Febbre da calciomercato estivo
Commento live delle trattative più interessanti della sessione estiva.
Commento live delle trattative più interessanti della sessione estiva.
Coccodrilli – Bruno Fernandes allo Sporting Lisbona
di Emanuele Atturo
[Mercoledì 21, mattina]
#Calciomercato | @Sporting_CP vicinissima la firma di #BrunoFernandes: il portoghese lascerà la @sampdoria https://t.co/CqxIROw7W7 pic.twitter.com/RjHVQOIGuX
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) 20 giugno 2017
Dopo 5 anni in Italia, di cui 4 in Serie A, ci lascia Bruno Fernandes. Ha giocato nel Novara, nell’Udinese e nella Sampdoria. Anche se non c’è ancora l’ufficialità sembra certo il suo passaggio allo Sporting Lisbona, da concretizzarsi entro la fine degli Europei U-21, dove Bruno sta giocando abbastanza bene, titolare con la maglia numero 10 nel centrocampo del Portogallo. La notizia ha colto di sorpresa i più affezionati tifosi del trequartista portoghese, che erano riusciti ad amarlo nonostante l’incollocabilità tattica, i denti sporgenti, la faccia francamente un po’ antipatica.
Bruno Fernandes era atterrato in Serie A appena diciottenne: arrivato al Novara per 40 mila euro e adesso se ne va per (circa, sembra) 9 milioni. Quante prestazioni da 5,5 nel frattempo… quante corse generose e tiri pretenziosi… quanti dribbling stentati e cross sbagliati. Abbastanza dinamico, ma neanche troppo; abbastanza tecnico, ma senza esagerare. Da almeno 4 anni Bruno Fernandes ci poneva di fronte al dubbio amletico: è forte o no? Grande interprete dei tiri mezzi storti ma in qualche modo efficaci, indimenticabile il suo gol al 90esimo contro il Palermo e la rovega a porta vuota contro il Napoli.
Dopo 3 anni all’Udinese, quest’anno nella Sampdoria di Giampaolo aveva finalmente trovato la consacrazione nell’Olimpo dei “buoni giocatori”. Schierato vertice alto del rombo di centrocampo, e tolto puntualmente prima che scoccasse l’ora di gioco, Bruno “Cenerontola” Fernandes ha messo insieme 5 gol e 2 assist, giocando tutti i 90 minuti in solo 2 occasioni (sulle 34 presenze totali). Niente di che, ma comunque numeri apprezzabili per un giocatore senza muscoli. Partito a fari spenti rispetto alle trombe che circondavano Praet, Djuricic e Ricky Alvarez, alla fine Bruno Fernandes si è dimostrato il trequartista più affidabile, quello che si muoveva meglio tra le linee per ricevere e far avanzare il possesso della Samp. Poteva continuare a brillare – almeno ogni tanto – nel nostro campionato e invece ha preferito tornare a casa, a 23 anni, proprio quando stavamo cominciando ad affezionarci a questo suo modo di calciare approssimativo ma comunque tutto suo.
Ne conservano il ricordo moderatamente affezionato quei fantallenatori che con un suo gol estemporaneo ci hanno svoltato almeno una partita.
Bignami: Ricardo Rodriguez
di Federico Aquè
[Mercoledì 21, mattina]
AC Milan have
completed the signing of Ricardo Rodriguez on a four-year contract from Wolfsburg. pic.twitter.com/QE4nrlPo23— adeboye makanjuola (@adeboyemakson) 10 giugno 2017
Ricardo Rodríguez ha giocato l’ultima partita con la maglia del Wolfsburg da difensore centrale in una sconfitta per 6-0 contro il Bayern Monaco. L’epilogo triste di una storia a tratti entusiasmante: a un certo punto della sua carriera Rodríguez era uno dei terzini più cercati d’Europa, ma nell’ultima stagione ha rischiato di retrocedere. Il Wolfsburg è infatti passato in un anno dai quarti di Champions League ai playout per restare in Bundesliga, vinti contro l’Eintracht Braunschweig.
Rodríguez non è stato risparmiato dall’involuzione di squadra, sperimentando ruoli inediti e poco inclini alle sue caratteristiche: non solo il centrale in una difesa a 4, ma anche il centrale di sinistra in una difesa a 3. L’adattamento non è stato semplice, soprattutto perché Rodríguez non è abbastanza pesante o scaltro nell’utilizzo del proprio corpo per reggere l’impatto contro attaccanti forti fisicamente (qui ad esempio Lewandowski lo usa come una porta girevole), un limite che lo rende poco efficace in marcatura e nei duelli aerei. Il Milan gli ha però riservato un posto nel suo ruolo naturale di terzino sinistro, anche se comunque la sua duttilità può tornare utile a Montella in situazioni d’emergenza.
L’inserimento di Rodríguez aggiunge una fonte di gioco rilevante a sinistra: l’esperienza da difensore centrale ha permesso allo svizzero di affinare scelte e qualità dei passaggi in impostazione, un aspetto che Montella potrebbe sfruttare per migliorare la costruzione dal basso del Milan, ma Rodríguez può ovviamente giocare in posizione più avanzata garantendo ampiezza in zone profonde e cross.
Lo ricordiamo come un terzino di spinta dal sinistro educato, ma anche in una posizione più bloccata la sua qualità di calcio può essere utile per dare il via all’azione.
Con il Wolfsburg, il terzino svizzero ha giocato per 5 anni e mezzo collezionando 184 presenze, impreziosite da 22 gol e 27 assist. In totale Rodríguez ha contribuito a 49 gol, uno ogni 319 minuti circa (meno di 4 partite). Numeri importanti per un difensore, ottenuti soprattutto grazie ai calci piazzati. Rodríguez è infatti uno specialista delle palle inattive: al Wolfsburg batteva rigori, punizioni e calci d’angolo. Il suo arrivo promette di migliorare molto il Milan dal punto di vista offensivo, non solo per la spinta che assicura sulla sinistra, ma anche per la qualità dei suoi calci da fermo. Per rendere l’idea, ecco 5 esempi dai suoi anni in Germania.
Rodríguez batte le punizioni a giro così bene da confinare De Bruyne, un altro specialista dei calci piazzati, in barriera per disturbare la visuale di Enyeama e fiondarsi su un’eventuale respinta. Il portiere nigeriano del Lille si tuffa con la consueta elasticità, ma il tiro di Rodríguez è troppo forte e preciso per essere raggiunto: il pallone si infila poco sotto l’incrocio dei pali. Più tardi Rodríguez segnerà anche su rigore e il Wolsfburg vincerà la partita 3-0.
Le punizioni da destra che può calciare forte a rientrare sono quelle in cui Rodríguez dà il meglio di sé. In questo caso Perisic non deve far molto, se non aspettare che la palla colpisca la sua testa allungando la traiettoria fino in porta. Ne viene fuori un gol strano: Perisic non salta nemmeno e non deve dar forza al suo colpo di testa, ma si limita ad assecondare la traiettoria del pallone calciato da Rodríguez colpendolo oltretutto mentre è girato con le spalle alla porta.
La linea di passaggio tra Rodríguez e Klose è libera perché nessun giocatore dello Schalke capisce in anticipo lo schema, ma per calciare il pallone a mezz’aria con la forza e la traiettoria giusta per consentire la girata in porta del compagno è necessaria comunque una certa sensibilità. Essere riuscito a far segnare un gol al volo a un difensore alto, ma tecnicamente modesto come Klose è una delle migliori dimostrazioni delle qualità di calcio di Rodríguez.
Alle palle inattive manca l’estemporaneità che esalta i giocatori più creativi, quelli in grado di interpretare lo schieramento avversario e di trovare il corridoio migliore per arrivare in porta. Non c’è improvvisazione invece in uno schema come questo qui sopra, studiato per sorprendere i giocatori del Manchester United, che probabilmente si aspettano una palla alta, ma la cura con cui Rodríguez calcola il lancio per incrociare la corsa di Naldo è effettivamente da numero 10. La distanza dalla porta non rappresenta un problema per il nuovo terzino del Milan.
A proposito di distanza: quanti altri giocatori possono dire di aver segnato su punizione praticamente da centrocampo? L’errore del portiere è evidente ed è decisiva la finta involontaria di Naldo, che manca il colpo di testa, ma Rodríguez non ha solo calciato con la forza necessaria ad arrivare in porta, ma aveva ancora una volta trovato un compagno a centro area, che coordinandosi in ritardo non è però riuscito a deviare il pallone di testa. Non è un gol casuale: Rodríguez ne ha segnati altri due simili, ancora una volta allo Stoccarda e al Borussia Dortmund nel 2013, il primo con la maglia del Wolfsburg. I portieri della Serie A farebbero bene a studiarlo.
La Redazione de l'Ultimo Uomo è divisa tra Roma e Milano, ed è composta da una dozzina di ragazzi e ragazze che, generalmente parlando, ti vogliono bene.
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