E quindi l’era di Lionel Messi e Cristiano Ronaldo è finita. È stata lunga, lunghissima, prospera di successi, ricca di gol, attraversata dalle discussioni, tempestata dai giudizi, ma adesso non importa più niente. Certo, restano gli strascichi: Messi e Ronaldo proveranno a rimanere incollati al loro trono, scacceranno gli usurpatori, ma quanto potrà andare avanti? Noi cercheremo di trattenere il loro ricordo, scrutare loro riflessi negli Haaland e negli Mbappé di turno, senza però trovare la stessa scintilla, lo stesso senso di dominio.
Dobbiamo quindi rinunciare, mettere una pietra sopra l’idea di un mondo in mano a Messi e Cristiano Ronaldo? No: è solo questione di tempo, gli imperi non si dissolvono, si legano al sangue, rivendicano l’eternità. Quello che era dei padri, spetta ai figli. Saranno loro a portare avanti la leggenda, prendersi quello che gli è dovuto per diritto divino. Nascosti nei loro castelli stanno già affilando le armi, imparando cos’è il potere. Sono emanazioni dirette dei loro padri, glielo si può vedere nella forma del viso, nell’espressione degli occhi, ma anche in quello che più conta: come toccano il pallone, come giocano a calcio.
Forse è ancora presto, ma non è mai presto per farci questa domanda: chi sarà - anzi chi è - più forte tra i figli di Cristiano Ronaldo e quelli di Lionel Messi? Il portoghese ne ha cinque, tre con una madre surrogato - Cristiano Ronaldo Junior, nato nel 2010 e i gemelli Eva e Mateo nati nel 2017 - e due con l’attuale compagna - Alana Martina nata nel 2017 e Bella Esmeralda nata nel 2021; l’argentino ne ha invece 3, tutti avuti con la moglie: Thiago nato nel 2012, Mateo nato nel 2015 e Ciro nato nel 2018.
Se la speranza dei più ricorsivi è quella di veder issarsi sugli altri Mateo Ronaldo e Mateo Messi, così da avere una perfetta dicotomia anche onomastica, c’è una cosa che i dittatori ci hanno insegnato: prima tocca ai primogeniti, poi si vede. Cristiano Ronaldo Junior versus Thiago Messi è quindi la sfida da imbastire, l’enigma da risolvere. Il primo è di due anni più grande, uno scarto temporale che - a questa età - fa molta differenza. Il nostro occhio però è piuttosto fino e proveremo quindi a pareggiare i nostri giudizi per scegliere chi è il più pronto a prendersi il mondo del calcio in un futuro che non è poi così lontano.
Per farlo, l’unico metodo possibile: una supersfida stile Guida al Campionato.
Senso del gol
Cristiano Ronaldo Junior
Se la genetica è davvero quello che ci hanno fatto credere, Cristiano Ronaldo Jr dovrebbe essere un fenomeno sotto porta, la persona sotto i 13 anni più abile negli ultimi metri. Ma è davvero così? Le statistiche dei suoi gol sono totalmente sballate: c’è chi parla di 58 gol in 23 partite (ma partite di che?), chi di 25 in 8, chi 56 in 35 partite con la Juventus U9. Online si trovano diversi suoi gol con le maglie di Juventus e Manchester United, ma non sembrano riproducibili in serie. Nessuno dei suoi gol infatti è da rapace, da centravanti che taglia alle spalle del difensore, che anticipa tutti con un tocco di punta. Il senso del gol non è il gol in sé, ma il suo svuotamento di tutto il contorno e i gol di Ronaldo Junior sono ancora pieni di orpelli, dribbling ubriacanti, azioni da bambino.
C’è appena questo tap-in, fatto però in una porta che non è neanche una porta.
Certo, è possibile che questi gol non trovino spazio nei video celebrativi. Quei tap-in e rigori che hanno spinto i detrattori a chiamare il padre Tapinaldo o Penaldo (soprannomi che, vista l’omonimia, si potranno spendere in futuro anche per lui) in senso denigratorio, ma che invece sono fondamentali per un attaccante. Il piccolo Ronaldo sa ribadire in rete un pallone respinto dal portiere per una trentina di volte a stagione per sommarli ai 40-50 gol normali come faceva il padre? A oggi ancora non sembra.
