Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
(di)
Marco D'Ottavi
I falli più duri di Cristian Romero
15 mar 2023
15 mar 2023
Un difensore senza compromessi.
(di)
Marco D'Ottavi
(foto)
Dark mode
(ON)

Quando Cristian Romero arriva all’Atalanta nell’estate del 2020 l’Eco di Bergamo titola "Atalanta, ecco Romero. Famoso per i falli, ma c’è tanto altro". Che ci sia anche tanto altro è diventato ancora più evidente oggi, dopo che Romero si è meritato la chiamata in Premier League dal Tottenham e ha vinto la Coppa del Mondo con l’Argentina. Romero è un difensore moderno, abile nell’anticipo, atleticamente debordante, ma - ecco - a noi interessa quello per cui dicono sia famoso: i falli. Esiste tutta una letteratura di difensori violenti e si può dire che è qualcosa insito nel ruolo, che non dobbiamo per forza demonizzare. Fare fallo, anche in maniera dura, è a suo modo un'arte e i migliori al mondo l’hanno fatta loro con astuzia e intelligenza, una necessità non solo per fermare gli attaccanti, ma anche per entrargli sotto pelle, fargli capire che 90 minuti possono essere lunghissimi. Certo, c’è a chi è scappata la mano: Passarella, Montero, Materazzi, ma potrei citarne tanti altri, una categoria di difensori a cui capitava di andare sopra le righe, entrare nel regno della violenza pura e semplice. Rispetto a questa categoria di difensori Romero è meno propenso al fallo brutale, la gomitata o il cazzotto o l’entrata fatta solo per far male. Romero, semplicemente, entra o duro o molto duro, come se non avesse sfumature nel suo normale modo di difendere, nessuna empatia o capacità di capire che lasciare la propria squadra in dieci è l’ultima cosa da fare. Se esistesse come categoria, sarebbe il re dei cartellini arancioni, quella fantomatica sanzione di cui parlano spesso i telecronisti quando un fallo è troppo per essere punito solo col giallo, ma non abbastanza da meritare il rosso. In questi casi gli arbitri spesso scelgono il giallo e non è un caso che in carriera Romero abbia preso un solo rosso diretto (per aver cinturato Mauro Icardi solo davanti alla porta) ma 72 cartellini gialli tra club e Nazionali in poco più di 200 presenze (che gli sono costati fin qui 6 espulsioni per doppia ammonizione). Se sembrano numeri non particolarmente significativi, dovreste sapere che Maldini in carriera ha preso 101 gialli in oltre mille partite (0 espulsioni per doppia ammonizione e 3 rossi diretti), mentre Montero 77 in più di 500 (ma 15 espulsioni dirette). Questa sua tendenza sembra essere notevolmente cresciuta dopo la Coppa del Mondo, come se avesse ancora troppa adrenalina addosso. Nelle ultime 12 partite Romero ha preso 9 gialli, che hanno portato a due espulsioni per doppia ammonizione. L’ultima, forse la ricorderete, è arrivata contro il Milan, dopo due falli su Leao e Theo Hernandez fatti con una violenza assolutamente non necessaria. Eppure non sono neanche i due peggiori falli dell’argentino nel doppio confronto con i rossoneri, visto che all’andata ne aveva fatto uno anche più duro su Tonali. Partendo proprio da questo, abbiamo scelto alcuni dei falli più duri fatti da Romero in carriera, così, senza un motivo preciso, perché comunque fin dall’alba dei tempi la violenza pura che non ha a che fare col genio ci esalta.

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura