Benvenuti a “Cosa cambia al Fantacalcio”, una newsletter che ogni settimana vi accompagnerà nella stagione fantacalcistica. Io sono Nicola Santolini e da tempo cerco di far combaciare due universi all’apparenza distanti, quello delle statistiche avanzate - col loro rigore, col loro tentativo di capire tutto - e quello del Fantacalcio - con la sua aleatorietà, la sua frustrazione.
Cosa aspettarsi da questa newsletter? Ogni settimana approfondiremo un tema caldo riguardante il Fantacalcio, e lo faremo attraverso l’uso delle statistiche avanzate. L’approfondimento vi tornerà utile per giustificare i flussi karmici del Fanta, ma anche per orientarvi magari nelle prossime scelte. Cercheremo di navigare i perigli della sottovalutazione e sopravvalutazione dei giocatori al Fantacalcio. Ogni settimana approfondiremo i giocatori più in forma e quelli meno in forma, e poi risponderemo alle domande degli abbonati.
Le prime puntate della newsletter saranno aperte a tutti, online qui sul magazine, ma tra qualche settimana sarà riservata agli abbonati de l’Ultimo Uomo. Se non sei ancora abbonato a l'Ultimo Uomo puoi rimediare qui.
La pausa per le nazionali è arrivata per permettere a tutti di completare la propria asta, per chi l’aveva fatta ha funzionato invece da mannaia per l’hype. Ora fremete per schierare la formazione, testare Krstovic davanti. Siete vagamente spaventati o vagamente ottimisti a seconda delle vostre sensazioni dopo l’asta. È un momento importante e questa puntata sarà un po’ più lunga delle prossime.
Innanzitutto perché ci prendiamo un po’ di spazio per introdurre l’uso di alcune statistiche che useremo in questa newsletter. Cominciamo a familiarizzare, per esempio col concetto di xB ("x-bonus").
Le statistiche avanzate sono utili al Fantacalcio?
La risposta breve è sì, quella lunga è che bisogna sapere come utilizzarle e non aspettarsi di aver scovato il silver bullet che vinca il Fantacalcio da solo, l’arma definitiva.
Il Fantacalcio è un gioco aleatorio, è chiaro, ma qualsiasi cosa permetta di ridurne l’entropia - anche solo in minima parte - va sfruttata. Diciamo che le statistiche avanzate sono quindi uno degli strumenti all’interno della cassetta degli attrezzi di ogni Fantallenatore, assieme ad altri come la conoscenza delle squadre, la preparazione della strategia e la padronanza degli aspetti più psicologici dell’asta, che richiedono spesso di prendere decisioni in breve tempo ed essere flessibili quando qualcosa non va come pianificato.
Nella pratica ciò che le statistiche avanzate possono fare per il Fantacalcio è molto simile a quello che fanno nel calcio reale: oggettivizzare le prestazioni e supportare decisioni più ponderate.
Per semplificare, aiutare a valutare i giocatori in modo più preciso e completo rispetto a quanto si possa fare, ad esempio, guardando ai soli gol e assist.
In leghe in cui il livello di competitività è alto, in cui buona parte dei partecipanti conosce squadre e giocatori, sa come costruire una buona strategia e gestire i propri slot, quello che può costituire un vero vantaggio competitivo rispetto agli avversari è (oltre alla fortuna) valutare i giocatori nel modo più preciso ed oggettivo possibile.
Per esempio evitare di sovrastimare come slot troppo alti giocatori di fascia inferiore e invece individuare quelli che possono essere acquistati come slot di prezzo ridotto rispetto al rendimento effettivo.
Sotto questo aspetto gioca un ruolo cruciale la percezione che si ha di un giocatore, spesso influenzata da hype e rendimento nel breve periodo, soprattutto la stagione precedente. Se non si considerano le statistiche avanzate nelle proprie analisi, si finisce spesso per basarsi, oltre che sulle proprie percezioni, su parametri semplici come media/fantamedia e gol segnati della stagione precedente.