Voto: 7.5
Thiago Messi
Sono ancora pochi i gol di Thiago Messi nell’etere, forse nascosti come un tesoro prezioso o, forse, inesistenti. Thiago non è un attaccante? Questa è la domanda che si stanno facendo nelle segrete stanze del futbol. In questo video casalingo, ad esempio, lo vediamo volare come un portiere, in altri contrasta come un difensore, porta palla come un centrocampista, spinge come un incursore. Poco senso del gol, quindi, ma questo non vuol dire per forza pochi gol. Riuscirà Thiago a decriptare il gioco come il padre, capace di segnare 91 gol in un anno solare praticamente senza ricorrere a tocchi a porta vuota? Finora ci dobbiamo accontentare di questo gol, dove si nota grande freddezza nel girare intorno alla palla e battere il portiere tirando sul suo palo invece di incrociare. L’assenza totale di avversari non aiuta, ma vabbè: ci sarà tempo.
Voto: 6.5
Maestri
Thiago Messi
Essere figlio di vuol dire anche frequentare l’élite, avere come maestri i migliori al mondo. Thiago Messi è cresciuto in una casa dove gente come Luis Suarez e Cesc Fabregas era spesso ospite, in una famiglia in cui Sergio Aguero è praticamente un secondo padre. Thiago, si dice, sia un grande fan di Neymar, altro amico di papà. Casa Messi è l’equivalente calcistico di quei caffè parigini dei primi del ‘900, dove potevi trovare il meglio del meglio in tutti i campi dell'arte e del sapere. Thiago ha gattonato tra i piedi lesti di Suarez, si è aggrappato ai polpacci fini di Neymar, tirato i capelli ricci a Fabregas. Insomma: beato lui.
Voto: 9
Cristiano Ronaldo Junior
Cristiano Ronaldo Junior, lo dice il nome, non ha maestri all’infuori di Cristiano Ronaldo. Generato non creato, della stessa sostanza del Padre, è praticamente un esperimento scientifico e sociale, la cosa più vicina alla clonazione che l’uomo può fare sull’uomo (almeno a oggi). Sarà stata una buona idea?
Voto: 7
Calcio di punizione
Cristiano Ronaldo Junior
Fin da piccolo Cristiano Ronaldo si allena sui calci di punizione nel giardino di casa, come noi facevamo dentro casa, usando tavoli e divani. Lui però aveva un prato vero e proprio e delle porte che crescevano insieme a lui. Ora però ha iniziato a fare sul serio: CR7 Jr ha un allenatore personale con cui allena il fondamentale (allenatore che non è il padre, giusto per chiarezza), con una porta regolamentare e una barriera fatta dagli omini di ferro.
Allenatore personale c’è scritto sulla felpa dell’allenatore personale di Cristianino.
Il modo in cui calcia, comunque, è mutuato dallo stile di famiglia, ma modernizzato ai palloni di oggi. Il padre è stato per anni un calciatore di punizioni violento e aerodinamico, capace di lanciare sassate che saettavano nell’area, con quella sua tecnica quasi unica. Poi la magia è sparita e oggi le punizioni di Cristiano Senior sono baci alle barriere. Il figlio sembra in grado di arrestare il declino familiare, calciare punizioni più normali, nel bene o nel male, punizioni che non sono un rito pagano con la rincorsa codificata, le gambe divaricate e i pantaloncini arrotolati, quanto piuttosto dei normali tentativi di metterla all’incrocio.
Voto: 8,5
Thiago Messi
Non esistono punizioni di Thiago, ma quanto male potrà calciare? Certo, è destro di piede e non mancino come il padre, le mattonelle dal quale proverà a imitarlo saranno diverse, tuttavia se la genetica può aiutarlo è proprio in un fondamentale da fermo: se per noi, infatti, copiare Leo Messi è impossibile, per il figlio dovrebbe essere più facile.
