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FantaEuro 2020
25 giu 2021
25 giu 2021
Abbiamo pronosticato lo sviluppo del torneo dagli ottavi in poi.
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Insomma chi lo vince questo Europeo? Noi in redazione non siamo riusciti a metterci d'accordo, anzi abbiamo fatto tutti previsioni diverse. Qui sotto trovate i nostri bracket con una piccola spiegazione dei ragionamenti più o meno razionali che abbiamo fatto (e qui potete farlo anche voi). Un modo come un altro per fare un punto sul torneo durante questa lunga, interminabile, francamente intollerabile, pausa.

Emanuele Atturo

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Ottavi

Belgio-Portogallo mi sembra l’ottavo di finale più aperto ed equivoco dell’Europeo. Il Belgio ha un migliore stato di forma e un paio di individualità - De Bruyne e Lukaku - molto sopra la media. Il Portogallo però è più completo e ha le caratteristiche giuste per vincere questo singolo scontro, soprattutto con Bernardo Silva e Renato Sanches, che potrebbero mettere in difficoltà uno schieramento sempre un po’ sbilanciato nei mezzi spazi. Unica altra cosa da segnalare la vittoria dell’Inghilterra, totalmente immeritata, contro una Germania arrembante ma che pagherà un paio di clamorosi errori difensivi. Goleada della Spagna sulla Croazia e della Francia sulla Svizzera. L’Italia passa con una partita sonnolenta ma in controllo. Il Galles ha idee troppo ambiziose per il suo talento; la Repubblica Ceca è troppo lenta per gli attaccanti olandesi, l’Ucraina troppo naif contro l’italianità della Svezia.

Quarti

Una doppietta di Morata trascina la Spagna in semifinale contro una Francia sciupona. L’Italia ha la meglio sul Portogallo con una grande partita che metterà a tacere i critici che dicevano che sapeva vincere solo contro le piccole squadre. L’Inghilterra soffre con la Svezia ma passa grazie al primo gol di Harry Kane nella competizione, su calcio di rigore. La Danimarca finora è una delle squadre che ha giocato meglio nell’Europeo, il suo gioco ha qualcosa di simile a quello dell’Olanda, ma è più brillante.

Semifinali

Il possesso palla dell’Italia viene hackerato dal possesso palla della Spagna, zero a zero di paura risolto ai rigori in favore della squadra di Luis Enrique che si presenta in conferenza stampa con la maglia di Balotelli dell’Europeo del 2012. L’Inghilterra vince la sua sesta partita fortunata dell’Europeo e approda in finale.

Finale

Quattro a zero secco delle "Furie Rosse".


Federico Aquè

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Ottavi

Forse sono ingenuo, troppo ottimista, e sopravvaluto la forza dell’Italia, ma credo seriamente che siamo stati la miglior squadra del torneo finora. Fatta questa premessa, vincere gli Europei non è poi così improbabile, anche se ci sono nazionali più attrezzate. Comunque, contro l’Austria siamo nettamente favoriti e dovrebbe succedere qualcosa di incredibile per cambiare le sorti della partita. Anche Francia e Olanda vincono comodamente, mentre l’Ucraina sorprende la Svezia riscattando la brutta prestazione contro l’Austria. Il Portogallo batte il Belgio, magari ai supplementari o ai rigori, e la Spagna viene beffata dalla Croazia dopo una partita in cui domina ma non riesce a segnare. Si arriva ai rigori e gli spagnoli sono spacciati (hanno sbagliato gli ultimi cinque di fila, con quattro giocatori diversi). La Danimarca, se si conferma ai livelli mostrati nelle ultime due partite, è molto più forte del Galles, mentre la Germania manda a casa la deludente Inghilterra.

Quarti

Allora, contro il Portogallo le cose iniziano a farsi difficili. I portoghesi possono eliminarci vincendo un paio di duelli e hanno diversi giocatori che possono crearci dei problemi, soprattutto ora che Fernando Santos sembra aver rinunciato al brutto centrocampo con William Carvalho e Danilo Pereira per far giocare Renato Sanches. Però è una squadra che non pressa e che oltretutto lascia un po’ di spazio alle spalle della difesa: il contesto ideale per giocare la partita che vuole l’Italia. A livello di intensità e organizzazione non c’è storia, quindi passiamo. La Francia fa il minimo indispensabile ma batte senza grande fatica la Croazia, la Germania fa lo stesso contro l’Ucraina, la Danimarca invece, con il suo pressing soffocante e i ritmi insostenibili, elimina l’Olanda.

