Febbre da Calciomercato vol. 5
Continua il commento live delle trattative più interessanti dell’estate.
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Jesé per il nuovo PSG di Emery
di Daniele V. Morrone
[Lunedì 8, pomeriggio]
#WELCOMEJESE #TheDreamHunter pic.twitter.com/hbQIQuHGci
— PSG Officiel (@PSG_inside) 8 agosto 2016
A 23 anni e con un brutto infortunio alle spalle Jesé ha un disperato bisogno di giocare con continuità per provare a sbocciare come sembrava potesse fare prima dello stop forzato. Jesé è stato utilizzato da Zidane per chiudere le partite quando le squadre si allungano e giocava quasi sempre a sinistra dove poteva rientrare col destro sia in area che per associarsi con l’esterno opposto.
Il giocare nei finale ha gonfiato un po’ le sue statistiche in termini di efficienza, ma non impedisce di riconoscere le caratteristiche di un giocatore d’élite: Jesé è velocissimo sia con spazio in conduzione che senza partendo da fermo e tecnico sia nel controllo che nel dribbling, preciso quando deve tirare in porta. Crescere dietro Cristiano Ronaldo ha influito non solo nel modo in cui pensa calcio, che sembra una mimica del portoghese, ma anche nel migliorare il suo rapporto con l’area di rigore, dove è ormai una sicurezza dal punto di vista della definizione.
La scelta del PSG è data sia dallo status della squadra (che non comporta una discesa traumatica dal Real Madrid) che dalla presenza di Emery, un allenatore che ha sempre apprezzato i giocatori verticali come Jesé. Nonostante sia presente la clausola di riacquisto a favore del Real Madrid, con il blocco del mercato in arrivo sicuramente nei prossimi due anni rimarrà a Parigi per far contento Unai Emery, che si trova ora con un giocatore ancora abbastanza giovane da poter essere modellato, ma che già può dargli sicurezze di produzione offensiva e di duttilità tattica.
Cinque coppie più assurde di Balotelli-Pellissier
[Lunedì 8, pomeriggio]
#Calciomercato | #Balotelli, il #Chievo ci prova: c’è il gradimento del giocatore, la situazione https://t.co/MBYVDH002X
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) 8 agosto 2016
È di oggi la voce che il Chievo sarebbe interessato ad acquistare Balotelli: una prospettiva che supera persino quella di Robson-Kanu all’Atletico Madrid. La coppia Miami Vice con Pellissier sarebbe una delle cose più belle viste su un campo di Serie A da un sacco di tempo. Ecco le uniche cinque che nei prossimi anni potrebbero superare questo livello di non-sense:
5) Dzeko/Pazzini – dopo un’altra stagione incolore alla Roma, l’attaccante bosniaco viene girato in prestito al Verona in Serie B. Il suo arrivo rigenerà l’ultimo anno di carriera di Pazzini, che riporterà il Verona in Serie A segnando 29 gol.
4) Lukaku/Paloschi – il 25 luglio del 2017 Di Marzio dà la notizia: “Lukaku-Atalanta, è fatta”. Il prestito gratuito all’Atalanta è l’ultima disperata mossa per salvare un investimento da 70 milioni di euro.
3) Cassano/Moscardelli – l’ultima tappa della carriera di Fantantonio incredibilmente sarà Arezzo. I 50 gol segnati dai due in Lega Pro saranno la traccia indelebile di quel binomio, oltre ad un programma satirico su Italia 1.
2) Totti/Drogba – affascinato dall’atmosfera canadese vissuta nell’ultimi ritiro nordamericano, il capitano della Roma deciderà di trasferirsi al Montreal Impact per l’ultimo anno della sua carriera. Il suo video di presentazione in cui parla in inglese sarà il più condiviso del 2017.
1) Higuain/Maccarone – dopo il grave infortunio a Dybala e Mandzukic alla fine del 2016, Marotta decise di rispondere con un colpo a sorpresa per sopperire all’improvvisa carenza d’attaccanti. Maccarone si rivelerà inspiegabilmente il miglior attaccante della Serie A, oscurando persino il Pipita.
Nicola Sansone, il sottovalutato
di Flavio Fusi
[Lunedì 8, mattina]
#CVFNews | Sansone ya entrena junto a sus nuevos compañeros. #Endavant #BenvingutSansone. https://t.co/k7FjPwNKLf pic.twitter.com/LXq7Buclai
— Villarreal CF (@VillarrealCF) 7 agosto 2016
È dalla scorsa estate che i rumor accostano Nicola Sansone a diverse squadre italiane di fascia medio-alta, ma nessuna ha mai affondato il colpo (o forse erano solo chiacchiere). Così, alla fine, l’ex ala del Sassuolo se ne va al Villareal, club che ha realmente creduto in lui, tanto da investire 14 milioni di euro solo di cartellino.
Messo spesso in secondo piano rispetto al compagno Domenico Berardi, forse più talentuoso, ma meno prevedibile e costante, Sansone si è fatto apprezzare per le doti di dribbling, la rapidità con e senza palla e la capacità di calciare in porta con entrambi i piedi, smentendo tutti quelli che lo ritenevano troppo poco fisico per emergere nel nostro campionato.
Se poi lo paragoniamo al compagno dal punto di vista della produzione offensiva delle ultime due stagioni (quelle in cui hanno giocato assieme), possiamo notare come la loro media gol senza rigori sia praticamente equivalente (0,24 per 90 Berardi, 0,21 Sansone) così come il contributo creativo misurato tramite il numero dei passaggi chiave (1,57 per 90 Berardi, 1,53 Sansone). Considerando il costo, quasi dimezzato rispetto a quello di Berardi, possiamo tranquillamente dire che Sansone sia stato sottovalutato dai club nostrani.
Al Villareal, Sansone ritrova Soriano, altro italiano appena approdato nella Liga, con cui è cresciuto assieme nelle giovanili del Bayern Monaco. Sarò un vero peccato non rivedere entrambi calcare i campi della Serie A nella stagione alle porte: stamani c’era chi girava in redazione con il lutto al braccio.
La Redazione de l'Ultimo Uomo è divisa tra Roma e Milano, ed è composta da una dozzina di ragazzi e ragazze che, generalmente parlando, ti vogliono bene.
Forse nessuna delle due.
Abbiamo parlato con la giovane centrocampista della Sampdoria.
Il momento in cui è diventato un’icona globale.
Un’altra grande prestazione contro il Napoli per uno dei difensori più sottovalutati del campionato.
Una sconfitta che non dovrebbe indurre al catastrofismo.
Contro l’Inter un’altra prestazione deliziosa.