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Marco D'Ottavi
Chi è più forte tra Berni e Pinsoglio
09 lug 2020
09 lug 2020
Sfida tra i due terzi portieri più amati d'Italia.
(di)
Marco D'Ottavi
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Foto di Alfredo Falcone / LaPresse
(foto) Foto di Alfredo Falcone / LaPresse
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Quando Arbasino sentenziò che «In Italia c'è un momento stregato in cui si passa dalla categoria di bella promessa a quella di solito stronzo. Soltanto a pochi fortunati l'età concede poi di accedere alla dignità di venerato maestro» probabilmente si stava riferendo ai terzi portieri.Nel ruolo più enigmatico di tutti una squadra può scegliere infatti una bella promessa (per un breve periodo della loro vita anche Buffon e Julio Cesar sono stati terzi portieri) oppure affidarsi al solito stronzo, ovvero un portiere non più giovane la cui carriera sta rapidamente declinando e accetta un ruolo molto marginale per motivi economici o magari per far parte di una rosa di livello più alto. Tra questi pochi riescono ad innalzarsi col tempo al livello di venerato maestro. In Italia è successo con Lobont - che a Roma ricordano come uno degli uomini più importanti dello spogliatoio, incredibilmente tenuto in considerazione da tutti nonostante nelle ultime cinque stagioni in giallorosso non avesse mai messo piede in campo - e Rubinho, salutato dalla Juventus con grande affetto dopo 4 stagioni da 2 presenze, 4 Scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane.Oggi il ruolo di venerato maestro spetta a Carlo Pinsoglio, terzo portiere della Juventus, e Tommaso Berni, terzo dell’Inter. I due sono riusciti a ritargliarsi un ruolo alla luce del sole pur senza mai scendere in campo. La loro posizione gli ha regalato una fama di stampo bomberistico, in quanto vengono visti come privilegiati: pagati profumatamente per non fare niente se non divertirsi con alcuni dei migliori giocatori al mondo. In tutto quello che li riguarda su internet c’è sempre una sfumatura denigratoria: Chi vive meglio di Tommaso Berni?, si chiedono su Calciatori Brutti. Sempre loro ci tengono a farci sapere Quanti soldi si è intascato Pinsoglio dalla Juve? Al momento del rinnovo con l’Inter, Berni è diventato Il panchinaro più felice d’Italia.

I due sono visti come modelli di vita perché vengono pagati per non lavorare, il sogno di tutti. Tuttavia questo non è semplicemente vero, visto che in una settimana lavorativa rimangono inattivi per 90 minuti (180 se ci sono le coppe). Inoltre dal 2012 in Serie A è prevista la “panchina lunga” che permette alle squadre di mettere in lista anche il terzo portiere. Berni e Pinsoglio partecipano alle trasferte con la squadra, a tutti i ritiri prima delle partite, nonché ovviamente agli allenamenti. Pinsoglio essendo un CTP (Club-trained player) è anche nella lista Champions della Juventus, quindi anche lì è sempre presente nei viaggi della squadra. Al contrario nessuno mette mai in risalto la condizione contraddittoria in cui vivono, quella di “giocatori che non giocano”. Cosa vuol dire stare sempre in panchina e guardare gli altri giocare? La competizione è una parte fondamentale della vita di un atleta, ma nel caso di Berni e Pinsoglio viene meno, una specie di coito interrotto. Insomma il ruolo di terzo portiere non è così semplice come appare dall’esterno. Pinsoglio e Berni sono riusciti a trovare un modo peculiare di interpretarlo, riuscendo dare un contributo alla squadra pur non giocando. Ma chi tra i due lo interpreta meglio? Ho risposto a questa annosa questione dando dei voti sulla base dei parametri internazionali con cui vengono giudicati i terzi portieri.Quanto promettevaCarlo Pinsoglio è arrivato alla Juventus a 9 anni dai pulcini del Moncalieri, un piccolo comune nell’area metropolitana di Torino. Con la maglia bianconera ha vinto il Torneo di Viareggio nel 2009 e nel 2010, edizione in cui è stato eletto miglior portiere. In quei giorni sembrava dovesse esordire in bianconero contro il Fulham in Europa League, visti gli infortuni di Buffon e Manninger, ma alla fine Zaccheroni gli preferì il 40enne Antonio Chimenti. La Juventus perse quella partita 4 a 1 e fu eliminata dalla competizione (all’andata aveva vinto 3 a 1). In estate Pinsoglio fu ceduto in prestito al Viareggio in Lega Pro e dovette aspettare quasi 10 anni per esordire finalmente con la maglia della Juventus.

Il gol decisivo di Dempsey, la storia sarebbe andata diversamente con Pinsoglio in porta?

La carriera di Pinsoglio non è mai decollata, eppure in quegli anni era considerato tra i giovani portieri italiani più promettenti. È stato vice di Fiorillo agli Europei U20 del 2008 e ha messo insieme 9 presenze con l’U21 di Ciro Ferrara.Voto: 6,5Tommaso Berni può vantare 2 presenze con l’Italia Under-15 e poi altre con l’Under-16, l’Under-17 e via via fino all’Under-21. In una delle partitelle tra giovani e grandi in Nazionale aveva anche parato un rigore a Filippo Inzaghi. Ad appena vent’anni però era scappato dall’Inter («senza un progetto non potevo maturare») per firmare con il Wimbledon, nella serie B inglese. Alle porte di Londra però Berni era stato messo a fare il portiere della squadra riserve. Dopo due anni con un totale di 3 presenze tra FA Cup e Coppa di Lega aveva deciso tornare in Italia, firmando per la Ternana in Serie B.

Appena arrivato LaGazzetta dello Sport lo aveva citato in un articolo dal titolo “La meglio gioventù gioca qui” insieme a Chiellini, Aquilani, Pazzini e Montolivo, la crema della crema della serie cadetta. Tuttavia dopo tre stagioni, di cui due da titolare, ad appena 23 anni ha iniziato una carriera da riserva.Voto: 6Il profilo InstagramIl profilo Instagram di Pinsoglio è quello di una persona che soffre della “sindrome dell’impostore”. Siccome è convinto di non meritare il posto che occupa, con le foto che pubblica si impegna a convincere gli altri (ma soprattutto se stesso) di essere un calciatore. Il suo mosaico emotivo è occupato quasi totalmente dalle foto degli allenamenti, delle partite, c’è anche tutta la serie degli allenamenti casalinghi con la fidanzata durante la quarantena. Insomma il suo profilo Instagram ricalca perfettamente quello del calciatore medio, ma Pinsoglio è davvero un calciatore medio? Se mettesse una foto mentre sta giocando alla PlayStation alle quattro di notte, qualche tifoso lo riprenderebbe perché non fa vita d’atleta? Il terzo portiere è esonerato da quella sottile e perenne tensione tra calciatori e tifosi, che spinge i primi a non mostrare mai troppo la propria interiorità per non essere criticati. Pinsoglio potrebbe usare i social per raccontare la sua condizione: è depresso perché non gioca? Ha accettato con serenità il ruolo a metà tra mascotte e senatore che la Juventus gli ha affidato? Cosa vuol dire esaurire il proprio lavoro negli allenamenti? Come si resta sul pezzo? Come si diventa dei leader in uno spogliatoio così prestigioso? Comunque Pinsoglio fa un Instagram sufficiente, soprattutto perché ha la sensibilità di non forzare quello che credo sia l’aspetto più assurdo e instagrammabile della sua vita oggi: l’amicizia con Cristiano Ronaldo, l’essere umano con più follower su Instagram (secondo solo a Instagram stesso come follower totali). Il portoghese fa raramente capolino tra le sue foto, centellinato come un whisky da migliaia di euro. La foto che più racconta questa curiosa relazione è quella che Pinsoglio si è fatto davanti alla clinica per il trapianto di capelli di Cristiano Ronaldo.

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È stato un lavoro splendido in una clinica TOP @insparya_es ! Con persone altrettanto formidabili e qualificate. Grazie di tutto, a presto! zioporco 🐷 @cristiano

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Un trapianto che sembra perfettamente riuscito.

