Febbre da Calciomercato invernale
Commento live delle trattative più interessanti della sessione invernale.
Commento live delle trattative più interessanti della sessione invernale.
Che tipo di giocatore è Trent Sainsbury
di Francesco Lisanti
[Martedì 31, pomeriggio]
Il primo giocatore della storia dell’Inter nato in Oceania arriverà dunque dal campionato cinese, precisamente dal Jiangsu Suning, altra squadra del gruppo omonimo, all’interno di un’operazione che ha vari vantaggi: ereditare il minutaggio di Ranocchia, liberare un posto “internazionale” nella squadra cinese della proprietà, e alimentare una curiosità sufficiente da guadagnarne in termini commerciali (o almeno, sicuramente più di quanta ne avrebbe alimentata Ranocchia).
Per provare a capire che tipo di pedina potrà rivelarsi Sainsbury nello scacchiere di Pioli, bisogna tener conto che le sue caratteristiche, così come le sue scelte, sono fortemente dettate dal contesto. Nel campionato cinese, Sainsbury si trova spesso a dover marcare attaccanti poco fisici, o lenti, e questo lo invita a staccarsi spesso dalla linea per cercare l’anticipo di testa, soprattutto se il Jiangsu si dispone con 5 difensori. Va detto che non è particolarmente alto, 184 centimetri, meno di Miranda, molto meno di Ranocchia, ma ha una buona elevazione.
È molto sicuro con la palla tra i piedi, e dimostra letture invidiabili per il ruolo, sempre orientate a tagliare una linea avversaria. Con buona precisione, predilige il gioco corto verso il centro e il gioco lungo verso le linee laterali. Queste qualità invidiabili, che sarebbero realmente utili alla precaria impostazione dal basso dell’Inter, vanno però contestualizzate ad un’intensità molto più bassa, con spazi incredibilmente più ampi da sfruttare.
Lo stesso Murillo, con la maglia della Colombia, dimostra una sicurezza nel playmaking che non gli è propria nel calcio europeo, dove prende puntualmente la decisione più conservativa. E rispetto a Murillo, Sainsbury è molto più lento. Nell’uno contro uno, si tiene sempre a distanza dal marcatore e indietreggia senza tentare l’affondo. Se deve correre all’indietro, prova pigramente a seguire la palla e la linea, permettendo che in quella magica bolla del campionato cinese vengano a galla reperti come questi: Obafemi Martins che gli taglia alle spalle e infila la difesa del Jiangsu.
Non c’è motivo, insomma, per pensare possa imporsi da titolare nel campionato italiano. Sarà interessante, se ne avremo l’occasione, vedere come riuscirà ad adattarsi al salto di categoria: tenterà ancora l’anticipo sistematico ora che dovrà affrontare avversari più grossi e veloci? Riuscirà a migliorare l’impostazione dal basso dell’Inter, pur dovendo sostenere fasi di pressing organizzato?
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