Febbre da Calciomercato invernale
Commento live delle trattative più interessanti della sessione invernale.
Commento live delle trattative più interessanti della sessione invernale.
Kolasinac sarebbe qualcosa di più della riserva di Alex Sandro
di Emanuele Atturo
[Martedì 17, pomeriggo]
Non c’erano elementi che lasciassero pensare che Evra avrebbe chiesto la cessione nel mercato di gennaio. Tra la fine della scorsa stagione e la prima parte di questa, il francese è stato però definitivamente scavalcato da Alex Sandro, ma si pensava potesse accettare di fare la panchina in una squadra d’élite, a quello che è attualmente uno dei migliori esterni sinistri al mondo. Invece Evra, a 36 anni, vuole ancora fare il titolare e sta aspettando una chiamata dal Manchester United o, in alternativa, da un’altra squadra di Premier League (si parla di Crystal Palace).
In attesa che si sblocchi la situazione, la Juventus non si sta accontentando di prendere una sicura riserva ma sta provando a prendere Sead Kolasinac, un esterno che sarebbe forse titolare in qualsiasi altra squadra di Serie A.
Kolasinac ha appena 24 anni ma viene accostato a squadre d’alto livello da diverse stagioni. Già a 19 anni era titolare nello Schalke 04, di cui ha seguito la trafila giovanile dal 2011, anno del suo trasferimento dallo Stoccarda. Kolasinac rappresenterebbe innanzitutto un fit tattico perfetto per i bianconeri, visto che è abituato a giocare sia esterno di un centrocampo a 5 che esterno basso di una difesa a 4. La completezza del suo repertorio, tecnico, tattico e atletico, gli consente un’universalità tale che in passato ha giocato anche mediano di un centrocampo e centrale di una difesa a 3 (vederlo usato come ricambio di Chiellini sarebbe sorprendente ma non impossibile). Una duttilità tattica che nel contesto della Juventus, dove Allegri sembra ancora alla ricerca di un assetto definitivo, risulterebbe particolarmente preziosa.
Kolasinac è alto 1 metro e 83 e pesa circa 85 chili: una dimensione atletica che, unita all’agonismo che lo ha reso uno dei beniamini dello Schalke, gli permette di coprire ampie porzioni di campo e lo rende particolarmente adatto a giocare fuori dalla linea difensiva. Questo anche per una generale attitudine offensiva e un’irruenza che lo porta spesso a cercare l’anticipo e l’intervento non sempre con i tempi migliori.
Ecco un’azione rappresentativa. Prima si fa prima saltare in campo aperto ma poi recupera in scivolata con grande temperamento.
Kolasinac usa quasi solo il piede sinistro (col destro fatica anche nelle cose più elementari) ma ha un’ottima conduzione palla al piede: una caratteristica cruciale per la Juventus che spesso si appoggia sugli esterni per risalire il campo. Ma in ogni caso si affida più alla propria esplosività che a dei piedi non proprio raffinati, e produce una quantità di dribbling notevolmente inferiore a quella di Alex Sandro: 1,8 del brasiliano contro gli 0.7 del bosniaco.
La caratteristica più interessante di Kolasinac è la profondità del proprio repertorio di passaggi col piede sinistro. Nonostante un’esplosività appariscente, Kolasinac è lontano dall’idea di esterno meccanico preoccupato solo ad arare la fascia e a mettere cross in mezzo a testa bassa. Quando riceve sa anche orientarsi verso il centro del campo per assecondare una certa vena associativa e non è raro che i compagni di muovano in profondità per poter ricevere una sua verticalizzazione.
Kolasinac nello Schalke spesso agisce come una specie di playmaker esterno e si prende le responsabilità per provare anche soluzioni complesse, forse anche troppo: quest’anno ha completato appena il 71% di passaggi (Alex Sandro l’84%) e tende a sbagliare 3 passaggi lunghi (su 5 provati) e 9 corti ogni 90 minuti. Questo pur realizzando solo 13 passaggi chiave, contro i 36 di Alex Sandro (1 contro 2 ogni 90 minuti).
