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Jacopo Temperini
Cosa c'è dietro i fan token
27 dic 2021
27 dic 2021
Venduti come strumenti per coinvolgere i tifosi, sono un affare per squadre e sponsor.
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Jacopo Temperini
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Negli ultimissimi anni diverse squadre di calcio hanno trovato nel mondo delle criptovalute un nuovo canale di finanziamento: il fan token. La questione si fa complicata già dalla sua definizione: un fan token è uno strumento finanziario emesso da una società terza e distribuito sul mercato non regolamentato che prevede delle “prestazioni” da parte della società sportiva verso i sottoscrittori e dei finanziamenti verso la società sportiva da parte di quella emettitrice. In altre parole, la società Y emette fan token legati alla squadra di calcio X; chi acquista fan token compra da Y che a sua volta finanzia X.


 

Come funzionano i fan token?


L’emissione e lo scambio di questi fan token è reso possibile dall’utilizzo della tecnologia Blockchain. In breve, la Blockchain è una sorta di registro digitale condiviso, disponibile alla lettura da parte di chiunque e solitamente decentralizzato, cioè non controllabile o modificabile da un unico soggetto, ma da una rete di nodi, i quali hanno tutti una copia originale del registro in continuo aggiornamento. Il nome “Blockchain” deriva dal fatto che le nuove transazioni, in ordine temporale, vengono scritte in un blocco di informazioni con spazio limitato. Quando questo blocco viene riempito, diventa disponibile per ciascun nodo della rete e il compito di ciascun nodo è di controllarne la validità impedendo che si verifichino transazioni errate o impossibili. Solo quando la maggioranza della rete ha confermato che il blocco inserito risulta essere corretto, questo si andrà ad aggiungere alla “catena di blocchi” fino a quel momento esistente. Il meccanismo mediante il quale viene effettuato il controllo di veridicità delle transazioni dipende da ciascuna Blockchain e si può quindi immaginare come una serie di regole che, senza ricorrere ad un’autorità centrale certificatrice, è in grado di effettuare i controlli sulle transazioni trascritte nel blocco da aggiungere. Questo insieme di regole in gergo tecnico si chiama “algoritmo di consenso”.


 

Quindi, tornando ai fan token, la Blockchain ha il compito di registrare ogni scambio di token, sia quando questo avviene tra la società emettitrice e i clienti, sia semplicemente tra due diversi soggetti privati. La Blockchain utilizzata cambia a seconda del progetto. I fan token delle squadre emessi mediante la piattaforma Binance fanno riferimento alla “Binance Smart Chain”, mentre i fan token emessi attraverso Socios.com sono gestiti attraverso due diverse Blockchain, la Blockchain di Ethereum per quanto riguarda lo scambio di token e la Blockchain di Socios per ciò che riguarda i servizi erogati dalla società nei confronti dei possessori di token. Di cosa parliamo nello specifico? I possessori di fan token di una certa squadra potrebbero ad esempio esser chiamati a decidere quale debba essere il colore della terza maglia o la grafica del pullman della squadra, o ancora ottenere video esclusivi o promozioni specifiche riservate a loro esclusivamente.


 

I primi fan token legati al mondo del calcio vengono emessi nel 2019 e sono connessi alla Juventus. È l’innesco per tutto quello che vedremo dopo. Con la pandemia, il distanziamento e le chiusure si ha infatti un’impennata nell’uso di strumenti digitali. È così anche per il calcio, che vede stadi chiusi e sospensione dei campionati per lunghi periodi. Cresce l’esigenza di coinvolgere i tifosi anche a distanza e di conseguenza aumenta il numero di squadre che utilizzano fan token: ad oggi Paris Saint-Germain, Barcellona, Atletico Madrid, Manchester City, Arsenal, Juventus, Inter, Milan, Roma, Napoli, Bologna, Novara, nazionale italiana, nazionale portoghese, nazionale argentina ed altre squadre della Premier League, della Liga spagnola, del campionato turco, argentino e brasiliano con Socios.com; Lazio, Santos, Porto con Binance. A queste si aggiunge un lungo elenco di partner di Socios.com in altri sport o attività che comprende basket, football americano, tennis, cricket, hockey su ghiaccio, motori ed esport.


