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Daniele Manusia
Erling Haaland e Daemon Targaryen sono la stessa persona?
09 set 2022
09 set 2022
L'attaccante del City e il personaggio di House of the Dragon hanno molte cose in comune.
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Daniele Manusia
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Questo pezzo è un gigantesco spoiler della terza puntata della prima stagione di House of The Dragon. C’è scritto anche come va a finire. Per cui, ecco, fate voi. Erling Haaland ha segnato 12 gol nelle sue prime 8 partite con il Manchester City. Sono 10 gol in sei di Premier League, con due triplette consecutive, e due gol all’esordio in Champions contro il Siviglia, a cui aveva già segnato due doppiette, quattro gol tra andata e ritorno, a febbraio dello scorso anno. In questa stagione sta avendo una media di 1.86 gol a partita, ridicola anche per i suoi standard: 86 gol in 89 partite con la maglia del Borussia Dortmund, 29 in 27 con quella del Salisburgo, 20 in 21 con la Norvegia. A ventidue anni, compiuti da poco, ha già segnato 25 gol in Champions League, in 20 partite. Per questo è sempre più difficile parlare di Haaland senza usare un linguaggio iperbolico o ricorrere a paragoni esagerati. Gary Neville, ad esempio, lo ha paragonato a Jaws, un cattivo dell’universo 007, apparso in due film degli anni ‘70. Un tizio enorme e deforme, vagamente comico, muto, un po’ sulla scia del Lurch della Famiglia Addams, però cattivo e con dei denti di ferro, che usava per rompere le sbarre delle prigioni così come per uccidere i suoi nemici. https://www.youtube.com/watch?v=xPobx4mlEPA Un paragone che, insomma, sembra un po’ offensivo, anche se Jaws era molto amato dai fan di 007 (così amato, in particolare dai bambini, che dopo il primo film, La Spia che mi amava, lo fanno diventare buono in Moonraker - Operazione Spazio) non rende la complessità di Haaland in campo o come “personaggio” e sembra alludere a un vantaggio puramente fisico, a un trucco, come appunto sono i denti di ferro. A me è venuto in mente un paragone forse più efficace, che poi non è neanche un paragone quanto un sospetto, un dubbio. E cioè, guardando House of The Dragon, lo spin-off di Game of Thrones, mi sono chiesto se per caso, dato che il tempo per fare entrambe le cose ce lo avrebbe anche, Erling Haaland e Daemon Targaryen non siano la stessa persona. Questo, se non ce lo avete presente, è Erling Haaland.

Questo invece è Daemon Targaryen, fratello minore del re Viserys I, miglior cavaliere e combattente del regno, gran rompicoglioni, dispettoso, orgoglioso, puerile, con un drago rosso di nome Caraxes e una spada di acciaio valyriano chiamata Dark Sister.

Anche se quando è stato annunciato il cast i fan dei libri di George Martin hanno protestato, con tanto di hastag #notmyDaemon, a quanto pare gli spettatori della serie sono andati piuttosto in fissa con il carisma da pariolino violento di Daemon Targaryen, così simile al carisma di Erling Haaland. La prima prova a sostegno della mia tesi - oltre al fatto che hanno la stessa faccia - è che entrambi sono degli assassini sorridenti. Entrambi provano piacere nell’esercizio del proprio potere, Haaland segnando doppiette e triplette da dieci centimetri, Daemon girando per King’s Landing in cerca di criminali a cui amputare mani o peggio. Entrambi sembrano volontariamente spaventosi. Solo che Haaland lo fa in modo più subdolo, come quando festeggiava i gol mettendosi a meditare, o quando si faceva le foto con i completini buffi. Almeno Daemon Targaryen si veste come una persona di cui avere paura, specie quando indossa l’armatura con le ali del drago fissate sulle tempie.Adesso, immaginate quanto sarebbe spaventoso Erling Haaland se, per dire, nel riscaldamento, si presentasse in campo con questo addosso:

