Esistono molti modi di calciare un rigore, e nel corso degli anni ne abbiamo visti di tutti i colori: ogni giocatore ha il suo metodo preferito, ci sono gli spacconi come Immobile che scelgono un angolo e lo distruggono, poi ci sono i saltellisti come Jorginho, che invece aspettano il movimento del portiere per ingannarlo. Le correnti sono varie, e pure molto diverse tra loro. Finora, comunque, nessuno sembra aver trovato un metodo universalmente giusto per tirare un rigore: non c’è una legge scientifica che permetta di decidere, tutto sta nei piedi e nella testa di chi va a tirare in quel momento contingente.
Ci sono poi alcuni modi di battere un calcio di rigore che brillano per la loro singolarità, per una stranezza accecante. Questi penalty trascendono partite e competizioni, passano alla storia come elementi a sé stanti, parte di una narrazione a sé, meritano di essere commentati, discussi, analizzati per quello che sono: follia pura. Tra questi, uno dei più belli in assoluto è senza dubbio il rigore a due.