Semifinali

Una Germania senza cuore, ma troppo forte per la Danimarca, interrompe a un passo dalla finale i sogni dei danesi, mentre dall’altra parte del tabellone si gioca la vera finale. La squadra più forte, la principale favorita, e cioè la Francia, contro la miglior squadra del torneo, l’Italia. È uno scontro classico: talento contro organizzazione, individualità contro collettivo. La Francia non entusiasma e si limita a fare ancora una volta il minimo necessario per gestire la partita e vincere, però è l’Italia a imporre il contesto, a tenere alti i ritmi, e a spuntarla dopo una sfida tiratissima.

Finale

Italia contro Germania, sappiamo già come va a finire.


Dario Saltari

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Ottavi

Su Italia-Austria e Francia-Svizzera mi pare che siamo tutti d’accordo, mentre gli altri due ottavi dalla parte sinistra del tabellone sono meno leggibili di quanto non sembri. La Spagna controlla il gioco e produce molto ma in una competizione breve, soprattutto nella fase a eliminazione diretta, il bug di non essere lucida in finalizzazione è troppo grosso per non pesare. Passa chi ha più giocatori senza cuore che segnano alla prima mezza occasione e la Croazia ne ha a bizzeffe. Belgio-Portogallo invece è la sfida del talento offensivo contro le difese appesantite dall’età o dalla stanchezza: quella di Fernando Santos, in particolare, non mi sembra avere la tempra per reggere l’urto di Lukaku e De Bruyne. Dall’altra parte del tabellone, invece, mi sembra che abbiano poche speranze il Galles, la Repubblica Ceca e l’Ucraina, che però potrebbe dare più fastidio del previsto al granitico sistema di gioco della Svezia. Inghilterra e Germania sono due squadre in crisi in maniera diversa: una è troppo acerba, l’altra troppo matura. Alla fine vincerà l’aforisma di Gary Lineker.

Quarti

Abbiamo battuto il Belgio con Giaccherini, Eder e Sturaro, quando i loro giocatori migliori avevano cinque anni in meno: perché dovremmo perdere oggi con una squadra più forte e che sembra fatta apposta per mandare in crisi i suoi legnosissimi difensori centrali? La riedizione della finale del Mondiale del 2018 tra Francia e Croazia andrà esattamente come in Russia: molti gol, qualche errore, una papera di Lloris, ma alla fine vincerà Deschamps. Le vere sorprese sono dall’altra parte del tabellone. A Baku va in scena il primo red wedding della competizione nel Derby del Mare del Nord tra Olanda e Danimarca: Depay sbaglia un rigore alla de Boer a dieci minuti dalla fine e all’ultimo secondo Damsgaard mette la sua firma sul miracolo danese. A Roma il quarto di finale tra Germania e Svezia è ancora più drammatico: 120 minuti di noia, un paio miracoli di Olsen, alla fine i tedeschi perdono ai rigori.

Semifinali

Italia-Francia, sì. Materazzi, Zidane, Grosso, campionidelmondo-campionidelmondo-campionidelmondo, popopopopò? No. Italia-Francia degli errori di Del Piero, di Wiltord, di Trezeguet, delle lacrime. Purtroppo noi giochiamo bene, ma arrivati in semifinale serve anche qualcos’altro, e quel qualcos’altro è Mbappé che prende Bonucci e fa la riedizione della foto con Piqué che prova a tenerlo per la maglia. Dall’altra parte c’è il Derby del Ponte di Oresund, cioè Svezia-Danimarca. Partita bloccatissima, per entrambe le squadre arrivare in finale è un’occasione troppo imperdibile per poter rischiare qualcosa. Inevitabilmente si arriva ai rigori, quello della vittoria lo segna Kjaer. I giorni prima della finale sono solo fiumi di inchiostro e retorica sulla favola danese.

Finale

Fino ad adesso avevo fatto solo previsioni, non dico possibili, ma quanto meno plausibili. Per la finale, invece, vado con l’atto di fede: la Francia perde la sua seconda finale di fila dopo essersi fatta rimontare il vantaggio iniziale di Benzema da una doppietta di testa di Christensen. La Danimarca torna ad alzare la Coppa Delaunay quasi a trent’anni esatti dalla prima e unica volta. Troppo bello per essere vero?


