Nel 2018 Fortnite è stato descritto dal New York Magazine come “Il videogioco più importante del pianeta” e “L’Instagram dei videogame” e da allora quel primato non sembra ancora tramontato. Fortnite è ancora incredibilmente influente nella cultura popolare e sta creando uno standard di intrattenimento così eccezionale che parlarne solo come un videogame rischia di essere riduttivo. Di recente Andrea Agnelli ha dichiarato che Fortnite potrebbe far diventare obsoleto il calcio. Questo però non è un articolo su quanto è influente Fortnite o su cosa rappresenti nella nostra cultura. Se volete un articolo del genere ne abbiamo già scritto qui. Qui invece vogliamo introdurvi a Fortnite in questa quarantena, nel caso in cui abbiate deciso di usarla per mettervi in pari con le passioni degli zoomer. O anche solo per dedicarvi una bella dipendenza, visto che Fortnite è tra i videogame più addictive ora in commercio (su Bloomberg si scrive «ha un grande controllo sulla mente dei giovani»).
Abbiamo scaricato Fortnite a gennaio, probabilmente per una questione di FOMO, ed è diventato un momento importante delle nostre pause pranzo. Rimaniamo scarsi: vinciamo raramente e rosichiamo parecchio. Abbiamo l’impressione di sbagliare sempre qualcosa, o che semplicemente i nostri riflessi non siano fatti per questo gioco. Fortnite è comunque più “inclusivo” di altri videogiochi – Francesco Lombardo scriveva quanto fosse adatto ai “casual gamers” – e riuscirete a divertirvi e a fare buone partite anche senza saper giocare. Abbiamo preparato per voi una lista di consigli semi-seria per aiutarvi a evitare per lo meno gli errori più stupidi e a concentrarvi sulle cose più importanti per imparare a giocare.