Quindi, cosa fare in pratica?
Un primo passo è quello di considerare i “bonus attesi” o “expected bonus” e includerli nelle proprie valutazioni.
Visto che nel 99% dei casi i bonus per gol e assist sono i classici +3 e +1, il calcolo è semplice: per ogni giocatore, i bonus attesi sono dati dalla somma tra non-penalty xG moltiplicati per 3 e gli xG assistiti.
xB = (3 x npxG) + (1 x xG assist)
Perché considerare solo i non penalty xG ed escludere i rigori? Principalmente perché sbagliare un rigore non equivale semplicemente a un non-bonus ma un malus, e tenerne conto complicherebbe il calcolo.
Cosa fare di questi numeri? Utilizzarli come strumento per prendere decisioni più ponderate e basate su più informazioni.
Per esempio?
Boulaye Dia, che al momento non è il migliore degli esempi ma a livello statistico lo è, nella scorsa stagione ha segnato 15 gol su azione da 8,0 npxG, un’overperformance di quasi il doppio. È giusto considerarlo un semi-top?
Oppure, Immobile ha segnato 8 gol (rigori esclusi) da 10,3 npxG, segnando meno delle attese statistiche dopo 3 stagioni consecutive in overperformance. Sono le prime avvisaglie di bollitura?
Un ragionamento simile si può fare per i giocatori che arrivano in Serie A da campionati esteri. È molto facile andare in hype per Aaron Martin leggendo 5 nella casella dei gol segnati su azione nella scorsa stagione, arrivati però da soli 1,4 non-penalty xG.
Questo non significa necessariamente che il giocatore non sia da prendere, ma non è un’informazione che vorreste avere quando vi starete guardando negli occhi con il vostro avversario e dovrete decidere se rilanciare o meno?
Le statistiche avanzate non risponderanno a queste ed altre domande al posto vostro ma, oltre a permettervi di porvi questi quesiti, altrimenti impossibili, sono un elemento in più da affiancare alle proprie valutazioni personali.
E sappiamo quanto, di questi tempi, le informazioni siano preziose.
Overperformer & underperformer
Dopo essere stato tra i migliori overperformer della 2° giornata (1 gol da 1 tiro e 0,14 xG), Nikola Krstovic si è ripetuto nella 3°: 5 tiri, 0,33 npxG e 1 gol. Un aspetto interessante: in entrambi i gol segnati ha migliorato le probabilità post-tiro rispetto agli xG pre-tiro (da 0,14 a 0,21 e da 0,05 a 0,48).
Per semplificare, nelle due occasioni ha tirato bene, rendendo le conclusioni più difficili da parare rispetto alle attese, in entrambi i casi di testa. In particolare il gol segnato alla Salernitana è abbastanza incredibile.
Al Fantacalcio cosa c’è di più soddisfacente di un centravanti esotico, a basso costo e fortissimo solo di testa?
Dall'altro lato della medaglia al momento non ci sono giocatori nettamente in underperformance, ma tra quelli meno precisi dell'ultima giornata, due giocano nella stessa squadra: Thauvin e Lovric. Contro il Frosinone non sono riusciti a segnare nonostante abbiano accumulato, assieme, circa 1,0 npxG. In generale è tutta l'Udinese che sta underperformando, 1 solo gol da oltre 3 npxG. Ovviamente il campione di partite è ancora piccolissimo e la risposta più immediata "manca Beto" non è probabilmente quella corretta, visto che il portoghese non è mai stato particolarmente efficiente nella conversione delle sue occasioni. Quanto presto si invertirà il trend?
Rui Patricio è sopravvalutato al Fantacalcio?