 


Foto di Mattia Ozbot/Inter via Getty Images


 

Il business di Socios fa capo alla società maltese Mediarex Enterprise Limited, controllata dalla holding Zokay Investments (che ha sede nelle Isole Vergini Britanniche). Binance, invece, è un colosso delle criptovalute la cui holding ha sede nelle Isole Cayman e che recentemente ha avuto problemi con gli enti di supervisione e le autorità di vigilanza di Italia (Consob), Germania, Regno Unito, USA, Giappone e Thailandia. Anche se la maggior parte delle squadre calcistiche a cui queste società sono legate sono europee, i fan token in realtà sono molto popolari nel sud-est asiatico, in Brasile e in Turchia, fattore che li rende molto appetibili per i club europei alla ricerca di una dimensione globale per allargare il bacino di utenti oltre la cerchia dei tifosi locali.


 

Ok, ma cos’è un fan token?


Definire cos’è un fan token non è semplice. Il detentore di un fan token possiede un “titolo finanziario” il cui valore dipende dalla quotazione di mercato; inoltre, ha la possibilità di ricevere video esclusivi, gadget, sconti e anche di votare per prendere decisioni riguardanti la squadra calcistica legata alla società emittente come la grafica sul pullman ufficiale della squadra o l’inserimento di una “leggenda” nella “Hall of Fame”.


 

Da un punto di vista finanziario però le cose si complicano. Il fan token infatti non è facilmente definibile. Non si tratta certo di un’obbligazione poiché non prevede interessi, né il rimborso del capitale. Alcuni commentatori l’hanno considerato simile a un’azione in quanto, una volta acquistato il titolo, si può riottenere il capitale solamente rivendendolo, con un certo grado di rischio; tuttavia, il fan token non dà diritto a dividendi e a potere decisionale aziendale, ma a contenuti digitali e a potere decisionale in temi legati a marketing, tifo e grafiche. Per altri, alcuni aspetti sono simili a quelli dei derivati. In effetti, le fluttuazioni dei valori di mercato dei fan token dipendono dall’andamento dei campionati calcistici, dalle fluttuazioni del mercato delle criptovalute in generale, dalle fluttuazioni di valore delle società calcistiche e ancora dall’andamento economico delle società terze che emettono i fan token.


 

Alla luce di queste variabili, è pacifico affermare che i fan token abbiano un profilo di rischio piuttosto considerevole: condividono infatti i rischi propri delle azioni e il loro valore di mercato dipende da molteplici circostanze, tra cui l’andamento del campionato di calcio in cui gioca la squadra a cui sono legati - cosa che influisce sul valore del titolo in maniera aleatoria in termini finanziari.


 

Si può considerare poi da un punto di vista economico cosa rimanga in mano agli investitori, fatta salva la detenzione del titolo per meri fini speculativi su rialzo o ribasso. Economicamente parlando, infatti, i vantaggi a cui il fan token dà diritto non sono comparabili ai dividendi e il potere decisionale in tema di marketing non è confrontabile con quello in ambito societario caratteristico della maggior parte delle azioni.


 


Striscione di protesta dei tifosi del Crystal Palace contro Socios lo scorso 12 dicembre (Foto di Jacques Feeney/Offside/Offside via Getty Images).


 

L’affare è però molto vantaggioso per le società calcistiche e per le società che li emettono, che possono ricevere finanziamenti senza dover corrispondere nulla in interessi, quote di profitto o ampliamento della base proprietaria e senza nemmeno cedere potere decisionale su temi e strategie aziendali fondamentali per i club. Bisogna aggiungere, inoltre, che il mercato dei fan token non è regolamentato ed è al di fuori dei cosiddetti protocolli di sicurezza europei contro il riciclaggio. Inoltre, gli investitori non sono intermediari finanziari specializzati ma singoli utenti tendenzialmente privi di competenze finanziarie o giuridiche.


 

Dati i vantaggi per le società a cui sono connessi i fan token, è facile immaginare una rapida espansione del loro utilizzo nei prossimi tempi. Potenzialmente qualsiasi fenomeno di massa potrebbe essere “tokenizzato” in futuro, dai cantanti alle serie TV, dall’azienda preferita di merendine ai film, dagli influencer fino ai partiti politici. In questo senso, è possibile che il calcio non sia altro che il trampolino di lancio di un fenomeno molto più esteso. E per questa ragione vale la pena studiarlo e capirlo ora, non solo per comprende di cosa si occupa quella società che non avevate mai sentito e che adesso compare sulle maglie della vostra squadra.


 

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