Voto: 6Al contrario Berni ha abbracciato totalmente il suo ruolo, almeno su Instagram. Piuttosto che provare a convincere gli altri di essere un calciatore, il portiere dell’Inter preferisce raccontare ai suoi follower la propria interiorità. Berni condivide citazioni di Bukowski, foto dei libri che legge, di immagini e opere d’arte che lo colpiscono, come quest’onda fatta con dei vecchi vinili. Tutte queste foto, come quelle dei suoi viaggi, dei cappelli che indossa, dei concerti a cui partecipa (l’ultimo quello dei Chemical Brothers) seppelliscono le poche da “calciatore” che pubblica su Instagram. Gliene frega così poco di dire ai tifosi: “guardate ci sono anche io”, che si trova anche una sua foto mentre fuma una sigaretta.

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Open your soul to the universe #love#openyourmind#goodvibes

A post shared by TommyBerni (@tommybcm) on Oct 22, 2016 at 4:17pm PDT

Il profilo di Berni inoltre rimanda forti vibrazioni new age rare per un calciatore.

L’Instagram di Berni è quello di un uomo dalle mille sfaccettature, che posta la frase “L'iPhone nuovo costa all’incirca 175 gin tonic. Fate la scelta giusta”, che si sposa in Africa con un antico rituale della tribù Pokot, che mette una foto mentre è sdraiato nudo tra le roccie con la moglie con la didascalia “Rimani libero, rimani selvaggio, connettiti con te stesso, Madre Natura è la nostra casa”. Magari non il tipo di persona che vorremmo ammirare, ma almeno non è un profilo standard.Voto: 7,5In allenamento«Mi sono sempre detto 'se riesco ad allenarmi con la sua intensità e la sua passione' magari riesco a diventare bravo come lui». In un’intervista ai canali ufficiali della Juventus, Szczesny ha fatto quello che forse è il miglior complimento per un terzo portiere. A Pinsoglio è chiesto infatti di tenere alto il livello degli allenamenti, un compito non facile quando sai già che non giocherai. Pinsoglio spunta spesso nei video degli allenamenti della Juventus: qui ad esempio partecipa al torello della squadra, mostrando una buona confidenza con il pallone; nell’ultimo allenamento del 2019 fa esercizi insieme a Szczesny e Buffon. In ogni occasione appare concentrato e motivato.Pinsoglio è anche il portiere che dopo l’allenamento si ferma a prendere gol da Cristiano Ronaldo, un ruolo di grande responsabilità. Pinsoglio non solo sacrifica il suo tempo libero per la squadra (in pieno contrasto con l’idea che abbiamo di lui, pagato per non far nulla), ma accetta anche serenamente di stare dalla parte sbagliata della storia, di essere cioè quello impallinato da Cristiano Ronaldo nei suoi video celebrativi.

Dopo questa sessione di tiri che Pinsoglio non ha parato, Ronaldo ha postato il video sul proprio Instagram scrivendo ai suoi 227 milioni di follower: «Practice to perfection with Carlo Pinsoglio. Feeling stronger».Voto: 8«La prima cosa che ti spinge è la passione, ti fa allenare come se dovessi giocare sempre». Con queste parole durante il lockdown Berni ha provato a spiegare il senso profondo del ruolo del terzo portiere, specialmente il suo che in sei anni di Inter non è stato schierato nemmeno all’ultima giornata come contentino. Anche Berni focalizza il centro del suo lavoro nell’allenamento svolto come se fosse finalizzato alla partita. Durante gli allenamenti sono quasi sempre i terzi portieri (e quelli delle giovanili) che si sottopongono alla tortura dei tiri dei compagni. Per esercitare le conclusioni, si creano le condizioni ideali per chi calcia: tiri dal limite senza avversari, cross dal fondo pennellati, passaggi precisi sulla corsa. Il destino di Berni, come quello di Pinsoglio, è quello di prendere un'infinità di gol.