In molte tier list e griglie portieri nel pre-campionato mi è capitato di vedere Rui Patricio posizionato subito sotto ai top (Szczesny, Maignan, Meret), più o meno appaiato a portieri come Provedel e Sommer. Da sempre i portieri al fantacalcio vengono valutati, prima che per le proprie capacità intrinseche, per le squadre in cui giocano, privilegiando quindi quelli delle “grandi”. È un ragionamento piuttosto semplice: non bisogna prendere il portiere necessariamente più bravo ma quello che prende meno gol, e anche se ovviamente le due cose sono correlate, un aspetto molto rilevante è quanto bene difende la squadra in cui gioca il portiere.
I portieri delle squadre che concedono meno occasioni sono molto meno impegnati rispetto ai colleghi e questo si riflette nei voti in pagella. È quindi normale che portieri di squadre “piccole”, chiamati spesso a parare, prendano buoni voti pur incassando più gol, mentre quelli delle big possano incorrere nell’insufficienza se non sono perfetti nel limitato numero di occasioni in cui sono impegnati. Ma in generale i dividendi portati dallo scegliere portieri che prendono pochi malus, rispetto a quelli che prendono buoni voti in pagella, sono molto superiori.
È normale che Rui Patricio venga tendenzialmente considerato un buon investimento dai fanta-allenatori: gioca in una squadra che incassa pochi gol e che, probabilmente anche per la presenza di Mourinho, viene considerata difensivista o comunque prudente/reattiva.
Il caso di Rui Patricio è però particolare: tra i 20 portieri che nella passata stagione hanno giocato almeno la metà delle partite, il portoghese è stato il 7° per fanta-media e l’ultimo (assieme a Terracciano) per media voto.
Questo vuol dire che c’è stato un divario notevole tra la percezione delle sue prestazioni, che ne hanno decretato il voto, e il numero relativamente basso di reti subìte.
Prendendo in considerazione le statistiche avanzate, non è un fatto sorprendente.
Nella Serie A 2022/23 la Roma è stata la seconda miglior squadra per xG concessi (32,1), quasi gli stessi del Napoli, ma è stata la quarta difesa (38 gol subiti, 10 in più del Napoli). A questi numeri concorrono molteplici fattori, anche piuttosto aleatori e non controllabili, come la precisione in senso lato degli attaccanti avversari, ma in generale Rui Patricio ha parato molto male anche secondo le statistiche avanzate. È stato il 19° (su 20 portieri) per percentuale di gol evitati, cioè la differenza pesata tra xG post-tiro affrontati e gol subìti, un indicatore comunemente utilizzato per stimare le performance tra i pali degli estremi difensori.
Qual è quindi il punto: nell’ottica di prendere un portiere che subisca il minor numero di gol possibili è certamente prioritario considerare la squadra in cui gioca, e dal punto di vista statistico è un’ottima cosa che sia una squadra che concede pochi xG, ma d’altro canto un portiere eccessivamente in difficoltà nelle parate comporterà comunque un maggior numero di gol subìti rispetto alle attese, oltre che voti in pagella più bassi. Attenzione quindi a non sovrastimare Rui Patricio.
Da questo punto di vista, l’inizio di stagione non è stato incoraggiante: la Roma ha incassato 6 gol da 2,4 xG. Il campione di partite è troppo ridotto, e questi numeri particolarmente negativi dovrebbero regredire almeno in parte verso la media. In effetti Rui Patricio è stato anche sfortunato, trovandosi contro attaccanti particolarmente precisi (e fortunati), ma ha comunque incassato 6 gol (con un rigore) da 3,6 xG post-tiro. Al momento l’unico portiere che ha fatto peggio di lui in questa statistica è Christensen.
Ci sono altri due aspetti che possono essere importanti nella valutazione di un portiere al Fantacalcio. Il primo sono i rigori, che rappresentano un fattore molto casuale, e in cui comunque Rui Patricio non è eccezionale.
Il secondo è se giocate o meno con il bonus porta inviolata, con cui diventa ancora più remunerativo scegliere il portiere di una squadra che subisce pochi gol. Nella scorsa stagione la Roma è stata quarta per clean sheets (13), nonostante le performance di Rui Patricio, che con questa regola diventa certamente più appetibile.