L'Ultimo Uomo

  • Calcio
  • NBA
  • Sport
  • Dizionario Tattico
  • Expected Goals
  • Calcio
  • NBA
  • Sport
  • Dizionario Tattico
  • Expected Goals
  • Chi siamo
  • Le Firme
  • Archivio
  • Newsletter
  • Sponsor
  • Long-Form
© Alkemy. Made with love
Informativa Cookies
Foto di Garrett Ellwood/Getty Images
NBA Dario Ronzulli 29 aprile 2019 6'

Denver ha superato il suo primo esame

I Nuggets sono riusciti a vincere la prima serie di playoff in 10 anni grazie alle grandi prestazioni di Nikola Jokic e Jamal Murray.

Condividi:

Come molti avevano pronosticato, la serie tra Nuggets e Spurs si è confermata come la più equilibrata di un primo turno altrimenti poco bilanciato – e difatti è stata l’unica che si è decisa in gara-7. Alla vigilia uno dei fattori che tanti analisti, noi compresi, hanno preso in considerazione era il differenziale di esperienza in post-season tra i due team: sotto questo aspetto secondo molti le vecchie volpi di San Antonio avevano un vantaggio da sfruttare contro i giovanotti rampanti di Denver. E invece proprio un errore da principianti dei nero-argento ha chiuso la serie.

The Spurs really didn’t foul pic.twitter.com/COJkI8RMHK

— Bleacher Report NBA (@BR_NBA) April 28, 2019

 

Aldridge che non fa fallo sfiora l’assurdità di J.R. Smith in gara-1 delle Finals 2018, pur con molto meno in palio. «Ovviamente nessuno mi ha sentito sul parquet, per quello non hanno commesso fallo» ha detto Popovich, e Aldridge ha confermato. Almeno Mills ha abbozzato un tentativo di difesa.

 

Ovviamente non si può ridurre una gara-7, né tantomeno la serie, a questa singola azione. Ma è esemplificativa di come San Antonio non abbia saputo sfruttare fino in fondo i pochi fattori di vantaggio che aveva nei confronti degli avversari. Che al contrario sono cresciuti partita dopo partita, aggiustando le cose che non andavano o – per dirla meglio – riprendendo confidenza con il proprio basket che tante cose belle aveva prodotto in regular season.

 

WhatsApp-Image-2019-04-29-at-12.08.22

La shotchart di Jamal Murray, che dopo una Gara-1 disastrosa, ha raddrizzato la sua serie fino al floater vincente.

 

Un esempio su tutti è Jamal Murray. In difficoltà nel duello con Derrick White in gara-1, ha tirato fuori un quarto periodo fantascientifico in gara-2 (21 punti con 8/9 al tiro) per poi ritornare in ambasce nella terza partita. Da lì in poi è stato un crescendo, o meglio un ritorno, alla stagione regolare: la quinta è stata la partita in cui si è fatto sentire di più chiudendo con un ottimo 69.2 di defensive rating e +33 di plus/minus. Alla fine dei conti ha prodotto numeri simili a quelli fatti in regular season, e non era scontato che ci riuscisse.

 

 

Questo è un canestro importante soprattutto dal punto di vista mentale. Murray ha sofferto la marcatura di White, ha dovuto aumentare la sua aggressività in campo per potersi prendere i suoi tiri dal palleggio. Qui siamo ad un punto nella serie in cui l’avversario ormai non è più un ostacolo: Murray riceve da Harris in angolo, finta il tiro, parte con la sinistra e nonostante White sia bravo a rimanere con lui e l’equilibrio sia diventato instabile, il canadese tiene botta sicuro di sé. Il circus shot che ne viene fuori è la conseguenza di quanto Jamal sia in armonia con la partita.

 

 

Una freccia nel cielo disegnata dalla Blue Arrow.

