Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
(di)
Francia-Svizzera e l'Europeo in cui può succedere tutto
29 giu 2021
29 giu 2021
Il talento incredibile a disposizione non è bastato alla Francia.
(di)
(foto)
Dark mode
(ON)

Paul Labile Pogba si allunga per recuperare una palla sputata dalla difesa della Svizzera. Sarebbe lunga per chiunque, ma lui ci arriva stendendo il piede destro e accarezzandola col collo come fosse un tentacolo. Lo sforzo forse è stato eccessivo persino per lui, soprannominato il polpo, visto che pare sbilanciarsi, raggomitolarsi in sé stesso, ma Pogba non perde mai l’equilibrio, al massimo ne sta inventando uno nuovo. Una

quindi diventa una rincorsa e Pogba calcia con l’interno del piede. Il tiro a giro rappresenta una delle esecuzioni meno agonistiche del calcio, spesso è tutto un fattore di tempismo e improvvisazione; quando Pogba tira a giro, però, la palla assume un effetto alieno, pare posseduta, e quella finisce forte e veloce sotto l’incrocio dei pali. È uno di quei gesti tecnici così poco convenzionali che evocarlo a parole è complicato, facciamoci aiutare dalla tifosa che in tribuna ha visto la sua bocca spalancarsi per un riflesso incondizionato.

 






 



 



 



 



 



 




 



 



 



Succedono cose davvero strane.


 



 



 



 



 



 



 



[gallery columns="6" ids="70950,70947,70948"]



 


In questo caso Rodriguez fa un colpo di tacco di prima di qualità per liberare Zuber.


 



 



 



 



 



 



 



 






 



 



 



 



 



 



 



 



 



 



 



 



 



 



 



 



 






 



 



 



 

La Francia è sembrata una squadra animata, più di ogni cosa, dalla paura del fallimento. Seguendo questo istinto negativo, ha preso la forma di una squadra distruttiva. Una squadra con quel talento si è preoccupata soprattutto di annullare i pregi avversari. Ha provato a trascinare tutti in partite di calcio grigie, in un territorio dove la maggior forza fisica e la maggiore qualità tecnica dei propri giocatori sarebbe potuta bastare. Sapeva di essere la più forte e temeva solo l'imprevisto. Ha provato, quindi, in tutti i modi possibili, a rendere il calcio prevedibile, uno sport in cui vince semplicemente il più forte.

 

Questo, però, sembra un Europeo dominato dall'imprevisto.

 

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura