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Emanuele Atturo
I falli più violenti di Roma-Atalanta
08 gen 2024
08 gen 2024
Una partita bella carica.
(di)
Emanuele Atturo
(foto)
IPA Sport / Imago
(foto) IPA Sport / Imago
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«Per me Aureliano non è da condannare, ha arbitrato in una corrida questa sera, era moto difficile per lui e l’esperienza lo ha aiutato. In queste condizioni per gli arbitri è quasi impossibile arbitrare con serenità», ha detto Gian Piero Gasperini alla fine di Roma-Atalanta di ieri sera, forse la partita più dura vista quest’anno in Serie A: 28 falli, 7 cartellini gialli, un gran numero di episodi dubbi e ai limiti del regolamento - che hanno chiuso peraltro una giornata arbitrale molto discussa. José Mourinho è stato espulso («Viene espulso ogni due per tre», ha detto l’allenatore dell'Atalanta) mentre Gasperini è andato ai microfoni per lamentarsi un po’ di tutto, ma dando le attenuanti all’arbitro Aurealiano: troppo difficile ambientare in un contesto simile.

Ma cos’è successo, nello specifico? Abbiamo messo in classifica i falli di Roma-Atalanta ordinandoli per livello di violenza. Non è tanto la quantità di falli a essere stata eccezionale - Udinese-Lazio di poche ore prima ha avuto quasi il doppio dei falli - ma la loro qualità. Il fatto di essere interventi scomposti, strani, talvolta violenti, come se la partita si fosse giocata a un livello di intensità troppo alta per riuscire a restare coordinati. O come se le due squadre si odiassero troppo profondamente per non lasciar sfociare l’agonismo nella violenza più pura.

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Ruggeri sulla coscia di Karsdorp

Livello di violenza: mignolo sullo spigolo del comodino nel bel mezzo della notte.

Questo è un fallo che descrive bene questa partita: gratuito, scomposto, un po’ goffo, un pizzico troppo violento rispetto alla norma. È una situazione concitata e poco convenzionale. Carnesecchi esce sullo spigolo dell’area di rigore respingendo di pugno. Zalewski prova un tiro complicatissimo, che il portiere gli devia con la mano, la palla però finisce in area, dove Karsdorp riesce a inventare una conclusione di suola di controbalzo. Dopo il tiro, respinto sulla riga, Ruggeri sullo slancio gli tira questo calcio laterale colpendolo con i tacchetti sulla coscia. Difficilmente il giocatore della Roma avrebbe ripreso palla, e sembra uno di quei casi in cui i giocatori in campo ci sembrano scollegare il cervello dal corpo, facendo cose ridicole tipo questa. Cose di cui non si riesce proprio a riconoscere il senso.

Qui la violenza è relativa. Come detto da Gasperini (rosicando), Karsdorp fa qualche passo prima di accasciarsi a terra. Sembra più che altro una strusciata.

Miranchuk su Zalewski

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Livello di violenza: schiaffo di mamma (lo senti ma è affettuoso, è per il tuo bene).

Questo è un intervento da pivelli per lo standard di violenza fissato ieri. Miranchuk, uno dei migliori in campo, prova a prendere la palla e tiene pure la gamba bassa. Certo, con la gamba di richiamo rischia di pinzare la caviglia di Zalewski e rompergliela, ma sarebbe stata sfortuna oggettivamente. Un intervento quasi pulito, e infatti l’arbitro non ha fischiato il fallo.

Mancini cammina sul cadavere di CDK

Livello di violenza: pugno troppo forte a "pugno contro pugno" a scuola.

Questo neanche è un fallo, però siccome stiamo parlando di violenza, questa partita ne ha contenuta a pacchi anche in contrasti non fallosi. Qui Mancini prende tunnel da CDK sulla riga di fondo, ma è un gesto velleitario visto che non ha lo spazio per rientrare. Mancini non si limita a ostruirlo un po’, gli fa blocco, e quando quello va a terra lo incalza, gli imbruttisce, lo prende a male parole - forse perché non avrebbe dovuto fargli tunnel, o anche solo per il gusto di imbruttire uno con quella faccia. Mancini ha spesso un atteggiamento da bullo, e caratteristica dei bulli è che amano prendersela con i deboli. CDK a terra come una gru inzuppata in acqua e fango che non riesce a muoversi, e sopra Gianluca Mancini che vorrebbe sopprimerlo.

Scamacca cammina sulla virilità di Mancini

Livello di violenza: incontro di Celebrity Deathmatch.