 

Prima del non-fallo di Aldridge non bisogna dimenticare che c’era stato il canestro del definitivo +4, forse il più importante nella storia recente dei Nuggets. Il pick and roll con Jokic non aveva portato esiti anche per l’ottima rotazione di Forbes, allora la palla è tornata nuovamente a Murray che ha sfruttato un altro blocco del serbo, Aldridge è rimasto a metà del guado e Murray si è ritrovato due opzioni davanti a sé: o servire Jokic che stava tagliando forte verso il canestro, oppure andare al tiro. Ha scelto la seconda, alzando la parabola per evitare il ritorno del numero 12 neroargento. Tecnica, lettura, mentalità, sicurezza nei propri mezzi: il Murray delle prime tre partite – fatta eccezione per quello del quarto periodo di gara-2 dove ha fatto bambini con baffi e basettoni lunghi – questo canestro non l’avrebbe mai messo.

 

Dove è cambiata la serie

Altro fattore chiave è stato l’inserimento in quintetto base di Torrey Craig al posto di Will Barton. Il prodotto di South Carolina Upstate, finito in Australia perché in NBA non se l’era filato nessuno, è stata la carta che ha permesso a coach Mike Malone di alzare il tasso fisico della difesa. Entrato in quintetto in gara-4, Craig ha avuto un impatto sulle due vittorie successive che va ben oltre i numeri, per la sua capacità di essere reattivo sui cambi accoppiandosi con guardie e ali senza problemi. Ma soprattutto la sua marcatura personalizzata su DeMar DeRozan ha tolto alla guardia degli Spurs tanti canestri comodi che nelle prime tre gare la difesa Nuggets aveva generosamente concesso. È lui che lo ferma al ferro sul possesso che avrebbe riportato in gara gli Spurs con trenta secondi sul cronometro, segnando la vittoria di Denver più di quanto non farà il lapsus mentale di Aldridge poco dopo.

 

Ma come sempre questa Denver non può prescindere da Nikola Jokic. All’esordio nei playoff, il lungo serbo ha chiuso con 23.1 punti, 12.1 rimbalzi e 9.1 assist di media, più due triple doppie e una prestazione da 43 punti in gara-6. Un dominio ogni tanto limitato dalla difesa Spurs – meglio Jakob Poeltl di Aldridge su di lui – ma sostanzialmente inarrestabile, azione dopo azione dopo azione.

Godiamoci un concentrato di Jokicitudine. Tre momenti su tutti: a 0:22 il segnale che avrebbe messo qualunque cosa; a 1:26 esempio della connection con Murray alla quale la difesa Spurs si è dovuta fatalmente arrendersi; a 1:47 l’occasione per ribadire che non è il centro dei vostri padri.

 

Costretto a giocare l’intero quarto periodo, “The Joker” ha risposto con le solite letture raffinate in attacco, servendo i suoi esterni con precisi passaggi dietro la difesa o passaggi consegnati sempre in movimento. Ma soprattutto è stato presente ed efficace anche in difesa, contestando bene al ferro e gestendo i rimbalzi anche grazie all’indispensabile aiuto di un chirurgico Paul Millsap.

 

La serie con Portland porterà Denver ad affrontare situazioni diverse, soprattutto in difesa con i Blazers che quasi certamente avranno tra le opzioni primarie quella di forzare il cambio difensivo portando il corpaccione di Jokic contro la rapidità d’esecuzione di Damian Lillard e C.J. McCollum. Ciò che la serie contro gli Spurs deve aver insegnato ai Nuggets è che l’energia sul parquet non può calare, altrimenti i ragazzi di Malone si ritroverebbero a giocare a ritmi troppo bassi perfino per il loro sistema di passaggi e movimenti.

 

Cosa non ha funzionato per gli Spurs

I nodi di San Antonio, a lungo tenuti nascosti dalla brillantezza del loro coaching staff, alla fine sono venuti al pettine. Un attacco che ha le sue punte in DeRozan e Aldridge è un attacco portato ad intasarsi, a non trovare spazi tanto facilmente, e soprattutto a essere prevedibile. I due All-Star degli Spurs sono giocatori che amano calpestare le stesse zone, pur con un set di movimenti molto diverso, e questo inevitabilmente porta a un vicolo cieco. In regular season in qualche modo gli Spurs hanno trovato un modo per farli fruttare sfruttando l’esecuzione e la continuità di gioco, ma nei playoff era necessario tirare fuori tutta una nidiata di conigli dal cilindro per essere produttivi contro una difesa andata via via abituandosi alle iniziative dei neroargento. Derrick White ci ha provato e in parte ci è pure riuscito, ma poi la mossa di coach Malone di mettergli Harris e non Murray sulle sue tracce lo ha disinnescato. La panchina degli Spurs ha dato un contributo significativo specialmente in gara-6, ma poi è venuta meno nel momento del Win or Go Home. In larghi tratti della serie, poi, coach Popovich ha ballato tra un quintetto che gli dava tantissimo in attacco e quasi niente in difesa, e un altro quintetto che aveva l’effetto opposto.

 

Soprattutto, c’era bisogno che DeRozan non si presentasse in versione gemello scarso come successo negli anni a Toronto. E invece il numero 10 è stato a tratti irritante, intestardendosi in scelte che solo nella sua fantasia potevano portare a cose buone. Ha tentato una sola tripla in sette partite (e già questo potrebbe bastare a spiegare molte cose), ma c’è un altro dato eloquente: ai sesti playoff in carriera DeRozan ha chiuso ancora una volta con un Net Rating negativo. A 30 anni bisogna prendere atto di trovarci di fronte a un giocatore di altissimo livello che è tale fino a quando non si comincia a fare sul serio. Nonostante ciò i texani ripartiranno da lui, da Aldridge, da White, dal recupero di Dejounte Murray e magari da altri giocatori da pescare nel sottobosco e sviluppare, perché al momento non c’è un piano B che prometta soluzioni migliori. Aver centrato i playoff per il 22° anno consecutivo rimane un successo enorme, ma viene difficile immaginare che questo gruppo possa andare oltre il primo turno dei playoff anche negli anni a venire.

 

Data per morta troppo presto, Denver invece ha dimostrato di essere maturata in fretta e sulle spalle dei suoi giovani talenti ha finalmente sfatato il tabù playoff. La squadra del Colorado infatti non vinceva una serie dal lontano 2009, quando Carmelo Anthony e J.R. Smith la condussero fino in finale di Conference contro i Lakers di Kobe Bryant. Ora ai 1.600 metri d’altezza del Pepsi Center il panorama è un po’ diverso, ma si può tornare a respirare a pieni polmoni.

 

 

 

 

Tags : demar derozandenver nuggetsnikola jokicplayoff nbasan antonio spurs

Dario Ronzulli è nato a Foggia nel 1982 e da bambino sognava di fare il giornalista sportivo. Ora che è cresciuto lo fa davvero: anni di preziosissima gavetta in radio locali, poi cinque anni a Radio Sportiva e due a Radio Montecarlo Sport. Ora collabora con la redazione basket di Tuttosport e bazzica l'etere bolognese.

Condividi:
Carica i commenti ...

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi "Stili di gioco" direttamente nel tuo inbox.

Potrebbero interessarti

NBA Dario Vismara 12'

Kyrie Irving è più complicato di così

Cercare di dare un senso alla sua assenza di due settimane dai campi di gioco.

NBA Fabrizio Gilardi 11'

Il protocollo anti-COVID della NBA sta funzionando?

Nella NBA sono già state rimandate 14 partite per motivi legati al coronavirus.

NBA Lorenzo Bottini 10'

Perché i 76ers non hanno preso James Harden?

Nonostante le mille voci, alla fine Philadelphia non ha concluso lo scambio che avrebbe cambiato la sua stagione.

NBA Dario Vismara 8'

Tutte le ramificazioni dello scambio di James Harden

Alla fine il Barba è andato ai Brooklyn Nets.

NBA Giorgia Bernardini 12'

Becky Hammon è pronta per la NBA

Aver allenato la partita contro i Lakers è stato solo il primo passo.

Dello stesso autore

NBA Dario Ronzulli 6'

Il ritorno di Marco Belinelli

Dopo 13 anni di NBA Belinelli ha deciso di tornare a Bologna.

NBA Dario Ronzulli 6'

Il ritorno in Italia di Gigi Datome

Dopo sette anni, il capitano della nazionale è tornato nel campionato italiano firmando con l’Olimpia Milano.

NBA Dario Ronzulli 12'

VHS: gara-6 delle Finali del 1980

Il giorno in cui Magic Johnson ha cambiato il gioco del basket.

NBA Dario Ronzulli 8'

Fino a dove possono arrivare i Denver Nuggets?

