Febbre da Calciomercato vol. 4
Continua il commento live delle trattative più interessanti dell’estate.
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Cerchiamo di capire chi è Gustavo Gomez, il nuovo centrale del Milan
di Emanuele Atturo
[venerdì 5, pomeriggio]
#Milan, ecco Gustavo #Gomez: il difensore paraguayano è atterrato a Milano, le immagini https://t.co/lpWzTwZ1pF
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) 5 agosto 2016
È il 5 agosto e il mercato del Milan non solo non è ancora iniziato, ma non si sa nemmeno chi dovrebbe aprire il portafoglio per farlo iniziare. Eppure, dopo Lapadula, sembra che stia per arrivare un secondo acquisto.
Gustavo Gomez sembra un nuovo giocatore del Milan, anche se nessuno sa chi sia. Ha 23 anni, è paraguaiano, gioca nel Lanus, difensore centrale soprattutto ma ogni tanto anche terzino destro. È alto 1 metro e 86 e ha il fisico compatto tipico di un centrale sudamericano. Questo buon compromesso tra rapidità e forza fisica (alla Roncaglia, per citare un centrale della nostra Serie A), lo rende quel tipo di difensore buono per tutte le stagioni e per linee difensive a 3 o a 4.
È difficile farsi un’idea completa: ho iniziato a studiare Gustavo Gomez ieri e ho visto qualche spezzone di partita. Però, col dubbio di poter venire smentito, sembra avere un buon piede.
E un aggressività interessante nella difesa in avanti.
Le caratteristiche di Gomez, oltre alla sua reattività, sembrano coniugarsi bene con l’idea di Montella di difendere con la difesa molto alta, con molto spazio da difendere alle spalle.
Sinceramente non so per quale giro di mercato il Milan è arrivato a prendere Gustavo Gomez. Non so se per questioni di procuratori (facile) o per una richiesta di Montella (difficile), ed è complicato farsi un’idea del suo livello di gioco guardandolo nel contesto del campionato argentino (sopratutto perché è un difensore). Quindi per ora si può dire che è un buon giocatore, un profilo che al Milan mancava nel roster di centrali quasi tutti grossi, lenti o passivi. Capirci di più, all’interno della nebbia spessa che avvolge il mercato rossonero, è difficile.
Tutte le ali della Lazio
di Francesco Lisanti
[venerdì 5, pomeriggio]
Dopo la cessione di Candreva, le ali a disposizione di Simone Inzaghi per il suo 4-3-3 sono: Felipe Anderson, che dopo essersi rifiutato di andare in ritiro ha ottenuto il permesso di partire per le Olimpiadi, e si unirà praticamente a stagione iniziata, Ricardo Kishna, che sta ancora effettuando lavoro differenziato per recuperare dall’infortunio al ginocchio che lo tiene fuori da marzo, e Keita Baldé, che dopo tweet e dichiarazioni rancorose, di recente non si è aggregato al gruppo in partenza per l’Inghilterra.
In questo contesto così sereno, Igli Tare è comprensibilmente alla ricerca di un nuovo acquisto per completare il pacchetto (e tutelarsi in caso di ulteriori cessioni). Dai nomi accostati pare abbia un budget tra i 5 e i 10 milioni e un profilo tecnico non precisamente definito. Li abbiamo classificati per attrattiva:
1) Adnan Januzaj: perché è chiaro che con Ravel Morrison al suo fianco scatterà la scintilla che riaccenderà le loro carriere. Fra quattro anni saranno venduti per 200 milioni al Manchester United;
2) Alessio Cerci: perché in questo spogliatoio manca davvero solo lui, e perché Immobile lo aspetta da due anni dietro la busta di C’è Posta Per Te;
3) Alejandro Gómez: perché il Papu si sta allenando duramente nella fase difensiva;
4) Milot Rashica: perché Tare l’ha già indicato in assoluto come miglior talento albanese e perché costa poco, quindi piace anche a Lotito;
Il meno conosciuto del lotto. Baricentro basso e le fiamme sui talloni.
Zielinski a Napoli: una risorsa immediatamente spendibile
di Alfredo Giacobbe
[venerdì 5 mattina]
Piotr Zielinski era un giovane trequartista tecnico ma discontinuo, quando nell’estate del 2014 passò dall’Udinese all’Empoli in prestito biennale. Prima con Sarri e poi con Giampaolo, in Toscana ha trovato la sua definitiva collocazione nel ruolo di mezzala, dove può far valere la propria forza fisica e l’ottima conduzione di palla.
Per i compiti assunti in campo, pur avendo giocato a destra nel trio di centrocampo empolese, Zielinski è succedaneo di Hamsik più che di Allan: è in grado di offrire soluzioni per la salita del pallone con la sua tecnica; dà ampiezza quando l’ala sul suo lato viene in mezzo al campo. È migliorato negli inserimenti senza palla nell’ultimo anno, mentre può ancora lavorare sulle sue capacità di interdizione. Per l’esperienza accumulata nel campionato italiano è una risorsa immediatamente spendibile, più di Hector Herrera, per fare un esempio.
Mario Lemina via dalla Juventus a un prezzo clamoroso
[venerdì 5, mattina]
#Juventus – #Lemina a un passo dallo Schalke 04. In arrivo c’è #Witselhttps://t.co/0DDrXUqwZD pic.twitter.com/MtzghFyOTs
— calciomercato.it (@calciomercatoit) 5 agosto 2016
Il 31 agosto 2015 Mario Lemina passa alla Juventus in prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni di euro (diritto esercitato dalla Juve a fine aprile). Neanche un anno dopo Lemina, che nel frattempo ha giocato appena 10 partite, rischia di passare allo Schalke 04 per… 23 milioni di euro.
Cosa c’è stato nel mezzo che ne ha gonfiato così tanto la valutazione?
Questo bellissimo gol segnato all’Atalanta:
Okay, e poi? Altro mistero del calciomercato.
La Redazione de l'Ultimo Uomo è divisa tra Roma e Milano, ed è composta da una dozzina di ragazzi e ragazze che, generalmente parlando, ti vogliono bene.
La partita dei bianconeri è stato un capolavoro di cinismo tattico.
Forse nessuna delle due.
Abbiamo parlato con la giovane centrocampista della Sampdoria.
Tutto il meglio da due coppe che anche ieri hanno dato il fritto.
Tutto il meglio da due competizioni che sembrano tre.
Di fronte ha trovato una Roma molto diversa dagli ultimi precedenti.