La rivalità tra Oakland e San Francisco affonda le proprie radici nella storia, eppure oggi preferisce muoversi attraverso vie misteriose. Fondate a tre anni di distanza a metà del XIX secolo e separate dalle acque fuligginose della baia, le due città hanno vissuto trasformazioni radicalmente diverse, spesso in antitesi l’una con l’altra. In estrema sintesi: a Oakland è quasi sempre toccato il ruolo di secondo in comando, generando una diffusa percezione di subalternità.
Lo sport, come spesso accade, è stato specchio di questa rivalità. Il conto dei titoli in bacheca, almeno quello, vede una sostanziale parità sia per quanto riguarda football (tre Super Bowl per i Raiders, di cui uno vinto mentre erano di stanza a Los Angeles, cinque per i 49ers) e baseball (nove world series per gli Athletics, otto per i Giants). Nel bel mezzo di questo interminabile duello trovano posto i Golden State Warriors, squadra che in teoria dovrebbe rappresentare tutta la Bay Area, ma che di fatto negli ultimi quarantasette anni ha avuto casa a Oakland.
Stephen Curry su parete, by The Illuminaries.
Rick Barry, uomo simbolo degli Warriors campioni NBA 1975, ritratto di fronte al Palace of Fine Arts di San Francisco.
https://www.youtube.com/watch?v=xgu4U_GUTlI
La ricostruzione, a dieci anni di distanza, di una delle imprese più strabilianti nella storia della NBA.
https://www.youtube.com/watch?v=qJvxD4WoEUc
Lo stato dei lavori a cento giorni dall’inaugurazione.