Nella prima puntata di House of The Dragon, però, Daemon Targaryen perde un duello a cavallo. E anche se poi si rifà nella lotta in piedi lo vediamo molto in difficoltà, contro un tizio armato di una volgare palla chiodata, alla fine si salva solo tirandogli un pezzo di scudo in faccia mentre era a terra. Una situazione imbarazzante che, infatti, gli verrà rinfacciata una puntata dopo. Erling Haaland non lo abbiamo mai visto in difficoltà con nessun difensore. Contro il Crystal Palace ha segnato il suo terzo gol in venti minuti correndo tra due difensori, servito da Gundogan con un passaggio lento che permette al difensore che arriva da dietro di recuperarlo. Il difensore in questo caso era Joel Ward, con quasi trecento partite nel Crystal Palace sulle sue spalle larghe, un metro e novanta di puro, tipico, autentico difensore inglese. Ward rimbalza letteralmente contro Haaland, che senza nessuno sforzo lo tiene dietro la schiena mentre si porta la palla in area e segna. https://youtu.be/OfhJ6zyj5CM?t=504 Non è escluso quindi che Daemon Targaryen sia una versione più friendly, più umana di Erling Haaland. Che gli venga più facile brutalizzare le difese piuttosto che bruciare nemici in fuga cavalcando il suo drago rosso. Daemon Targaryen è il secondogenito, il principe che non sarà mai re, e il suo risentimento è il motore che avvia l’intera trama di House of The Dragon. Per giunta, il re preferisce nominare la propria figlia come erede al trono, piuttosto che lasciare il regno nelle mani del fratello. Erling Haaland non ha di questi problemi, il mondo è la sua ostrica, come si dice, ha potuto scegliere le squadre che voleva per non sentire troppa pressione addosso (Salisburgo, Dortmund) e adesso che si sente pronto è andato in quella che, a seconda dei momenti, probabilmente è la squadra migliore del mondo. Al tempo stesso anche Haaland sembra voler dimostrare qualcosa a qualcuno. Anche se il 99,9999999% degli spettatori e dei commentatori non fa che elogiarlo, lui preferisce pensare ai pochi scettici, tipo Antonio Cassano, che è riuscito a dire che «Haaland non ha niente di speciale», una cosa che se la sentivo mangiando mi sarei strozzato (ha anche aggiunto «È solo un Lukaku più forte», cosa niente affatto speciale per lui, e che gli preferisce Julien Alvarez, che con tutto il rispetto per Julien Alvarez, è come dire che preferisci il disegno di una famiglia felice fatto da un/a bambino/a di cinque anni, che magari un giorno diventerà un artista/un'artista di fama mondiale, per carità

a una di quelle stanze piene di sangue di Anish Kapoor:

Ad ogni modo, è grazie ai Cassano di tutto il mondo che Erling Haaland forse trova quel pizzico di motivazione in più per lasciare orrore e devastazione nelle aree di rigore in cui passa e poi, dopo, su Instagram, commentare scrivendo: «E non credevano in noi….». Ma chi Erling, chi? A parte Cassano, che si perdona a prescindere quando dice queste cose, e un’altra decina di persone sparse in giro per il mondo che anche di fronte a un drago in carne ossa commenterebbe dicendo niente di speciale?Andiamo avanti. Ci sono però delle differenze caratteriali tra Erling Haaland e Daemon Targaryen. Il principe dei Sette Regni ha abitudini volgari, passa il tempo libero - quello in cui non mutila persone a caso, forse persone che dubitano di lui - nel bordello della città, dove festeggia persino la morte del figlio del fratello Viserys, che sarebbe diventato legittimo erede al trono al suo posto (questa prima parte di House of The Dragon, tra l’altro, è sospettosamente simile alla trama del Re Leone, con lo Zio Scar che non presenzia ai festeggiamenti per la nascita del piccolo Simba e il fratello Mufasa si arrabbia).Haaland invece va a ballare in discoteca con la tuta del Borussia Dortmund. https://www.youtube.com/watch?v=WCjXH6kteSQ In generale, quando non gioca a calcio Erling Haaland sembra una persona tutto sommato a posto, alla mano. Il che lo rende ancora più strano, certo, come se i video in cui palleggia in spiaggia con dei ragazzini random, con delle treccine da bambina e la stessa aria serissima con cui corre scoordinato in campo, fossero una copertura per evitare che qualcuno capisca che in realtà è un guerriero assetato di sangue che sta per mandare nel caos la tranquilla quiete dei Sette Regni, e quella del fratello maggiore a cui sembrano essere successe già troppe cose brutte, che vorrebbe solo godersi la sua vita da re e vedere felice sua figlia. https://www.youtube.com/watch?v=mE7z9kRjYYY Come se quando Haaland strozza per scherzo i suoi compagni di squadra in realtà si stia trattenendo dallo strozzarli sul serio. https://www.youtube.com/watch?v=Ry8xVxgB3yw Nella terza puntata della prima stagione, House of The Dragon compie un salto in avanti di tre anni e ci mostra come la guerra cominciata da un annoiato Daemon Targaryen contro Craghas Drahar, anche noto come the Crubfeeder, in italiano tradotto con Nutrigranchi (brrrr), perché dà in pasto i marinai che deruba ai granchi, sulla spiaggia vicina alle grotte in cui vive. Dopo tre anni la guerra è in una fase di stallo, proprio come le guerre vere, il Crubfeeder massacra i suoi nemici, affonda le loro navi, e quando vede i draghi si ritira nelle grotte. Mica è scemo. Daemon Targaryen invece è esausto e la famiglia Velaryon con cui è andato in guerra inizia a essere spazientita e a un certo punto pensano anche che una buona soluzione sia mandarlo solo contro tutti in spiaggia per far venire fuori il Crubfeeder e poi, solo a quel punto, quando magari però Daemon Targaryen è già morto, far arrivare i draghi e bruciare tutto.Insomma, Daemon Targaryen è in una brutta situazione. Mettiamo, una situazione simile a quella in cui potrebbe trovarsi Erling Haaland se il Manchester City avesse qualche difficoltà in Champions League, nei quarti, in semifinale o, perché no, in finale. Un momento in cui, se le cose andassero male per Guardiola e il resto della sua famiglia, Haaland finirebbe per diventare la vittima sacrificale di media e tifosi.E in questo momento che in soccorso di Daemon arriva il fratello, il re Viserys I, che gli manda una lettera francamente bella. Una lettera senza nessun rancore, in cui parla alla prima persona plurale come se il suo affetto per il fratello coatto fosse immutato. Daemon Targaryen però è troppo orgoglioso per accettare il suo aiuto.

