Avevamo raccontato della playlist di Gabigol quando era triste a Milano, sempre in panchina. Ci è sembrato il caso di ripeterci ora, che segna praticamente un gol a partita con il Flamengo e sembra felicissimo.
Rio de Janeiro ha molto in comune con Milano. Per esempio è la capitale de facto del Brasile come Milano lo è dell’Italia. E poi basta, non ha più nulla in comune. Eppure Gabriel Barbosa, meglio noto come Gabigol, ogni volta che si affaccia dalla finestra del suo appartamento a Ipanema sogna di essere a City Life, immerso nel traffico cittadino, mentre dal suo balcone sente Fedez che registra l’ennesimo video con Luis Sal. Alla fine non è così male parlare di Supreme con quel tipo, pensa Gabriel, mentre richiude la finestra e accarezza distrattamente il suo trofeo da capocannoniere e il pallone d’argento come miglior marcatore del campionato brasiliano.
La vita a Rio è diversa da quella a San Paolo, forse addirittura più frenetica, eppure nulla ha smosso Gabriel dal suo obiettivo. Alla televisione, costantemente accesa “per fare compagnia” sul canale che dà ventiquattro ore su ventiquattro notizie sportive, una giornalista sta commentando i suoi ventidue gol in ventidue presenze con la maglia rossonera.
“Rossoneri”, che scherzo del destino. «Quei colori che sognavo come rivali, ora mi stanno portando fortuna…» pensa, e mentre si perde in questi pensieri Gabriel apre la rubrica, va tra i preferiti per riflesso incondizionato. La stellina illuminata accompagna il nome di Piero Ausilio, lo sfondo che si illumina di nerazzurro. Scrolla rapidamente, arriva al numero di Gerson. Si vedranno al solito posto alla solita ora, rideranno complici di quanto il campionato italiano non li abbia capiti.
Gerson gli ricorderà del 6 a 1 col Goias, o della rimonta con Elemec, Gabriel sente il suono familiare che identifica il fatto che il bluetooth abbia riconosciuto il suo telefono. Per un attimo è tentato di mettere la playlist “Milano”, ma poi un cartellone sotto casa sua gli ricorda che presto si entrerà nel vivo della Libertadores e che il Flamengo lo abbia scelto come volto della campagna abbonamenti. Parte la playlist “Gabigol”, quella felice.