbiamo raccolto i suoi tocchi migliori, quelli in cui sembra manipolare il pallone per scopi sessuali che poco hanno a che fare con una partita di calcio.


 

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