Il bello dell’Europa League 2019 vol. 5
I momenti più meritocratici dalla competizione più meritocratica.
Chi sa solo di Europa League non sa niente di Europa League, edizione speciale Dudelange 91
Diciassette sono i minuti in cui il Dudelange 91 si è trovato in vantaggio a San Siro, la Scala del Calcio. Una situazione che il Milan è riuscito a riportare alla normalità, ma che non può non rimanere un piccolo momento prezioso nella storia non proprio blasonata del calcio lussemburghese. Una storia che abbiamo già celebrato più volte nella nostra rubrica, nata proprio per celebrare piccoli regni con grandi capitali e che quindi dovreste conoscere a menadito, se siete dei lettori appassionati. Scopriamolo!
1. In quale di queste squadre ha giocato Dominik Stolz prima di trafiggere Reina con un mezzo collo esterno liftatissimo?
a)Spielverein Seligenporten
b) Arminia Bielefeld
c) Stade Dudelange
2. Cosa viene conservato di tanto prezioso in Lussemburgo?
a) Il Sacro Graal
b) La cassaforte di CR7
c) La Magna Charta Libertatum
3.Lo stadio del Dudelange, lo Stade Jos Nosbaum, ospita occasionalmente le partite di un’altra squadra, quale?
a) Le Dudelange Rugby Club – rugby
b) Dudelange Red Sappers – baseball
c) Èchecs Dudelange – scacchi
4. Il drammatico portiere Bonnefoi ha un passato italiano: in quale squadra ha giocato?
a) Juventus
b) Carpi
c) Lodigiani
5. Per cosa era conosciuto John Grun, uno dei più lussemburghesi più famosi della storia?
a) Era considerato l’uomo più forte del mondo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
b) Ha inventato gli occhiali da vista con sopra le lenti da sole.
c) È stato il primo essere umano ad aprire una birra con i denti.
Risposte:
1. Spielverein Seligenporten. Società calcistica tedesca con sede a Pyrbaum. Fa parte di una polisportiva nata il 23 luglio 1949 e attiva anche nella pallamano, Ju-Jitsu, equitazione, danza e altre attività ricreative.
2. La cassaforte di CR7. Conservata in Rue de Bonnevoie, dove ha sede la Crs Holding Sarl società controllata al 100% da Cristiano Ronaldo.
3. Dudelange Red Sappers. Al centro del suo logo si incrociano una mazza da baseball e un piccone.
4. Juventus. Arrivato come giovane speranza nel 2001, non riuscirà mai a debuttare con la maglia bianconera, tuttavia può fregiarsi di due Scudetti, 2001-2002, 2002-2003, e una Supercoppa Italiana, 2002.
5. John Grun era considerato l’uomo più forte del mondo. Conosciuto come l’Ercole del Lussemburgo, le sue specialità erano lacerare mazzi di carte e ferri da cavallo, rompere un blocco di pietra sul suo petto con un martello e fermare una macchina in movimento.
7 stelle che possono competere con quella dello Slavia Praga
È impossibile guardare una normale giornata di Europa League senza rimanere totalmente stregati dalla gigantesca stella rossa sulle maglie dello Slavia Praga. La stella dello Slavia Praga senza infischiarsene del senso della misura e dell’armonia, si staglia sulla maglia chiassosa e pacchiana. Così tanto da fare il giro e diventare meravigliosa. Guardatela: sopra spunta un’altra stella, quella dei titoli nazionali vinti, e il confronto tra la prima e la seconda stella è ridicolo.
La stella è di per sé un logo bellissimo, e ho scelto altre 10 stelle che potrebbero competere per bellezza e assurdità con la gigantesca stella dello Slavia Praga.
La Stella del Partito comunista francese
Che recentemente ha redisegnato il logo del partito.
La Stella del Red Star di Parigi
La squadra fondata da Jules Rimet a fine ‘800 ed oggi di proprietà di VICE (!).
La Stella Rossa di Belgrado
Ovviamente.
La Stella dei Partigiani
Senza neanche starlo a dire.
La Stella di Naboombo
In Pomi d’Ottone e Manici di Scopa Re Leonida porta al collo il talismano che la Signora in Giallo bramava da morire. È un talismano a stella molto bello.
La Stella del logo dei Clash
Bellissima specie su un parka verde militare.
La Stella di Betlemme
Un classico, specie sotto natale.
La storia luminosa e istruttiva di Ari
Il calciatore più buono del mondo gioca in Europa League con la maglia del Krasnodar. Si chiama Ariclenes da Silva Ferreira, ma tutti lo chiamano Ari. Ieri con un pallonetto ha segnato il gol vittoria per la sua squadra, blindando la qualificazione. Ma questo è niente in confronto alle sue qualità umane. Guardate ad esempio quanto sta bene in posa insieme ad un cuore gigante, una sua foto altrettanto grande e una bambina.
A undici anni Ari faceva il venditore ambulante di frutta in Brasile, sognando di giocare a pallone. Come nelle migliori storie carioca è stato scoperto mentre giocava sulla spiaggia. Pochi mesi fa, a 33 anni, è stato convocato dalla nazionale Russa esordendo contro la Germania dopo non essere riuscito ad avere il passaporto in tempo per partecipare al Mondiale. Ari è il primo calciatore di colore a giocare per la Russia, un paese in cui l’integrazione non è semplice e passa anche da gente come lui.
Sposato con una russa, Ari è stato varie volte in Piazza Rossa, in prima fila durante la parata per il “Victory Day”. Due anni fa, insieme a Farfan, ha salvato una donna incinta da un’auto che stava andando a fuoco: «ricordo un incidente pazzesco, tante fiamme, io che mi precipito fuori dall’auto per soccorrere i feriti. Un’esperienza davvero incredibile».
Nel tempo libero colleziona capelli con il suo logo A9, ha ricevuto offerte da Cina e Arabia Saudita, ma lui spera di restare perché «questa è la mia seconda casa».
La storia triste e non istruttiva di David Faupala
Ieri David Faupala ha segnato un incredibile rete in rovesciata contro la Lazio ed è stato il momento più alto di una carriera amara nonostante gli appena 21 anni. Dopo aver cominciato nelle giovanili del Lens Faupala è stato reclutato dallo scouting di una delle migliori squadre d’Europa: il Manchester City. Dopo due anni nell’academy ha finalmente esordito in prima squadra in FA Cup, nel Chelsea – Manchester City più squilibrato di sempre.
In un City zeppo di riserve, Faupala alla prima palla toccata dribbla Cahill e Ivanovic e arriva al tiro. Poi segna il suo primo gol tra i professionisti mettendo in rete un rinvio sbagliato di Azpilicueta. Due anni prima Faupala aveva guadagnato le prime pagine per i motivi sbagliati. Mentre militava nel Lens, aveva scritto su twitter che il pareggio del Lille gli era costato 800 euro.
Oggi Faupala è letteralmente ai margini del calcio, confinato a giocare a Cipro, un posto con così poca fantasia da aver messo la forma della propria isola sulla bandiera. Non gioca molto neanche nell’Apollon Limassol: quella di ieri era appena la sua seconda partita stagionale.