Voto: 8
Dribbling
Thiago Messi
C’è talmente tanto hype intorno alla possibilità che Thiago sappia dribblare come e meglio del padre che internet è piena di video di bambini che somigliano a Thiago e che sono freak del dribbling. Questo è il mio preferito, dove si approfitta alla grande del fatto che - ripresi da lontano, con cellulari più o meno buoni - tutti i bambini di circa 8/10 anni con i capelli a caschetto castani sono uguali, e anche se non lo sono, vogliamo così credere al talento di Thiago, che va bene così. Questi video inquinano le acque, illudono il popolo che l’arrivo di un nuovo Messi(a) è vicino.
Del materiale, comunque, c’è. Uno dei suoi gol più famosi (finora) è quello che trovate sotto, quando appena quattrenne si lanciava in campo aperto mostrando una invidiabile capacità coordinativa, fatta di corsa a passi corti e tocchi in controtempo (che, ovviamente, ci ricorda qualcosa). C’è da dire che gli avversari non offrono grandi resistenze e che non può essere ritenuta affidabile una partita in cui gioca indossando una polo.
Anche di questo gol non possiamo essere sicuri sia davvero Thiago, ma a un certo punto su internet bisogna accettare che realtà e finzione hanno contorni più sfumati di quanto possiamo arrivare a capire. Qui si può intuire meglio come il dribbling di Thiago sia bruciante nello stretto, ma come le leve corte lo rendano piuttosto innocuo sul lungo. Lo stesso Messi, Lionel, parlando del figlio ha detto che si stanca troppo facilmente con il pallone tra i piedi. Ma è anche un problema di età e di crescita. Messi, sempre Lionel, ha anche detto che Thiago è «un fenomeno» anche se non ha specificato che intendeva a giocare a calcio. Ha comunque aggiunto che, più passa il tempo e più capisce il gioco, che se prima non amava tanto il pallone, ora ne sembra sempre più attratto e che, spesso, si allena con lui. E questo è tutto quello che ci serve di sapere sulle sue qualità nel dribbling.
Voto: 9
Cristiano Ronaldo Junior
La vera domanda, su Cristiano Junior, è se ricalcherà tutto il percorso fatto dal padre da aletta funambolica a uber-centravanti. Da quello che si può vedere fin qui, Cristianino ha la stessa passione per il dribbling del primo Ronaldo, ma in una maniera meno barocca. Anche il padre ha parlato bene del suo dribbling: «È veloce e dribbla bene» sono state le sue parole, ma ha anche aggiunto che «non basta. Gli dico sempre che ci vuole lavoro e dedizione per avere successo».
Cristianino insomma non è tutto trucchi e tacchi sulla fascia, ma preferisce usare il dribbling come arma nelle zone centrali del campo, saltare gli avversari con croquetas - il gesto di passarsi il pallone dal destro al sinistro - o con la suola dopo averne attirato il pressing. Nel suo dribbling si nota una forte influenza della scuola spagnola e non è un caso, visto che ha mosso i primi passi proprio in Spagna. Se dovessi azzardare, a oggi, il calciatore che più gli somiglia nel modo di dribblare è Jamal Musiala.
Voto: 8
Tiro in porta
Cristiano Ronaldo Junior
Fondamentale spesso troppo taciuto, dimmi come calci e ti dirò chi sei. Il padre di Cristiano Junior è stato forse il miglior tiratore in portadella storia del gioco, almeno prendendo in considerazione entrambi i piedi, e il figlio può ripercorrere le sue gesta.
Questo gol segnato con la maglia della Juventus (è già un rimpianto?) riassume bene le qualità del suo tiro e anche una certa predisposizione per l’efficacia: in un calcio fatto di portieri minuscoli, Cristiano Junior non deve sfondare la porta, ma gli basta cercare gli angoli, puntare alla precisione. La sua tecnica di calcio è particolare: non usa il collo o l’interno del piede, quanto piuttosto una parte ibrida a metà con cui perde in forza ma guadagna in precisione.
