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Emanuele Atturo
Nessuno ha fatto meglio di Crociata a febbraio
10 mar 2023
10 mar 2023
Il premio AIC di Calciatore di B gli sta persino stretto.
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Emanuele Atturo
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Fabio Fagiolini / IMAGO
(foto) Fabio Fagiolini / IMAGO
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Due mesi fa Giovanni Crociata è passato dal Sudtirol al Cittadella dopo una prima parte di stagione molto deludente. Solo 5 presenze, nessun gol e una presenza costantemente ai margini della squadra. Due mesi dopo Crociata vince il premio di Calciatore del mese di B di febbraio con una serie di partite semplicemente eccezionale. Ha segnato 5 gol in 4 partite, pur giocando centrocampista, e sbaragliato la concorrenza che pure questo mese era di alto livello: Francesco Lisi del Perugia, il terzino più in forma del campionato; Raffaele Maiello, che sta finalmente rivelando il suo talento in un Bari da 10 punti in 3 partite a febbraio. E poi Franco “El Mudo” Vazquez, sempre più decisivo nel Parma, e autore del gol vittoria nella partita più bella e pazza del mese, Frosinone-Parma 3-4.Crociata però ha giocato semplicemente su un altro livello. Il suo mese è iniziato dopo 17 minuti dall’inizio di Ascoli-Cittadella, con un uno due d’alta scuola con Mirko Antonucci - altro giocatore che si è ritrovato in Veneto dopo un inizio di carriera a dir poco travagliato. Crociata controlla con l’interno una parabola a campanile, e la gira per Antonucci. Il numero 10 fa quello che si chiede a un numero 10: ha un bel primo controllo, la protegge e poi serve un filtrante fulminante per Crociata che nel frattempo si è inserito e conclude a incrociare. Un gol che indica uno dei motivi del grande mese del centrocampista in Serie B: la sua capacità di inserimento oltre la linea difensiva, con i compagni più avanzati come Maistriello e Antonucci spesso bravo ad aprirgli spazio. Crociata ci ricorda un dato elementare del calcio: poche cose sono più imprevedibili di un centrocampista che si inserisce dalla seconda linea.È stata un’intuizione di Gorini, che sta usando Crociata in una posizione più avanzata. Un ruolo che ha nelle corde, ma che sta interpretando dopo una carriera passata soprattutto a fare il lavoro della mezzala. Non è la prima volta che Crociata vince il premio di Calciatore di B. Era già successo a novembre del 2019 quando giocava nel Crotone. In quel contesto Crociata era la mezzala di corsa e verticalità in un centrocampo che amava palleggiare e farlo anche in spazi stretti - Barberis, Benali, Messias, Zanellato. Crociata aveva 22 anni e dopo un passato nella Primavera del Milan pareva essere arrivato il suo momento. Il Crotone lo ha confermato anche in Serie A, ma lì ha dimostrato alcuni limiti. Forse non era ancora arrivato il suo momento, e a gennaio è tornato in Serie B con la maglia dell’Empoli. L’esperienza si è ripetuta: un’ottima stagione in Serie B, dove Crociata ha brillato nel rombo della squadra toscana, soprattutto per la sua capacità di portare palla nei corridoi centrali, poi il passaggio in Serie A, e di nuovo un prestito a gennaio dopo una manciata di presenze. Una stagione senza troppi acuti alla SPAL, poi un altro prestito al Sudtirol. Infine la panchina e la sensazione che il suo momento in realtà era già passato. È stato lui stesso a spiegare il motivo per cui non giocava con il Sudtirol: «Sono stato penalizzato dal sistema di gioco. Per giocare nel 4-4-2 dovevo fare l'esterno di fascia, non il mio ruolo. Aggiungiamo che la squadra andava bene con questa tattica e spazio per me non c’era».Con un centrocampo che crea più densità centrale come quello del Cittadella, Crociata si è trovato subito a proprio agio. Già a metà gennaio ha segnato un gol che lo ha sbloccato mentalmente, segnato da lontanissimo. Ed è sempre con un tiro da lontano, ancora più paradossale, che ha riaperto la partita contro la Reggina. Il Cittadella era sotto di due gol, e poi Crociata se ne è uscito dal nulla con questo tiro d’interno sul palo lontano con cui ha sbrogliato una situazione sporca. La qualità del suo piede destro viene usata anche su punizione, da dove ha trovato anche il gol del 2-2 grazie a una deviazione.Non è mai stato un centrocampista particolarmente prolifico, in carriera ha spiccato soprattutto per la sua capacità di riempire di cose le sue partite, con e senza palla. Avvicinandosi alla porta Crociata sta mostrando una qualità balistica che anche dopo anni di Serie B faticavamo a riconoscergli. Del resto è pur cresciuto col mito di un centrocampista-tiratore come Frank Lampard. Dice di guardare tuttora i suoi video per trovare l’ispirazione.La settimana dopo, contro la Ternana di Andreazzoli si è ripetuto. La squadra è andata sotto di un gol nel primo tempo con un gol di Diakité, poi ha subito una serie di occasioni a ripetizione, soprattutto dal mancino solitamente mortifero di Partipilo. Poi la Ternana resta in dieci e a metà del primo tempo Antonucci mette d’esterno un bel pallone per Crociata. È notevole la facilità con cui controlla e, da fermo, tira d’interno: palo-gol. Un’esecuzione di pura precisione. Poi segna il 2-1 con un altro gol francamente incredibile su calcio di punizione che è valso 3 punti al Cittadella. Mentre lui ride i compagni lo abbracciano, forse non credono a quello che vedono.

Assegniamo il premio di Calciatore del mese di B ormai da qualche anno, ma è difficile trovare un’assegnazione più meritata di questa. È difficile ricordare un centrocampista con un impatto offensivo di questo livello su una squadra. Crociata ha segnato 5 gol in 4 partite, risultando fondamentale per ribaltare risultati all’apparenza compromessi. Con una punta d'assurdo potremmo dire che a febbraio Crociata non è stato solo il miglior giocatore in Serie B ma in Europa.Quando è arrivato Crociata lo aveva detto, che c’erano i presupposti per ribaltare una classifica che vedeva il Cittadella nei bassifondi. Oggi la squadra è tornata nelle zone a cui ci ha abituato negli ultimi anni, vicina alle posizioni buone per giocare i playoff. Lo deve anche a Crociata, che ha dato una nuova fisionomia tattica al Cittadella, e soprattutto ha segnato tutti gol decisivi per la classifica.

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