Lo scorso agosto l’Inter ha deciso di eliminare dal rito prepartita uno dei suoi due inni, così che ora – al posto dello storico, ma non ufficiale, Pazza Inter – a San Siro suona solo quello “ufficiale”, cioè C’è solo l’Inter di Elio (di Elio e le Storie Tese) e Graziano Romani. Una decisione presa dalla società ma su cui aleggia la rivoluzione ideologica voluta da Antonio Conte, che aveva dichiarato che con lui al timone la squadra non sarebbe stata più “pazza”, ma costante e senza sbalzi d’umore. Pur conoscendo l’incisività dell’allenatore salentino, era difficile immaginare che la sua gestione avrebbe investito anche la colonna sonora del club. Evidentemente, il senso di un inno è più profondo di quanto si è portati a pensare. Se l’Inter ha deciso di cambiare forse è perché lo concepiscono davvero come un biglietto da visita della squadra, in grado di comunicare sia agli sconosciuti che al tifoso più fedele l’identità della squadra.
C’è da dire che, al di là dei proclami ufficiali di una società, da sempre esiste un sottobosco di inni segreti, collaterali, nati da iniziative di tifosi o musicisti, e con soluzioni sperimentali, stravaganti e spesso interessantissime. Ma un inno ufficiale come C’è solo l’Inter, o un semi-ufficiale come Pazza Inter, ha una responsabilità diversa: più che raccontare delle sfumature, deve cogliere l’essenza del club stesso, quasi in segno di rappresentanza istituzionale. Limitando quindi a queste ultime due tipologie di canzoni il nostro campo di ricerca, è chiaro che dei pezzi piatti, senza una direzione sonora marcata e fermi al cliché del forza – vincerai – sei-la-migliore hanno poco da raccontare, e anzi risultano banali e poco identificativi del club che incarnano. Per fortuna, la Serie A 2019-2020 ha anche inni ufficiali e ufficiosi che dicono molto della propria squadra, oltre che sinceri e originali nei testi e musicalmente non scontati. Ne abbiamo scelti i migliori dieci.