Quanti gol prende?Ogni tanto Berni riesce a riscattarsi fuori dai pali, mostrando di avere anche un piede piuttosto preciso, come nella vittoria nella Crossbar challengecontro Icardi, Santon, Karamoh e Eder oppure nelle partitelle con porte piccole (quando il portiere perde la sua identità di portiere), tipo in questa occasione in cui segna due gol da buon opportunista.Voto: 8Tra i paliCarlo Pinsoglio ha avuto il suo momento di gloria durante la tournée americana della Juventus di due anni fa, uno dei rari momenti in cui un terzo portiere può ambire a difendere la porta della sua squadra. Nell’amichevole contro il Paris Saint-Germain è stato autore di un grande intervento su un tiro da distanza ravvicinata di Lo Celso, una parata molto spettacolare effettuata con la mano di richiamo. Qualche giorno prima aveva parato un rigore (intercettando e toccando la palla in altre due occasioni) nella lotteria contro la Roma, vinta poi dalla Juventus grazie alla parata di Pinsoglio. In quella occasione la porta della Roma era difesa da Alisson, forse il miglior portiere al mondo oggi.

Nell’ultima partita ufficiale giocata con la maglia della Juventus - contro la Sampdoria, a campionato già vinto - Pinsoglio ha subito due gol, uno su un tiro deviato, uno da una punizione di Caprari che ha spolverato l’incrocio. Stessa sorte capitata nei 27 minuti giocati per sostituire Buffon nel giorno del suo (primo) addio al calcio, quando ha preso gol da Cerci senza poter fare nulla, portando la sua media a un gol subito ogni 39 minuti, numeri non da portiere della Juventus ma anche poco significativi per il campione e la situazione. Pinsoglio è un portiere reattivo e spettacolare, uno di quei portieri “da Serie B” che in alcune partite sembrano insuperabili ma sempre un po’ in affanno, mentre in altre mostrano tutti i propri limiti. Prima della chiamata della Juventus, Pinsoglio era stato infatti titolare di diverse squadre in Serie B, tra alti e bassi. A Pescara aveva litigato con Zeman, finendo ai margini della rosa, mentre con il Modena era stato scelto come il secondo miglior portiere della Serie B, arrivando fino ai playoff. Qualche anno dopo, un suo grave errore era costato la retrocessione al Livorno.

Dopo quella partita dei tifosi lo avevano accerchiato mentre saliva in macchina con i genitori, ricevendo anche un pugno in faccia che lo aveva costretto a farsi medicare in ospedale. La stagione successiva era andato a Latina, la squadra però era fallita e retrocessa. Voto: 5,5È davvero difficile dare un giudizio tecnico su un calciatore che non scende in campo da quasi otto anni. L’ultima volta che Berni ha giocato una partita ufficiale il Papa era Benedetto XVI, mentre Matteo Renzi era il futuro leader della sinistra. Su Wyscout le uniche due clip che lo riguardano sono le due famose espulsioni prese dalla panchina. A 37 anni è arrivato a poco più di 120 presenze in carriera, quasi tutte in Serie B. Nella partita tra Pescara e Sampdoria, una delle ultime giocate in carriera, Berni ha preso due gol nel giro di pochi minuti. Sul primo arriva a sfiorare il piatto a giro di prima dell’avversario, ma poco poteva fare per impedire il gol. Sul secondo, la botta di Caprari da fuori area è molto violenta, ma poco angolata. In quell’occasione Berni è sembrato un po’ piantato sulle gambe, arrivando a toccare il pallone ma non riuscendo a fermarlo.

Berni è uno di quei portieri che occupano interi pezzi di porta. Pur senza essere altissimo (185 centimetri), ha un fisico massiccio e potente. Non sembra però un portiere sufficientemente esplosivo o tecnico per sopperire alla mancanza di centimetri. In carriera ha parato 6 rigori su 17 fronteggiati, poco più di uno su tre, a dimostrazione comunque di una buona reattività tra i pali. Sicuramente giocare pochissimo non lo ha aiutato, facendogli perdere un po’ di confidenza con la “partita”. In un’amichevole contro il Trentino, ad esempio, col pallone tra i piedi è sembrato rigido e insicuro tanto da regalare un gol agli avversari.

Quando era alla Lazio veniva paragonato a Peruzzi, tuttavia pur condividendo alcune caratteristiche fisiche, non sembra avere la fenomenale esplosività del portiere ex Juventus che gli permetteva di essere uno dei migliori al mondo pur con un fisico non esattamente da numero uno.Voto: 5UnicitàPinsoglio era l’unico giocatore della Juventus presente alla

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