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Il bello dell'Europa League 2020 vol. 5
29 nov 2019
29 nov 2019
I momenti più sgargianti di una competizione in sconto col Black Friday.
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Trebisonda è una città che si affaccia sul Mar Nero, la sua posizione geografica la rendeva un riferimento fondamentale nelle navigazioni. Quando si perdeva il riferimento di Trebisonda, a causa di condizioni meteorologiche proibitive, morire in mare diventava facile.

 

In ogni caso “Perdere la Trebisonda” è diventata un’espressione idiomatica che equivarrebbe a “Perdere la bussola”, cioè perdere l’orientamento e che spesso usiamo per riferirci a una persona che non è più in sé, es.: «Da quando ha conosciuto Martina Luca ha perso la Trebisonda». È ironico che un anno fa un aereo sia uscito di pista proprio a Trebisonda, dando vita a una

, con un velivolo spiaggiato verso il mare come uno strano scivolo gonfiabile.

 

In un affresco del XV secolo viene rappresentata la conquista di Trebisonda da parte dell’Impero Ottomano nel 1461, dopo due secoli di indipendenza. A quanto pare fu decisiva la mancanza di contatti diplomatici dell’imperatore Davide II, uno degli ultimi esponenti della dinastia dei Paleologi. La sua caduta ha determinato la fine dei romei, ovvero dei romani di lingua greca, e quindi di una delle culture più affascinanti e peculiari della storia.

 



 

La storia del calcio a Trebisonda è una storia di conflitti. Una storia che riassume bene la follia con cui il popolo turco vive il gioco del pallone. Vi basti sapere che a Trebisonda nella prima metà del ‘900 esistevano diversi club che giocavano un campionato speciale di Trebisonda, fra cui due che erano i principali club, quelli con più tifosi e più blasone. La rivalità che li divideva superava persino quella delle squadre di Istanbul e creava un clima insostenibile in città. La situazione andava fermata. Nel 1962 il presidente della Federcalcio Turca chiese alle città di fondere i club in un’unica squadra, ma a Trebisonda non ci pensarono proprio, e l’odio fra le due squadre - İdmanocağı e İdmangücü - le tagliò fuori dalla massima serie. Cinque anni dopo l’İdmanocağı organizzò una fusione con altri due club e costrinse l’İdmangücü a fare lo stesso poco dopo. Ma quest’ultima fusione fu osteggiata e arrivò fino in tribunale, senza però impedire la nascita del glorioso Trabzonspor.

 

È quindi per odio, dispetto e rivalità che nasce uno dei club più importanti di Turchia, che oggi nell’albo può vantare 6 campionati turchi, 8 coppe e 8 supercoppe nazionali. Stiamo parlando del quarto club turco per popolarità. Se vi trovate casualmente nella bollente curva del Trabzonspor state attenti al minuto 61. I tifosi di solito tirano fuori il loro personale arsenale di fumogeni, petardi e carta igienica. Qualcosa che si ricollega - e scommetto che non ve l’aspettavate - alla caduta dell’impero di Trebisonda, proprio nel 1461.

 

https://www.youtube.com/watch?v=t11N3PqkJCI

 

Non è stata tra le più esaltanti campagne di Europa League del Trabzonspor, che nonostante il buon curriculum europeo ora langue all’ultimo posto del gruppo B, con appena 1 punto guadagnato contro Basilea, Getafe e Krasnodar.

 

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