Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
(di)
Fondamentali: Everton - Liverpool 2-2
22 ott 2020
22 ott 2020
Il Liverpool ha giocato meglio ma è uscito dal campo con un solo punto.
(di)
(foto)
Foto di Laurence Griffiths / Getty Images
(foto) Foto di Laurence Griffiths / Getty Images
Dark mode
(ON)

Questo articolo è apparso originariamente sul blog di Wyscout, in lingua inglese.

Il derby contro il Liverpool, secondo Carlo Ancelotti, avrebbe testato il livello del suo Everton, che aveva vinto le prime sette partite della stagione e guidava a sorpresa la Premier League a punteggio pieno dopo quattro giornate. A dieci anni esatti dall’ultima vittoria in un derby, l’Everton sembrava nelle condizioni ideali per tornare a battere il Liverpool, che prima della sosta per le nazionali aveva perso in modo clamoroso per 7-2 contro l’Aston Villa. Alla fine il successo non è arrivato, ma il 2-2 ha allungato la striscia di imbattibilità e tiene i “Blues” in testa alla classifica.

Per Ancelotti ci sono diversi segnali positivi: il modo in cui la sua squadra ha reagito alle difficoltà, pareggiando per due volte dopo che il Liverpool era andato in vantaggio; il momento di forma di Calvert-Lewin, che segnando il 2-2 è arrivato a 10 gol dall’inizio della stagione; l’impatto di James Rodríguez, ancora una volta decisivo e non solo per l’assist disegnato sulla testa di Keane da calcio d’angolo.

L’Everton ha però sofferto il gioco del Liverpool, e in particolare ha faticato a contenere il suo lato sinistro. Nel tipico 4-3-3 dei “Reds” il terzino da quella parte, come sempre, era Robertson, mentre Thiago era la mezzala sinistra che abbassandosi si occupava della prima costruzione. I loro movimenti, e quelli di Mané che si accentrava, sono stati da subito problematici per i giocatori dell’Everton schierati da quel lato, e cioè James da esterno, Doucouré come mezzala e Coleman (che però dopo mezz’ora si è infortunato ed è stato sostituito da Godfrey) come terzino.

Thiago si abbassava per ricevere senza essere pressato, Robertson spingeva come al solito ma non veniva seguito da James. Così, mentre Mané teneva impegnato il terzino avversario, Doucouré si trovava in inferiorità contro Thiago e Robertson. A ogni sua decisione, da quel lato il Liverpool aveva comunque un giocatore libero a cui appoggiarsi per avanzare. Se Doucouré si allargava per contenere Robertson, allora Thiago era libero di ricevere, se invece la mezzala dell’Everton restava al centro per pressare il numero 6 dei “Reds”, alla sua destra Robertson poteva avanzare senza essere contrastato.

Al Liverpool sono bastati due minuti per approfittare dello spazio concesso a Robertson e andare in vantaggio, anche se è vero che l’Everton non ha scalato bene nemmeno sul lato opposto, visto che Salah ha ricevuto libero dietro André Gomes il passaggio in diagonale di Alexander-Arnold.

Controllata la palla, Salah si è girato e ha triangolato con Firmino, e poi ha aperto il gioco verso sinistra. In questo caso, con la palla a destra, Doucouré è rimasto nella sua zona, mentre James si era alzato per avvicinarsi a van Dijk e pressarlo se avesse ricevuto la palla. Robertson così non aveva avversari davanti ed è arrivato sul passaggio di Salah sul vertice sinistro dell’area, ha saltato Coleman e poi ha crossato per Mané, che colpendo la palla al limite dell’area piccola ha portato in vantaggio il Liverpool.

Le difficoltà che ha avuto l’Everton a scalare sul suo lato destro sono state evidenti anche in occasione del gol segnato da Salah. In questo caso James è andato verso il centro a marcare Thiago, mentre Doucouré si è allargato per seguire Robertson, lasciando di fianco ad Allan un buco occupato da Mané, che ha ricevuto il passaggio in diagonale di Alexander-Arnold.

Mané ha appoggiato di prima in avanti a Firmino, che forse voleva chiudere il triangolo ma ha finito invece per far arrivare la palla più indietro a Fabinho. Henderson, che poco prima aveva battuto una rimessa laterale, e che comunque era il centrocampista che più si muoveva senza palla, in avanti e in ampiezza, si è trovato libero sulla destra ed è stato raggiunto dal passaggio di Fabinho. Anche se i compagni non avevano avuto il tempo di riempire l’area, Henderson ha crossato e ha trovato la deviazione di Yerry Mina, che con un tocco maldestro con l’esterno ha appoggiato la palla a Salah, abile a segnare calciando al volo con il sinistro.