Quello di Gianluca Scamacca è stato uno dei peggiori ingressi in campo della stagione (nel resto della top-5 ci sono altri ingressi di Gianluca Scamacca), anche se comunque in grado per paradosso di offrire dei lampi di genio, come il tocco di prima per l’inserimento di Ederson. Probabilmente la sua partita verrà ricordata per aver calpestato i genitali di Gianluca Mancini a terra. Un gesto involontario (forse) ma comunque pregno dell’agonismo e del sottile odio che scorreva ieri in campo fra le due squadre. Mancini ha avuto bisogno del ghiaccio per riprendersi. Fra tutti gli scontri della partita, quello che forse ci saremmo gustati anche su un ring o un ottagono.

Scalvini col ginocchio sulla schiena di Pellegrini

Livello di violenza: vecchietta del tuo amico che dice di volerti bene ma che in realtà ti odia.

Dopo un minuto e mezzo dal fischio d'inizio Giorgio Scalvini cerca di mandare Lorenzo Pellegrini in sedia a rotelle. Intendiamoci: non è un fallo universalmente pericoloso. È un ginocchio alto sulla schiena dell’attaccante, arrivando forti da dietro. Può essere un fallo normale e doloroso - come poi si è rivelato - ma può anche diventare letale. Per un fallo simile, anche se più pericoloso, Zuniga mise fine al Mondiale 2014 di Neymar, che poi ha raccontato di essere andato a pochi centimetri dal non poter più camminare. Qui il livello di violenza è molto alto perché non è collegato all’intensità della gara: non è una durezza che arriva a caldo, ma al contrario sembra il prodotto di una strategia, di un’organizzazione. I difensori dell’Atalanta devono difendere spesso in situazioni rischiose, in alcune fasi della partita: uscire forti sull’uomo di riferimento per anticiparlo. E se vengono anticipati, a volte devono commettere fallo. Un fallo così, all’inizio, sembra anche fatto di intimidazione.

Kolasinac prova a sfondare Dybala

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Livello di violenza: "palla, signore, palla".

Tecnicamente Kolasinac prende la palla, appena prima di passare sopra le caviglie di Dybala come un bisonte messo su uno slittino a motore sulla discesa dello Zoncolan. Di entrate dure Kolasinac ne ha fatta qualcuna ieri sera, e in carriera ha un curriculum di violenze niente male, anche in positivo, visto che ai tempi dell’Arsenal riuscì a sventare una tentata rapina al suo compagno Mesut Ozil. È il tipo di intervento per cui in Premier il pubblico si spella le mani, mentre in Serie A fa un po' impressione. Ricordiamo che lo scorso anno Palomino, pur prendendo il pallone, rischiò di mettere fine alla carriera di Dybala - e comunque mettendolo fuori gioco per diverse partite di fine stagione, e facendolo arrivare infortunato alla finale d'Europa League.

Il takedown di Mancini su CDK

Livello di violenza: Conor McGregor tira destri in faccia a Facchinetti.

Quando Mancini si è portato a terra De Ketelaere con questa specie di ghigliottina per un istante abbiamo immaginato che avrebbe continuato a gonfiarlo da terra, come in un incontro di MMA. La partita viene sospesa, boato del pubblico, e De Ketelaere e Mancini iniziano a fare a botte (ma l’incontro somiglia a quella puntata dei Simpson in cui Homer Simpson sfida Drederick Tatum, la caricatura di Mike Tyson). È stato un momento brutale di scontro tra uno dei giocatori più violenti del campionato e uno dei più fragili, qualcosa che rischia di sfociare nel registro comico. L’intervento somiglia in parte a quello di Sergio Ramos su Mohamed Salah nella finale di Champions League, anche se in quel caso il difensore spagnolo gli tenne bloccato il braccio fino in fondo, infortunando poi la spalla dell’egiziano, mentre qui Mancini lo prende per il collo e lo butta a terra. Il fatto che poteva spezzargli il collo rende questo intervento il più violento della serata di ieri.

Questo è un intervento significativo dello stile di gioco che abbiamo visto ieri, con giocatori rudi ma che sono bravi a giocare con le zone grigie del regolamento, a essere incredibilmente violenti e al contempo a non farsi punire. Giocatori che hanno in mente modi per far male, fisicamente o psicologicamente, agli avversari, sfuggendo però alla classica casistica regolamentare. In fondo si è chiusa senza espulsi una partita che avrebbe potuto averne almeno un paio.

A fine primo tempo Gasperini ha sostituito Charles De Ketelaere forse per evitare che venisse eliminato fisicamente dal campo. Certi giocatori non sono fatti per partite del genere.

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