Marco D’Ottavi

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Ottavi

Gli ottavi di finale non hanno mai offerto particolari sorprese e questa volta mi sembrano particolarmente allineati per creare quasi ovunque lo scontro tra una squadra più forte e una più debole. Nel 2016 il momento più incredibile era stata la vittoria dell’Islanda sull’Inghilterra e, insomma, perché questa volta dovrebbe passare con la Germania? C’è tutto per creare lo psicodramma: si gioca a Wembley, contro lo storico arcinemico, in una parte del tabellone dove se vinci questa vedi abbastanza chiaramente la finale. Manca solo Boris Johnson che va in parlamento e dice che combatteranno sulle spiagge, sui luoghi di sbarco, nei campi e nelle strade, sulle colline. Per il resto nel maxi scontro Serie A tra Cristiano Ronaldo e Lukaku, l’ottavo più improbabile da pronosticare, vedo un Belgio più in grado di approfittare delle sbavature messe in mostra fin qui dal sistema difensivo portoghese.

Quarti

Ahimè ai quarti si ferma l’Italia di Mancini. Spero di sbagliare, ma riesco a scorgere l’immagine di Insigne, Immobile e Berardi che sbattono sulla difesa del Belgio e poi De Bruyne e Lukaku che ci fanno a fette in campo aperto lasciandoci pieni di rimpianti. A consolazione di tutti, io non ci prendo quasi mai coi pronostici. Francia contro Spagna sancirà il ritorno del tiki-taka sopra al talento individuale dei singoli, la partita verrà decisa da Gerard Moreno, grande vittoria del proletariato. Svezia contro Germania sarà una di quelle partite che non vorrebbero vedere neanche i giocatori, ma a un certo punto il sobrio catenaccio degli svedesi non potrà sostenere la forza d’urto dei tedeschi, che tolto il loro ipotetico centravanti Werner hanno tutti giocatori in grado di fare gol anche da giocate sporche, di pura cattiveria. Danimarca e Olanda daranno vita alla miglior partita del Mondiale, la gioventù al potere, la fresca esuberanza dei danesi contro la maestria tattica degli olandesi, una partita da vedere e rivedere, apertissima nel risultato e che potrebbe essere vinta dalla Danimarca ai rigori, in un momento di emotività sopra le stelle.

Semifinali

Arrivati alle semifinali i pronostici perdono il loro attaccamento alla realtà per diventare questione di aruspici che leggono il futuro nel volo degli uccelli. Perché Spagna e Germania, due squadre apparse come piene di problemi, dovrebbero arrivare fin qui? E perché dovrebbero battere Belgio e Danimarca? Qualcuno vi direbbe perché il calcio è semplice e Spagna e Germania vincono i tornei mentre Belgio e Danimarca no. Entriamo nel dettaglio: gli spagnoli, che intanto hanno trovato la loro quadra, tengono il controllo del gioco mentre il Belgio via via si deprime sempre di più a causa delle difficoltà incontrate nel contendere il possesso; la partita scivola via come un esercizio di stile finché la Spagna non avvolge gli avversari nella sua trappola e trova due gol puliti e la strada verso la finale. Germania e Danimarca è invece semplicemente una questione di rapporti di forza: a questo punto del torneo la squadra con più individualità, più alternative e con più consapevolezza è quella che vince, anche senza dominare o meritare particolarmente.

Finale

Spagna-Germania in finale come nel 2008, quando il regno di terrore spagnolo ha avuto inizio grazie a un guizzo di Fernando Torres. Nel 2021 però la Spagna non ha il Niño a guidare una batteria di centrocampisti fenomenali e allora il pronostico si inclina verso i tedeschi. Non sarebbe la prima volta che una squadra con l’acqua alla gola nei gironi riesce poi a svoltare il torneo grazie a piccole intuizioni (Löw rimane un allenatore di livello, anche se sembra un po’ confuso) o a singoli che svoltano i 15 giorni della vita.


