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Dario Vismara
Kevin Durant è tornato
31 dic 2020
31 dic 2020
La stella dei Brooklyn Nets ha ricominciato la stagione come se non si fosse mai infortunato.
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Dario Vismara
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Qui tre canestri nella gara di pre-season contro Boston in cui lascia sul posto Jaylen Brown, Jayson Tatum e Marcus Smart ricevendo e attaccando senza la minima esitazione, spingendo con forza sulle gambe per arrivare fino in fondo.


 



 



 



 



 

 

Dopo un primo tempo da 9 punti con 2/6 al tiro, Durant ne ha segnati 16 nel solo terzo periodo ed è sembrato mandare un messaggio a tutti gli allenatori della NBA: non pensate neanche per un secondo di potermi marcare con un lungo di ruolo, altrimenti questa è la fine che gli faccio fare.


 





 

 

Nella prima gara di pre-season si è ritrovato davanti un avversario come Rui Hachimura che, per quanto limitato, è uno che ti butta addosso i suoi chili quando ti attacca in isolamento: in questa azione semplicemente lo cancella. A Boston invece ha messo in mostra quanto le sue misure siano ingestibili per gli avversari: prima stoppando la tripla in angolo di Semi Ojeleje e poi segnando in transizione dal palleggio. Quanti giocatori al mondo possono produrre una sequenza del genere oltre a lui? Nessuno?


 



 

 

Due giocate per spiegare cosa sa fare Durant in aiuto: in pre-season contro Boston stoppa Grant Williams come fareste voi contro il vostro cuginetto di 10 anni, dopodiché nel giorno di Natale riesce a marcare contemporaneamente due giocatori sul lato debole semplicemente allargando le braccia e leggendo le intenzioni di Tatum.


 



https://www.youtube.com/watch?v=vB6HRS_2c20

No, non aveva senso. Ma Durant lo ha fatto lo stesso, ed è stato forse il segnale più forte che ha mandato sul livello di fiducia che ha nel suo corpo.


 





 



 



 

 

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