Forse Ancelotti è intervenuto tardi, ma quando lo ha fatto la sua squadra ha trovato in pochi minuti il gol del definitivo 2-2. Al minuto 78 il tecnico emiliano ha sostituito Doucouré con Iwobi, disegnando un centrocampo a quattro che copriva meglio il campo e poteva scivolare verso destra senza lasciare buchi nello schieramento, e liberando James sulla trequarti. Spostato in posizione centrale, il colombiano poteva muoversi più facilmente su tutto il fronte per intervenire sul possesso. E infatti James era a sinistra pochi secondi prima del gol di Calvert-Lewin, quando ha ricevuto dietro Henderson il passaggio di Keane e ha servito la sovrapposizione di Digne.

James ha dosato in modo perfetto la verticalizzazione sulla corsa di Digne che, senza avversari davanti, ha dovuto solo guardare in mezzo e alzare la palla nella zona di Calvert-Lewin, uno dei migliori colpitori di testa della Premier League. Il cross in effetti è stato preciso e il numero 9 dell’Everton, saltando tra Gomez e Robertson, ha pareggiato con un colpo di testa nell’angolo alla destra di Adrián.

Le possibilità dell’Everton di creare occasioni erano molto condizionate da James, dalla quantità di palloni che toccava, e soprattutto dalla zona di campo in cui riceveva la palla. Con i suoi tagli da destra verso il centro, il colombiano si muoveva in una zona vulnerabile del Liverpool, dietro Thiago, ma soprattutto nel primo tempo i compagni hanno faticato a trovarlo. L’Everton ha quasi sempre aggirato il pressing dei “Reds” lanciando lungo su Calvert-Lewin, senza provare a uscire dalla difesa palla a terra, cercando dei passaggi taglia-linee per arrivare a James.

In un’occasione, però, appoggiandosi al colombiano in uscita dalla difesa e rinunciando quindi al lancio lungo, l’Everton ha mostrato una debolezza del pressing del Liverpool, che a volte fatica ad accorciare lateralmente quando il difensore centrale avversario riesce ad aggirare la pressione di un esterno che si accentra.

È quello che è successo al minuto 19. Yerry Mina ha superato Mané appoggiandosi ad Allan e quest’ultimo è tornato indietro su Coleman, libero a quel punto di giocare la palla e di passarla a James. Anche se ha ricevuto nella trequarti difensiva, largo a destra, il colombiano è comunque riuscito a creare un’occasione con un passaggio filtrante che ha tagliato l’intero schieramento del Liverpool e ha trovato il movimento in profondità tra i centrali di Calvert-Lewin.

Il numero 9 dell’Everton è entrato in area dal lato destro e ha calciato in porta trovando però la deviazione di Adrián. Sul calcio d’angolo successivo sempre James ha messo la palla sulla testa di Keane, che ha pareggiato dopo il gol al terzo minuto di Mané.

Altre volte, quando ha incrociato Klopp, Ancelotti ha fatto giocare male il Liverpool e ne ha mostrato i punti deboli con piani che hanno portato i “Reds” fuori dalla loro comfort zone. Stavolta il suo piano non è stato altrettanto efficace, e per uscire dalle difficoltà l’Everton si è appoggiato alle qualità di Calvert-Lewin e James.

Alzare la palla sul numero 9 era l’unica idea per aggirare il pressing del Liverpool, una strategia che però ha tenuto ai margini James, specie nel primo tempo. Dopo l’intervallo il colombiano è stato coinvolto di più, ha toccato più palloni nella zona dietro il centrocampo o alle spalle di Robertson, e anche la pericolosità dell’Everton è cresciuta, fino a trovare un pareggio che dà continuità all’ottimo inizio di stagione.

Il Liverpool è stato per lunghi tratti la squadra migliore in campo, ha trovato a destra gli scambi veloci che hanno preparato entrambi i gol, e sul lato opposto è quasi sempre riuscito a liberare Thiago o Robertson. Non è bastato per vincere, ma la notizia peggiore per Klopp sono gli infortuni: quello grave al ginocchio di van Dijk e, forse, anche quello di Thiago, subito in occasione dell’espulsione di Richarlison. Due giocatori determinanti le cui assenze possono lasciare il segno più dei punti persi nel derby.

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura