Febbre da Calciomercato vol. 4
Continua il commento live delle trattative più interessanti dell’estate.
Continua il commento live delle trattative più interessanti dell’estate.
Pro e contro di Candreva all’Inter
di Francesco Lisanti
[Martedì 2, pomeriggio]
#Calciomercato | #Inter, è fatta per #Candreva: cifre e dettagli dell’operazione https://t.co/niKasD6hUN
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) 2 agosto 2016
Per Candreva l’Inter ha fatto all-in: 22 milioni più 3 di bonus. L’ex ala laziale firmerà inoltre un quadriennale che dovrebbe assicurargli un contratto da giocatore di prima fascia per la Serie A fino ai suoi 33 anni, non esattamente l’età più indicata per un esterno offensivo.
Non rimane che concentrarsi sugli aspetti puramente sportivi della trattativa, che al momento assicurano a Mancini:
– Il completamento dell’undici titolare: lo slot di ala destra era l’unico rimasto vacante;
– Un perfetto omologo di Perisic da schierare sulla fascia opposta: tanti isolamenti, tanti dribbling, tanti cross, tanti tiri;
– Un risolutore di gioco, in grado di sbloccare dal nulla situazioni complicate, come l’Inter ha imparato a sue spese;
– Un grande corridore, fondamentale per coprire le distanze non sempre geometriche tra i reparti dell’Inter;
– Un italiano titolare, che in tempi di liste e restrizioni non si butta via.
Il tramonto di Boateng alle Canarie
[Martedì 2, pomeriggio]
Kevin-Prince Boateng was greeted by Las Palmas legend Juan Carlos Valeron on arrival in Gran Canaria. pic.twitter.com/QFl3xSSXkv
— Squawka News (@SquawkaNews) August 2, 2016
Dopo Borriello al Cagliari e Vieri che torna a giocare in Cina, un’altra carriera si avvia ad un glorioso tramonto. Kevin-Prince Boateng è stato annunciato oggi dal Las Palmas, la squadra delle Canarie, con cui ha firmato un contratto annuale. Hai tutta la nostra invidia Kevin.
Quali sono i margini di manovra rimasti alla Roma sul mercato
di Marco De Santis
[Martedì 2, mattina]
La Roma potrebbe chiudere Fazio a 4 mln nelle prossime ore. Poi si penserà all’altro difensore #SkyCalciomercato
— Mario Giunta (@MarioGiunta) 1 agosto 2016
Come scritto nell’articolo di presentazione del calciomercato della Roma, la situazione dei giallorossi sul mercato continua a essere molto difficile. La cessione di Pjanic ha forse aiutato a soddisfare le richieste Uefa per la stagione 2015/16 (ci sono pareri contrastanti in proposito, ma se l’eventuale sforamento rispetto agli obiettivi fosse minimo, potrebbe non avere conseguenze troppo penalizzanti), ma la necessità di realizzare un risultato vicino al pareggio di bilancio anche nel 2016/17 sta comportando e comporterà ulteriori sacrifici. Così si spiegano il mercato quasi completamente indirizzato verso i prestiti con diritto/obbligo di riscatto e le numerose cessioni.
La situazione si complicherebbe ulteriormente in caso di mancata qualificazione alla fase a gironi di Champions League. In quel caso, infatti, non stupirebbe la dolorosa scelta di privarsi di un big (per esempio Nainggolan, richiesto dal Chelsea) prima della fine del mercato, anche se la Roma, a differenza di tante altre squadre, ha l’abitudine di contabilizzare nell’annata in corso anche le cessioni avvenute a giugno. Non è quindi esclusa l’ipotesi di affrontare la stagione con una squadra un po’ più competitiva avendo però l’obbligo di fare alcuni sacrifici a fine anno.
Una cosa è certa: in ogni caso i soldi in cassa sono davvero pochi e gli introiti delle cessioni, come quelli dell’eventuale qualificazione alla Champions, serviranno più per raggiungere gli obiettivi di Fair Play Finanziario che per rinforzare la rosa, per la quale ci possiamo eventualmente aspettare un solo acquisto leggermente più costoso ma indirizzato verso un giovane, il cui costo possa essere ammortizzato su un arco di cinque anni e che non abbia ancora uno stipendio troppo pesante. Per il resto, la squadra dovrebbe essere completata solo con i prestiti.
Gli epurati di Mou
di Emanuele Atturo
[Martedì 2, mattina]
no respect
— Tobi Schweinsteiger (@tobits7) 1 agosto 2016
“Se non fossero nei miei piani, non vorrei dare loro un solo minuto, non li terrei. Si deve capire che la squadra è più importante del singolo, il club è più importante di tutti noi” ha detto Josè Mourinho, con toni solenni. Una delle sue migliori qualità è sempre stata quella di coinvolgere al massimo i suoi giocatori, di farli sentire speciali. Per riuscirci però ci tiene a tenere un gruppo ristretto, a cui può dedicare tutte le proprie energie.
Per questo Mourinho ha già rilasciato la sua lista di epurati dal Manchester UTD, e nella spazzatura di Mourinho spesso si pesca bene (qualcuno ci ha raccolto De Bruyne anni fa).
5. Timothy Fosu-Mensah – 1998
Fosuh Mensah a 18 anni ha fatto tutte le Nazionali giovanili olandesi e ha già 6 presenze con il Manchester UTD, dove ha giocato già in quasi tutte le posizioni del campo che non siano portiere o attaccante. È alto 1,90, ha una buona tecnica e dei mezzi atletici vicini all’onnipotenza, che lo rendono un profilo modellabile all’infinito. Buono per chi cerca la pasta DAS di un super-atleta da far diventare il giocatore che preferisce.
Possibili destinazioni: Tottenham 20%.
4. James Wilson – 1995
James Wilson ha un nome troppo comune per giocare a calcio, figuriamoci per giocare attaccante. Per questo potrebbe essere finito per inerzia in questa lista: era troppo difficile da distinguere per Mourinho. Anche il suo modo di giocare non aiuta. Wilson è il classico attaccante sgobbone poco appariscente, di quelli che hanno in cameretta il poster di Dirk Kuyt. Ma ci può puntare chiunque voglia un attaccante completo, a cui non richiede molti gol ma tanta corsa e un po’ di assistenze fatte come si deve.
Possibili destinazioni: impossibile vederlo fuori dall’Inghilterra.
3. Cameron Borthwick-Jackson – 1997
Tra i giovani difensori indistinguibili epurati da Mourinho, Borthwick-Jackson è il più interessante. Ha già 8 presenze con lo United, dove van Gaal lo ha schierato soprattutto terzino sinistro, anche se nasce difensore centrale. Quella di van Gaal è stata una buona intuizione perché a sinistra Jackson ha ottima spinta e un mancino interessante per mettere cross tesi. Anche lui è un progetto di giocatore, ma a 19 anni i margini di crescita sono interessanti.
Possibili destinazioni: West Ham 30%.
2. Bastian Schweinsteiger – 1983
Oggi Schweinsteiger è una Volvo di 15 anni fa con 200.mila chilometri addosso. Non te la compri se vuoi una macchina affidabile per i prossimi 7-8 anni, ma è pur sempre una Volvo e la sua età se la porta di sicuro meglio di altre macchine. Schweinsteiger i suoi 32 anni li sente: non solo sulle tempie bianche ma anche su muscoli che girano meno di prima. Ha spesso problemi fisici e contro squadre molto atletiche, o contro avversari rapidi (Giaccherini all’Europeo), sembra giocare con i sacchi di sabbia sulle caviglie. Per questo oggi Schweinsteiger è un lusso che possono permettersi solo squadre di prima fascia che hanno bisogno di un ricambio a centrocampo che crei anche una certa mentalità.
Possibili destinazioni: Inter 10%, Milan 10%, Juventus 10%, Bayern Monaco 15%.
1. Adnan Januzaj – 1995
A ottobre del 2013 il Manchester UTD di David Moyes, in un periodo di estrema difficoltà, ha lanciato nella mischia Adnan Januzaj, all’epoca 18 enne, in una complicata trasferta contro il Sunderland. Januzaj segna una doppietta all’esordio in Premier League e raddrizza la partita.