La squadra di coach Malone ha scoperto un’anima difensiva che non le apparteneva, ma può considerarsi una contender?

NBA Dario Ronzulli 5'

La stagione di Golden State è già finita?

L’infortunio di Steph Curry potrebbe essere il punto di non ritorno dei vice-campioni in carica.

I più letti del mese

Calcio Emanuele Atturo 16'

Il teatro dell’assurdo di Roma-Spezia

Una partita in cui sono successe molte cose, quasi tutte strane.

Calcio Daniele Manusia 8'

Cosa ci dice il caso Cavani

A chi conviene davvero creare confusione e polemica.

Calcio Redazione 14'

50 giovani da seguire nel 2021 – Prima parte

Camavinga, Pedri, Veron e altri giovani da tenere d’occhio nel nuovo anno.

Preferiti Daniele Manusia 12'

Innamorati di Pierre Kalulu

Questa volta è stato il difensore del Milan a rubarci il cuore.

Serie A Dario Saltari 9'

Nessuno difende la palla come Villar

Il centrocampista della Roma ha la miglior percentuale di dribbling riusciti nei principali campionati europei.

altro da denver nuggets
NBA Dario Costa 12'

Jokic e Murray hanno ribaltato l’asse play-pivot

Dopo aver trascinato Denver alle prime finali di conference dal 2009, i due non si vogliono fermare.

NBA Lorenzo Bottini 10'

C’è pur sempre scritto Clippers sulla maglia

Sopra 3-1 nella serie contro Denver, Kawhi Leonard e soci sono crollati in maniera inequivocabile mancando le finali di conference per il 50° anno consecutivo.

NBA Niccolò Scarpelli 11'

La ballata di Donovan Mitchell e Jamal Murray

Le stelle di Jazz e Nuggets ci hanno regalato una serie da tramandare ai posteri.

altro da san antonio spurs
NBA Giorgia Bernardini 12'

Becky Hammon è pronta per la NBA

Aver allenato la partita contro i Lakers è stato solo il primo passo.

NBA Dario Vismara 17'

VHS: gara-5 delle Finali NBA 2005

San Antonio contro Detroit è la serie di finale perduta nella storia della NBA.

NBA Francesco Tonti 14'

I San Antonio Spurs devono guardare al futuro

L’analisi del periodo più difficile dei San Antonio Spurs dalla fine degli anni ‘80.

altro da nikola jokic
NBA Dario Ronzulli 8'

Fino a dove possono arrivare i Denver Nuggets?

La squadra di coach Malone ha scoperto un’anima difensiva che non le apparteneva, ma può considerarsi una contender?

basket Ennio Terrasi Borghesan 13'

Guida ai Mondiali di basket 2019

Rivoluzioni, rinunce, qualificazioni e spettacolo: tutto quello che c’è da sapere per arrivare pronti alla caccia al trono degli Stati Uniti.

NBA Niccolò Scarpelli 6'

Portland-Denver, la partita più pazza dei playoff

I quattro supplementari di gara-3 tra Blazers e Nuggets sono già nella storia della post-season NBA.

altro da demar derozan
NBA Niccolò Scarpelli 12'

Gli Spurs ce l’hanno fatta anche questa volta

Anche in una stagione a tratti difficilissima, la squadra di coach Popovich si è assicurata la 22^ partecipazione consecutiva ai playoff.

NBA Nicolò Ciuppani e Michele Pettene 14'

KaWhy?

Tutte le domande sullo scambio che ha portato Kawhi Leonard ai Toronto Raptors.

NBA Dario Ronzulli 7'

La nuova strada di DeMar DeRozan

Da sempre allergico ai tiri da tre, la guardia dei Toronto Raptors sta scoprendo una nuova vena perimetrale: reggerà anche ai playoff?

altro da playoff nba
NBA Niccolò Scarpelli 9'

La difesa dei Toronto Raptors non ha punti deboli

E potrebbe portarli lontano.

NBA Dario Vismara 9'

Come la NBA ha deciso di tornare a giocare

La lega ha annunciato il suo piano per portare a termine la stagione 2019-20.

NBA David Breschi 19'

X&Os: i temi tattici delle NBA Finals

Situazioni, schemi e scelte tattiche che hanno deciso il titolo tra Toronto e Golden State.