
Caro diario, permettimi di partire da un ricordo.
Era l’estate del 2006, il giorno dopo la finale della Coppa del Mondo, e stavamo guidando una macchina con targa italiana sulla circonvallazione che separa il centro di Parigi dalle sue periferie. A un certo punto un camion ci suona e ci dice qualcosa che non capiamo, ma in modo aggressivo (comunque solo leggermente più aggressivo rispetto dei camerieri che mi chiedevano se volevo altro, dopo il caffè che ci avevo messo un’ora a bere provando a studiare). Ricordo che successe solo questo, oltre a una macchina che la sera stessa della finale si accostò al marciapiede su cui camminavo con degli amici per chiederci se fossimo italiani: “espanol”, ho avuto la prontezza di rispondere, e se ne sono andati.
___STEADY_PAYWALL___