Moyes lo aveva inserito nella stessa categoria di giocatori di Wayne Rooney. Sembrano passati 10 anni. Oggi, dopo una stagione incolore e piena di problemi fisici al Dortmund, Januzaj è stato epurato da Mourinho e pare voglia andare via solo a titolo definitivo. Nel panorama del calcio giovanile, Januzaj è un profilo piuttosto raro: non è un’ala esplosiva ma è tecnicamente molto completo: quasi ambidestro, sa giocare a sinistra, a destra o al centro. Si trova bene in contesti associativi, in una squadra che mette le tende nella metà campo avversaria (Montella ci ascolti?). Probabilmente il suo prezzo lo rende inaccessibile a squadre italiane che non se la sentono di investire su quella che sarebbe di fatto una scommessa, e per questo la destinazione più facile dovrebbe essere il Sunderland, dove ritroverebbe il disgraziato allenatore che lo ha lanciato: David Moyes.
Possibili destinazioni: Sunderland 50%, Fiorentina 10 %, Milan 15%.
Come se la stanno cavando le neopromosse sul mercato
di Federico Aquè
[Martedì 2, mattina]
Parto dalla seconda domanda: il mercato di nessuna delle tre neopromosse, a oggi, può dirsi davvero soddisfacente, per motivi diversi. Il Cagliari sembra essersi concentrato esclusivamente su giocatori d’esperienza, ma a fine carriera; il Pescara non è ancora riuscito a sostituire Lapadula e ha un buco evidente in difesa; il Crotone ha perso Ricci e Budimir, i due cannonieri della scorsa stagione.
Quella messa peggio in assoluto, però, mi sembra il Pescara: Manaj è l’unica punta di ruolo a disposizione di Oddo e ci vuole grande fiducia per sperare che riesca a imporsi da subito come sostituto di Lapadula (per quanto promettente, l’albanese è un classe ’97); manca almeno un altro difensore centrale e a centrocampo potrebbe perdere anche Verre, aprendo un altro buco che andrebbe coperto con un giocatore di livello. Sono curioso di seguire l’inserimento di Bryan Cristante: non so quanto sia adatto al gioco di Oddo, che in mezzo al campo preferisce giocatori più svelti e meno verticali dell’ex milanista.
Il Crotone, invece, per i mezzi che ha a diposizione, non si è mosso male. Perso Budimir, l’ha sostituito con un profilo simile, il nigeriano Nwanko, detto Simy: alto quasi due metri, ma piuttosto mobile e svelto di gambe, sa quindi giocare palla a terra senza limitarsi a fare da riferimento. Soprattutto vede bene la porta. Nicola ha poi una grande scelta nel ruolo di esterno d’attacco per far dimenticare Ricci e in generale non ci sono ruoli scoperti.
Il Cagliari partiva già da un’ottima base e si è preoccupato soltanto di aggiungere esperienza, probabilmente forzando un po’ troppo la mano, tant’è che alla lista di campioni a fine carriera sbarcati in Sardegna potrebbe aggiungersi addirittura Maicon. Ionita è comunque un buon innesto e potrebbe essere una bella sorpresa se confermasse i progressi mostrati la scorsa stagione.
Nessuna ha convinto in pieno per ora, il Cagliari è la squadra che ha aggiunto più qualità ed è ovviamente la favorita per guadagnarsi una salvezza tranquilla, ma confido nel fatto che Ursino, il d.s. del Crotone, peschi uno dei suoi jolly, se già non l’ha fatto, che ci porterà tra qualche mese a rivalutare il mercato dei calabresi.
La Redazione de l'Ultimo Uomo è divisa tra Roma e Milano, ed è composta da una dozzina di ragazzi e ragazze che, generalmente parlando, ti vogliono bene.
La partita dei bianconeri è stato un capolavoro di cinismo tattico.
Forse nessuna delle due.
Abbiamo parlato con la giovane centrocampista della Sampdoria.
Tutto il meglio da due coppe che anche ieri hanno dato il fritto.
Tutto il meglio da due competizioni che sembrano tre.
Di fronte ha trovato una Roma molto diversa dagli ultimi precedenti.