Daniele Manusia

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Ottavi

Questo Europeo mi pare pazzerello, per cui pur riuscendo ad individuare nella maggior parte degli accoppiamenti degli ottavi quale delle due sia “la squadra più forte”, ho deciso di inserire un 2/6 di risultati sorprendenti, facendo passare il turno a Croazia e Galles. Fanno eccezione le due partite più equilibrate, Belgio-Portogallo e Inghilterra-Germania, dove sono andato semplicemente a intuito: il Portogallo forse accuserà un po’ di fatica e il Belgio mi pare avere quei due o tre in grado di fare la differenza in un momento di splendida forma; l’Inghilterra mi pare più solida della Germania e così, a naso, la vedo controllare la partita e in qualche modo vincerla, magari ai rigori perché no? Le mie due scelte pazzerelle sono la vittoria della Croazia (sulla Spagna) e del Galles (sulla Danimarca). Mi rendo conto di averla sparata grossa, ma sono due squadre che hanno espresso davvero poco del proprio potenziale e che affrontano due avversarie secondo me non imbattibili. Certo, la Spagna ha fatto 5 gol alla Slovacchia, ma se dovesse incepparsi là davanti e non riuscire a trasformare in gol i pericoli creati, e soprattutto il controllo territoriale e tattico che immagino sia indiscutibile, potrebbe soffrire le ripartenze della Croazia. Grande partita di Brekalo e doppietta di Perisic. La Danimarca invece… che vi devo dire, sarebbe un sogno vederla arrivare lontano (bravo Dario Saltari che l’ha addirittura fatta vincere) ma forse hanno avuto un Europeo sufficientemente intenso già così e possono accontentarsi, hanno bisogno di andare in vacanza. Gol di Moore. Per le altre partite mi sono limitato a usare il buon senso, che nel calcio non serve a niente, si sa.

Quarti

Ok, qui ho preso due posizioni forti. L’Italia per me se la gioca con il Belgio (francamente temo di più il Portogallo) e dato che li abbiamo battuti nel 2016, con una squadra inferiore a quella di oggi, giocando contro una squadra superiore a quella che ha il Belgio oggi, non vedo perché non essere fiducioso. Gol di Belotti nel secondo supplementare dopo che i tempi regolamentari sono finiti 2-2 (doppietta di Lukaku, 2-1 di Bonucci su corner e 2-2 di Barella). La Francia passeggia su una Croazia senza più niente da dire, la Svezia batte gli inglesi come gli inglesi - fino a poco tempo fa - volevano battere chiunque altro: baricentro basso e transizioni lunghe. Kulusevski al Real Madrid dopo aver realizzato tre assist, tutti per Isak.

Semifinali

Mi pare significativo che tutta la redazione dell’Ultimo Uomo immagini, sogni, fantastichi, un’Italia semifinalista, ma che solo uno di noi la veda andare in finale (e vincere, oltretutto, alla faccia della scaramanzia). La semifinale con la Francia è il limite che razionalmente poniamo all’Italia di Mancini, con tutto l’entusiasmo che ha generato in noi. Neanche io me la sento di spingermi più in là di così, però aggiungo una cosa: perdere con la Francia, in semifinale, dopo aver battuto il Belgio, andrebbe bene. Voglio dire, il lavoro di Mancini sarebbe comunque indiscutibile e avrebbe persino passato il test di una grande squadra, fermandosi poi contro la nazionale più forte al mondo. Giocare un calcio divertente e propositivo, in Italia, si può, senza ottenere risultati umilianti, senza perdere come degli ingenui idealisti in un mondo cinico e duro, cosa a cui sottintendono tutti i critici del “bel gioco”.

Finale

Poi la Francia vince in finale, con un’Olanda sorprendente, che ha avuto sì un cammino più facile delle altre ma che va in vantaggio con Depay e regge fino quasi al novantesimo, quando Mbappé "spezza le caviglie" a de Ligt in uno contro uno al limite dell’area e Stekelenburg non trattiene un tiro un po’ centrale. Nei tempi supplementari la Francia dilaga e segnano tutti i giocatori più attesi: Griezmann, Benzema, Pogba e pure Coman entrato da poco. A fine partita Deschamps annuncia che l’anno successivo allenerà il Paris Saint-Germain e Kylian Mbappé entrerà in politica, facendo vincere a sorpresa ai Verdi, per la prima volta nella storia francese, le elezioni presidenziali del 2022 e conducendo il Paese al traguardo delle zero emissioni in appena un anno (reinserendo però la pena di morte).


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