Una delle azioni che hanno reso Kolasinac idolo incontrastato dei tifosi dello Schalke.
Per caratteristiche Kolasinac si avvicina molto ad Alex Sandro quindi, anche se chiamante non ne rispecchia del tutto la grande qualità. Nel cambio del bosniaco con Evra Allegri perderebbe la possibilità di poter schierare un esterno più conservativo in determinati contesti di gioco; ma al contempo non dovrebbe rinunciare del tutto, in caso di assenza di Alex Sandro, a un esterno in grado di essere influente nella manovra offensiva della squadra. Capace di mettere un’intensità fisica e una qualità tecnica capaci comunque di fare la differenza nel contesto della Serie A.
Lista dei desideri: Genoa
di Federico Aqué
[Martedì 17, mattina]
Non dovrebbe essere difficile intuire le mosse del Genoa dopo le cessioni di Leonardo Pavoletti e Tomás Rincón, due dei giocatori più forti e importanti della rosa, prima ancora che iniziasse ufficialmente il calciomercato. In attacco mancava un centravanti d’esperienza che si potesse alternare con Gio Simeone – e infatti è tornato Pinilla – cui ormai sembra appartenere il ruolo di 9 titolare. A centrocampo è invece necessario un acquisto di alto livello, visto anche l’infortunio rimediato da Miguel Veloso contro il Palermo. I nomi circolati sono molti, nessuno pienamente convincente: forse, al netto della partecipazione alla Coppa d’Africa, il profilo migliore per inserirsi in breve tempo nel sistema di Ivan Juric sarebbe quello di Emmanuel Badu, un giocatore forte fisicamente come Cofie ma più capace tecnicamente del ghanese di gestire il possesso.
5 opzioni per sostituire Diego Costa
di Dario Saltari
[Lunedì 16, pomeriggio]
Proprio mentre al Chelsea tutto sembrava essersi messo al posto giusto per la vittoria della Premier League, Diego Costa ha deciso di prendere in considerazione delle offerte dalla Cina. Secondo alcune indiscrezioni, l’attaccante spagnolo durante una discussione avrebbe addirittura sputato verso Antonio Conte che, con l’abituale diplomazia, avrebbe provato a colpirlo con una sedia. Nel caso in cui questa frattura non dovesse ricomporsi, quindi, per l’allenatore leccese si apre la prospettiva di dover sostituire il suo centravanti: di seguito, se ci legge, potrebbe trovare qualche spunto.
Fattibilità: 10%
Fascino: 50%
Belotti ha una clausola per l’estero da 100 milioni quindi non sembra proprio l’opzione più percorribile per gennaio. Nonostante ciò, l’attaccante del Torino potrebbe non far sentire la mancanza di Diego Costa in alcuni frangenti, come per la forza fisica, in fase di pressing o nei movimenti senza palla. Ovviamente, però, non sarebbe un perfetto sostituto, soprattutto a livello di associatività e per una conduzione palla al piede ancora non ai livelli dello spagnolo. Forse un po’ poco per quella cifra.
Fattibilità: 15%
Fascino: 75%
L’epica del ritorno a casa si appiccicherebbe bene a Lukaku, che ha già giocato nel Chelsea dal 2011 al 2014. Un giocatore molto diverso da Diego Costa: più abile nel gioco spalle alla porta e nei duelli aerei, ma decisamente più statico sia con che senza il pallone. Con Lukaku, Conte dovrebbe rivedere gran parte dei suoi meccanismi offensivi e l’Everton di certo non è un club che fa sconti. Una scommessa troppo rischiosa per giustificarne il prezzo.
Fattibilità: 30%
Fascino: 45%
Gameiro sarebbe forse il sostituto tecnico perfetto di Diego Costa: al netto di una forza fisica diversa, il francese rimane comunque il più simile all’attaccante del Chelsea per conduzione palla al piede, movimenti negli spazi e freddezza sotto porta. Anche per Gameiro il club londinese dovrebbe sborsare una cifra considerevole, dato che è arrivato solo l’estate scorsa ed è ormai il titolare fisso dell’Atletico Madrid, ma potrebbe essere l’investimento migliore per non rischiare sbandate a questo punto della stagione.
Fattibilità: 95%
Fascino: 65%
L’opzione più cheap in assoluto è quella legata a Fernando Llorente, che Conte voleva prendere persino prima che scoppiasse il caso Diego Costa. L’attaccante spagnolo era però pensato per essere una riserva e ha caratteristiche quasi opposte rispetto a Costa. Se mettiamo anche che Llorente non è più nel fiore degli anni, investire su di lui potrebbe essere molto più rischioso di quanto non sembri all’apparenza. Nonostante ciò, la capacità rigenerativa di Conte potrebbe riservare delle sorprese inaspettate.
Fattibilità: 100%
Fascino: 10%
Nonostante un investimento da 33 milioni di sterline quest’estate, Batshuayi quest’anno non è stato praticamente mai preso in considerazione (appena 87 minuti in Premier League). È ancora poco chiaro perché Conte veda così poco l’attaccante belga, che non è partito titolare nemmeno nell’ultima partita contro il Leicester con Diego Costa nemmeno convocato. Batshuayi ha una grande conduzione palla e un’ottima tecnica. Quello che frena Conte nell’azzardarlo dal primo minuto, al di là di questioni comportamentali che non possiamo conoscere, è forse la sua debolezza nei duelli aerei, che renderebbe la via delle palle lunghe quasi impraticabile per il Chelsea. Ma visto la gratuità dell’operazione e le potenzialità del giocatore, forse Batshuayi un tentativo lo meriterebbe.
Lista dei desideri: Palermo
di Fabio Barcellona
[Lunedì 16, mattina]
Storicamente in Serie A la salvezza è maggiormente correlata al numero di gol fatti che a quello di gol subiti. In pratica, avere un attacco in grado di fare gol dà più probabilità di salvarsi di una difesa capace di non subirne. Ad esempio, l’anno scorso, il Palermo si è salvato segnando più gol di altre 5 squadre, pur subendo più reti di ogni altra concorrente escluso il Frosinone. Ecco perché, se si dovesse scegliere un rinforzo per i disastrosi rosanero di questa stagione, che mostrano carenze in ogni reparto, sarebbe opportuno orientarsi su un giocatore offensivo. I limiti tecnici dell’organico suggeriscono l’acquisto di un calciatore capace di creare pericoli per la porta avversaria grazie alle proprie doti. Un giocatore offensivo in grado di fungere da scorciatoia verso la porta avversaria in sostituzione delle faticose manovre d’attacco del Palermo. Probabilmente nelle intenzioni della dirigenza del Palermo questo calciatore sarebbe dovuto essere Alino Diamanti, ma la prima metà di stagione sembra avere detto che l’ex giocatore del Bologna è ormai troppo lontano dai tempi migliori.
Tra i giocatori più citati di questo mercato c’è il giovane dell’Ascoli Riccardo Orsolini, classe 1997, a quanto pare cercato da tantissime squadre, incluse big europee come il Chelsea di Antonio Conte. Di certo il Palermo non potrebbe mai acquistarlo, ma se la Juve, che ha appena acquistato il suo cartellino, decidesse di darlo in prestito per farlo giocare in Serie A, Orsolini potrebbe davvero essere il giocatore ideale per il Palermo. Il diciannovenne attaccante è un mancino veloce e al contempo discretamente resistente, dotato di ottimo dribbling e buone doti realizzative. È solitamente impiegato a destra, dove può rientrare sul sinistro, ma anche dribblare verso il fondo del campo e mettere la palla verso l’area con il piede destro. Ha fantasia e spirito di iniziativa, ed è perfettamente impiegabile come punta di destra nel 3-4-3 di Eugenio Corini. Un tridente composto da Orsolini, Nestorovski e, a sinistra, Quaison, potrebbe dare qualche chance in più di salvezza al Palermo del 2017.
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Il 10 nerazzurro sembra destinato a una big della Serie A.
Domande e temi sulla sgangherata sessione di calciomercato appena conclusa.
La squadra di Pioli potrebbe essere quella giusta per crescere ancora.