La 29esima giornata offriva una serie di scontri decisivi in chiave qualificazione alla Champions League: nell’ordine Sampdoria – Milan, Roma – Napoli, Inter – Lazio. Tre partite fra sei delle otto squadre che possiamo considerare ancora in corsa per un posto nell’Europa che conta, che non hanno fatto altro che aumentare l’incertezza.
Il 4-1 esterno del Napoli ha pressoché garantito l’assegnazione del secondo posto agli azzurri, complicando la situazione della Roma, scavalcata dalla Lazio (che ha tuttora una gara in meno) trionfatrice a San Siro con l’Inter: i giallorossi conservano ormai soli tre punti di distanza dalla Samp, che ha sfruttato il brutto errore di Donnarumma per rilanciare le proprie ambizioni.
Dopo la vittoria sul Parma, l’Atalanta ha di nuovo il quarto posto del Milan nel mirino, mentre il Toro ha strappato un punto a Firenze, facendosi raggiungere dai blucerchiati. Così ora tra il quarto posto del Milan e il nono dei granata ci sono solo 6 punti, e persino l’Inter (2 punti sopra i cugini) rischia di vedere la propria posizione in discussione.
Il margine di errore è ormai minimo per tutte le squadre coinvolte, ma ci sono ancora 27 punti in palio, un vero e proprio patrimonio in termini di classifica. Per provare a comprendere quali squadre rappresenteranno l’Italia assieme a Juventus e Napoli nella prossima edizione della Champions League, abbiamo analizzato i trend statistici principali che hanno caratterizzato il percorso di tutte le candidate.