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Bundesliga Dario Saltari 2 luglio 2020 3'

Giovani difensori: Edmond Tapsoba

Il centrale burkinabé è arrivato a gennaio ma è già titolare del Leverkusen.

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Questo articolo è uscito originariamente in inglese per il blog di Wyscout. Lo trovate a questo link.

 

Mentre guida con assoluta tranquillità la difesa del Bayer Leverkusen, la cosa più impressionante è pensare che Edmond Tapsoba, classe 1999, fino a tre anni fa non aveva ancora giocato in un campionato europeo. Nato a Ouagadougou, in Burkina Faso, Tapsoba ha giocato letteralmente per strada fino a 14 anni – come ha spiegato in una recente intervista a «The Athletic» – prima di passare per l’academy di una squadra locale, il Salitas FC, e cominciare la sua impressionante ascesa nel calcio europeo.

 

Prima il passaggio in Portogallo, nelle giovanili del Leixoes e poi al Vitoria Guimarães, e infine, solo negli ultimi giorni dello scorso gennaio, l’approdo al Bayer Leverkusen. Oggi è titolare indiscusso della squadra tedesca, con un’esperienza pregressa di appena sei mesi in prima squadra al Vitoria Guimarães, nella prima metà di questa stagione.

 

Ma non è retorica dire che Tapsoba sembra giocare a questi livelli da una vita. La sua qualità principale è rappresentata dalla calma nella gestione del possesso basso, soprattutto sotto pressione: «Non sono mai agitato. Mi piace far uscire il pallone da dietro. Sono tecnico, veloce, i miei riflessi sono buoni e penso che la mia consapevolezza tattica stia continuando a migliorare». Anche l’allenatore del Bayer Leverkusen, Peter Bosz, ha ammesso di non aver mai visto un giocatore adattarsi così velocemente.

 

Tapsoba ha uno stile decisamente minimale: non cerca mai di forzare il passaggio, a meno che non sia l’ultima possibilità lasciata dal pressing avversario, le sue scelte sono sempre estremamente ponderate e razionali, anche se questo non significa che tenga troppo la palla tra i piedi. Anzi, non è raro vederlo tagliare le linee del pressing avversario con passaggi originali addirittura di prima. Tra i centrali della Bundesliga, è ampiamente primo per numero di passaggi corti riusciti per 90 minuti (78.8; quattro in più del secondo in questa speciale classifica, cioè Alaba, 74.8).

 

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A volte Tapsoba è addirittura troppo calmo, troppo sicuro dei propri punti di forza.

 

Lo si vede, ad esempio, quando il Bayer Leverkusen cerca di difendere in avanti e lui è in ritardo nell’anticipo. Più in generale, il centrale burkinabé preferisce attendere l’avversario cercando di portarlo sull’esterno con il corpo, nonostante non sia velocissimo nella copertura della profondità per via del baricentro alto e delle gambe particolarmente lunghe. Anche nell’uno contro uno non sempre è reattivo e tende ad essere un po’ pigro quando c’è da cambiare direzione rispetto ai dribbling avversari.

 

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Tapsoba sembra molto più a suo agio quando è lui ad essere in controllo. Quando è in possesso di palla e deve decidere come far risalire il pallone, situazione in cui a volte sfoggia anche dribbling da ultimo uomo che a qualcuno hanno fatto venire in mente Lucio; ma anche quando, sulle palle alte, ha il tempo di prendere posizione nei confronti del diretto marcatore, un altro punto forte del suo repertorio tecnico. E questo nonostante abbia ancora ampi margini di miglioramento da questo punto di vista, perdendo più duelli aerei di quanti ne riesca a vincere (2.3 per 90 minuti sui 4.1 tentati in totale).

 

Insomma, Tapsoba sembra poter migliorare ancora molto, soprattutto difensivamente, ma anche in aspetti meno necessari del suo gioco, come il gol, che sembra essere nelle sue corde (nei sei mesi giocati in Portogallo ha segnato ben 9 gol in tutte le competizioni).

 

D’altra parte, lui stesso ha ammesso di essere andato al Bayer Leverkusen esattamente per questo, per migliorare. Nonostante avesse offerte anche da squadra importanti della Premier League, come i Wolves e il Leicester, Tapsoba è andato in Bundesliga proprio per accumulare esperienza, perché al di là della sicurezza interiore tutti i calciatori hanno bisogno di giocare più minuti possibile ad alto livello per crescere.

 

Nonostante sia già oggi uno dei talenti più interessanti del campionato tedesco, non bisogna dimenticarsi che ha appena 21 anni e che il suo percorso di crescita è ancora all’inizio.

 

 

Tags : bayer leverkusenbundesligatapsoba

Dario Saltari nasce a Frascati nel 1989. Laureato in Relazioni Internazionali, scrive storie di finzione su eventi realmente accaduti per passione e storie vere su eventi di finzione per lavoro.

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