Perché il Manchester City non si scalda con la corazza? Guardate quanto sta bene a Erling Haaland.

Quindi, Daemon Targaryen rosica. Prima se la prende con il messaggero, poi, senza che nessuno gli dica niente, va da solo sulla spiaggia del Crubfeeder per immolarsi. Finge di voler consegnare la sua mitica spada ma poi - in una di quelle scene in cui devi accettare il fatto che i personaggi minori, anche molto affascinanti come il Crubfeeder, sono semplicemente scemi e non ammazzano i loro nemici appena possono - tira fuori un pugnale, si fa circondare dai nemici e infine viene salvato dai draghi. A quel punto va a prendere il Crubfeeder in una grotta e lo ammazza. Questa forse è la più grande differenza tra Erling Haaland e Daemon Targaryen. Erling Haaland non ha nessun problema a farsi aiutare, non ha manie di protagonismo e non ci tiene a fare l’eroe. Per lui non c’è nessun problema ad aspettare sul secondo palo che Kevin De Bruyne - il re del Manchester City, se vogliamo estendere l’analogia - gli metta la palla sul piede scavalcando il portiere avversario, come ha fatto contro l’Aston Villa, una partita in cui Haaland ha avuto qualche difficoltà. https://youtu.be/Jrif5xyjigA?t=15 Il che non significa che Erling Haaland non sia consapevole delle proprie responsabilità, di quello che ci si aspetta da lui, proprio come Daemon Targaryen è consapevole di quello che Corlys Velaryon vorrebbe che facesse.Quando ha scelto il City, Haaland sapeva benissimo che non era solo per segnare questo tipo di gol che era stato acquistato. Klopp ha commentato la sua scelta dicendo che «improvvisamente scoprirà di poter segnare molti gol sul secondo palo. Gli piacerà da matti». Ma anche Klopp sa che Haaland è il giocatore che deve far compiere a Guardiola quel passettino che dovrebbe coprire la distanza che lo separa dalla Champions League - che poi non è neanche tanto piccolo, il passettino, se lo misuriamo con i passi di Haaland quando agitando le braccia, con la schiena curva come un mostro di Scooby DooIl Manchester City ha vinto due campionati consecutivi, Erling Haaland potrà anche segnare 68 gol in 38 partite di Premier (che poi sarebbero i gol che segnerebbe se continuasse con questa media) ma verrà inevitabilmente giudicato dalle prestazioni in Champions League, da febbraio in avanti, diciamo. Ed è qui che Erling Haaland e Daemon Targaryen diventano davvero la stessa persona. Non sappiamo cosa è successo tra Daemon Targaryen e il Crubfeeder, vediamo solo il principe uscire dalla grotta tenendo metà Crubfeeder per i capelli. Ma che dentro quella grotta ci sia stata una battaglia selvaggia e durissima lo capiamo dalla faccia di Daemon Targaryan.La faccia che, se tutto va bene, se anche lui sarà strumentale nella sua guerra, sarà la faccia di Erling Haaland quando trascinerà la Champions League tenendola per una delle sue grandi orecchie.

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