Voto: 9,5
Thiago Messi
Deve essere difficile calciare in porta quando hai meno di 10 anni e il peso del pallone è più o meno simile al tuo. Thiago, già baricentro basso e altezza non certo superiore alla media, deve arrangiarsi quando si tratta di calciare in porta, ma è proprio lì che arriva la magia, se credete a una certa idea di mondo, o la coordinazione, se credete a un’altra. Questo gol, che è più o meno tutto quello che abbiamo per dire che abbia delle reminiscenze del padre, Thiago aggiusta il corpo in corsa, sposta il peso sul sinistro per aprire il piatto e colpire secco come in una partita di biliardo. Il suo interno piatto è preciso e non banale, più che il gol in sé è la qualità con cui arriva alla conclusione che stupisce per un bambino che deve ancora costruirsi una memoria calcistica.
Voto: 8,5
Scuola calcio
Thiago Messi
Messi Jr ha iniziato a giocare a calcio nella FCBEscola (oggi Barca Academy) in un canale privilegiato che viene riservato ai figli dei dipendenti del Barcellona (giocava con i figli di Suarez e Piqué). Il passo successivo sarebbe stata La Masia, il tempio del padre. Il passaggio di Messi senior al PSG ha però interrotto il naturale corso degli eventi: oggi Thiago si allena nell’accademia del PSG con la squadra U10, anche se non sembra molto contento del suo destino (è comunque il regno del suo nemico naturale, la famiglia Mbappé). Un ritorno, presto o tardi, nelle file del Barcellona è quasi scontato e chiuderà il cerchio.
Voto: 8,5
Cristiano Ronaldo Junior
Chi, a 12 anni, può dire di aver assaggiato il calcio spagnolo, italiano e inglese? Non è una barzelletta, ma il percorso di Cristiano Junior fin qui. Primi calci al Real Madrid, per imparare il gioco di posizione, poi biennio alla Juventus per conoscere tutti i segreti della tattica e della fase difensiva, poi dritto al Manchester United, per farsi le ossa col calcio intenso e fisico dei padri del football. Il futuro di Cristianino però è nebuloso: a 12 anni è anche lui al tramonto arabo? In realtà sembra che non seguirà il padre a Riad, ma tornerà nella squadra dove il padre è diventato l’uomo bionico, il Real Madrid. Evidentemente c’è un discorso di gol in Champions League che deve essere ripreso al più presto.
Voto: 9
Fisico
Cristiano Ronaldo Junior
È triste pensare che un dodicenne abbia un fisico migliore del vostro, eppure - mi dispiace per voi - è così. Cristiano Junior ha già gli addominali scolpiti, segue una routine di esercizi in palestra che voi, con i vostri abbonamenti alla Mcfit di turno, vi potete solo sognare. Alto e slanciato, non punta ad aggiungere massa su massa, quanto piuttosto sul creare una muscolatura efficiente ed elastica, da calciatore, su cui poi, più avanti, aggiungerà altri muscoli.
Certo, sta alla vostra sensibilità valutare quando è troppo per un bambino, ma non si diventa fenomeni mangiando male e allenandosi peggio. «A volte quando è a casa gli consiglio di fare il tapis roulant, di correre e poi di fare un bagno con l'acqua fredda per recuperare. E lui si lamenta, non vuole, dice l'acqua è troppo fredda. Io lo capisco. Ha soltanto dieci anni, ma dipende tutto da lui» ha detto il padre della reale voglia del figlio di seguire le sue orme a livello di allenamento. Oppure: «A volte sono duro con lui perché beve Coca Cola e Fanta. Mi arrabbio e ci litigo quando mangia patatine fritte e cose simili, lui sa che non mi piace che lo faccia. Anche i miei bambini più piccoli quando mangiano cioccolata mi guardano preoccupati». Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile, o bello, ma è così che Cristianino diventerà un fenomeno nel calcio. Sul rapporto col padre, sono questioni di famiglia su cui preferiamo non impicciarci.
Voto 9
Thiago Messi
Thiago sembra essere cresciuto negli ultimi mesi. In Qatar svettava abbastanza sui fratelli e sugli altri bambini del clan Messi, ma è anche vero che è il più grande. A livello muscolare è molto indietro rispetto a Cristiano Junior e, sempre per dare dei giudizi per nulla casuali e basati sui genitori, non credo arriverà ad avere la sua struttura fisica. La vera questione per Thiago, però, non sono i chili di muscoli, ma dove si troverà il baricentro del suo corpo quando avrà completato lo sviluppo. Così, a occhio, il suo baricentro sembra più alto di quello del padre, e cioè più vicino a quello di una persona normale. Questo potrebbe essere un problema, perché è sicuramente l’aspetto atletico più importante per un calciatore di bassa statura, ma non è detto che rimarrà tale. Per quanto ne sappiamo, nei prossimi sei-sette anni Thiago Messi potrebbe crescere di 90-100 centimetri e diventare il nuovo Wout Weghorst (che, comunque, sarebbe un po’ un dispiacere per il padre).
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Il rapporto altezza gambe e altezza busto sembra diverso da quello del padre, meno da fenomeno.
Voto: 8
Peso sulle spalle
Thiago Messi
Cosa si prova a vedere tuo padre ascendere al cielo in una calda serata qatariota? Se Edipo ha ucciso il padre Laio che era un Re, è possibile uccidere una divinità? Il futuro di Thiago apre a nuovi confini dell’epica, permette di spingerci dove non siamo mai arrivati. Giocare a calcio con il nome Messi sulle spalle è come dover spostare le montagne, lottare coi mulini a vento. Il consiglio sarebbe quello di fare tutt’altro, cercare la propria risolutezza non nel pallone ma nel canto, nella moda, nell’economia bancaria. Eppure è impossibile non sentire quel richiamo, raccoglierne l’eredità per portare il mondo del calcio ancora un po’ più in là, dove neanche il padre aveva osato.
Voto: 10
Cristiano Ronaldo Junior
Nel calcio i figli di hanno quasi sempre fallito nell’inseguire i padri. Per ogni Paolo Maldini che supera Cesare, c’è un Daniel Maldini che non ce la fa. Maradona Jr, Cruyff Jr, Zidane Jr, Beckham Jr hanno (o stanno) provando a farsi strada nel mondo del calcio senza però neanche avvicinarsi a quanto fatto dai padri. Nessuno di loro, però, era stato costruito scientemente per questo scopo. Con Cristianino entriamo in una nuova era di figlio-che-prova-a-seguire-le-orme-del-padre, dove non è tanto l’aspetto di pressione sociale o comunque culturale a contare, quanto proprio una base scientifica. Qui siamo quasi infatti all'eugenetica, se non rischiassi una querela vi direi anche proprio alla clonazione. Le origini ombrose di Cristiano Ronaldo Jr, la sua somiglianza con il padre, il suo modo di vestire e di comportarsi, sembra tutto ricalcare Cristiano Ronaldo, ma non in quanto padre, quanto piuttosto in quanto icona mondiale, calciatore formidabile e superstella dei social network. Riuscirà a tenere fede al percorso che è stato scelto per lui?
Voto: 9,5
I numeri forse mentono, ma qualcosa dicono: Cristiano Ronaldo Jr ha vinto (69 a 68,5). In un prossimo futuro dovrebbe essere lui a riscattare il cognome di famiglia, ribaltare una sfida che dopo gli ultimi avvenimenti vede il nome di Messi risplendere più in alto, lì dove Ronaldo non è riuscito ad arrivare. Ma quella dei Ronaldo sarà una vittoria definitiva? Nell’ombra, pare, stia crescendo il risentimento di Mateo Messi. In Qatar, dopo la vittoria del padre, abbiamo visto un lampo della sua rabbia.
Un dribbling fulminante, una dichiarazione sul palcoscenico più importante. In Mateo ci sono sprazzi da fenomeno, anche se è ancora presto per lui. Se c'è una cosa che Hollywood ci ha insegnato negli ultimi anni è che c'è sempre spazio per un reboot, per qualche cattivo che trama nell'ombra, per i colpi di scena stile Marvel. La saga Cristiano Ronaldo vs Messi è stata la cosa che nel mondo del calcio più si è avvicinata proprio a questo genere di film megagalattici e, come abbiamo visto, l'avvento dei figli non può che essere il suo proseguimento. A noi basta aspettare, come aspettiamo i nostri film preferiti. Prima o poi, lo sappiamo, un nuovo capitolo arriva.