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Calcio Leonardo Mazzeo 16 maggio 2018 5'

Soares nell’Ultramondo

Nathan Bernardes Soares è arrivato al Milan il 16 marzo ma è difficile capire perché.

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Uno degli aspetti più criticati degli ultimi anni dell’era Berlusconi al Milan era l’insistenza sul tesseramento degli svincolati. Adriano Galliani, costretto a spendere meno rispetto ai tempi d’oro, faceva leva su prestiti e contratti in scadenza per portare a Milanello nomi che nel corso del tempo sono diventati sempre meno di spicco. Un percorso che inizia da Rivaldo e Cafu e arriva a Vangioni. La nuova società cinese è stata accolta dall’ambiente con grande entusiasmo anche per gli investimenti sul calciomercato, che riscattavano la povertà precedente. Il Milan ha speso in effetti circa 220 milioni di euro solo la scorsa estate, delle spese che hanno invece invitato alla prudenza nel periodo invernale, durante il quale il Milan è rimasto sostanzialmente fermo sul mercato. A quel punto sono tornati di moda gli svincolati: al termine di questa stagione arriveranno Reina e Strinic, già bloccati dalla dirigenza rossonera. Ma non sono stati gli unici acquisti che il Milan ha concluso negli ultimi mesi.

 

In un ufficio di Barra de Tijuca, nella zona ovest di Rio de Janeiro, lo scorso 16 marzo, nel silenzio generale il Milan, ha messo sotto contratto un giocatore:Nathan Bernardes Soares, attaccante brasiliano nato il 17 gennaio del 2000. Lo aveva annunciato GloboEsporte e la notizia è subito rimbalzata in Italia. Insieme alla notizia, le domande del caso: chi è Soares? Perché il Milan lo ha acquistato?

 

Chi è Soares
Di Soares non si sa praticamente niente, sembra uscito fuori dal nulla. Non ci sono tracce del giocatore su Wikipedia, mentre su Transfertmarkt il suo nome è apparso solo dopo l’approdo al Milan. Soares, fino a poco tempo fa, non era presente in tutta la documentalità online che ci permette di certificare l’esistenza di un calciatore professionista. Di lui, per ora, si sa solamente che ha militato dal 2014 al 2017 nel Cruzeiro, poi è stato mandato in prova all’Avaì da maggio ad agosto dello scorso anno, ma alla fine non è stato confermato. Soares è rimasto svincolato per 7 mesi, prima di firmare con il Milan fino al 2020. La foto della firma del contratto lo ritrae sorridente, con la maglia del Milan addosso, la penna in mano e l’agente al suo fianco.

 

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Soares non ha niente del calciatore. Non è molto alto, ha il busto corto e non ha muscoli. L’attaccatura dei capelli alta, i baffi lo fanno sembrare uno qualsiasi a cui hanno appena regalato una maglia del Milan non esattamente della sua misura.
La Uplay Sports, l’agenzia che ne gestisce il cartellino, avrebbe preteso una percentuale sull’eventuale futura cessione del ragazzo. Andando a dare un’occhiata al sito dell’agenzia nella sezione “atleti”, si nota chiaramente una preferenza per i giovanissimi: il più “anziano” è il classe 1991 Valdo, attaccante del Joinville (Serie B brasiliana). La Uplay Sports, tra gli altri, gestisce anche tre classe 2003. Il nome di Soares è messo in bella mostra: è il primo, in alto a sinistra. E il profilo Instagram dell’agenzia è tappezzato di immagini del brasiliano in rossonero.

 

Alcuni dei fotogrammi sono stati presi dall’unica presenza di Soares con il Milan: il giocatore è stato aggregato alla Primavera di Lupi ed è sceso in campo in occasione della finale di ritorno di Tim Cup, a San Siro. Soares, che ha scelto la maglia numero 31, è entrato al minuto 56 e si è sistemato sulla fascia sinistra. Negli highlights del match lo si vede tentare un inserimento in area dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo. Durante la partita Soares non si è fatto notare per qualcosa in particolare, se non per un pallone perso malamente dopo un dribbling fallito. Guardare i suoi video in campo è un’esperienza strana: il campo sembra troppo grande per lui, parlandoci per riflesso di quanto siano grossi i calciatori contemporanei. Su YouTube non si trovano altre tracce del brasiliano.

 

Nathan Bernardes Soares
remember the name pic.twitter.com/MW0RyxKbHA

— Amro (@ThatBoyAmro) 13 aprile 2018


Scegliete la vostra azione inadeguata di Soares preferita. Il dribbling sbagliato con cui si accartoccia sul giocatore, oppure quel patetico tentativo di scivolata finale.

La trasformazione in meme

Soares è diventato subito un personaggio culto di internet, un’icona anti-nostalgica. Il mistero del suo arrivo sembra avere a che fare con un calcio più vago e meno professionalizzato di quello di oggi. Si discute sulla sua reale età, su cosa lo abbia spinto a fare il calciatore e, soprattutto, su cosa abbia spinto il Milan a comprarlo. È stato paragonato a Minala, ex giocatore della Lazio sulla cui età si era discusso molto; e a Carlton, il goffo yuppie di Willy, il Principe di Bel-Air. Il giocatore stesso ha alimentato quest’auto-trasformazione in meme attraverso una gestione lisergica dei suoi profili social. Il suo Facebook somiglia a una pagina di meme dedicati a Nathan Bernardes Soares.

 

Soares aveva come immagine profilo il fermo immagine, tutto sfocato, di quel dribbling patetico e fallito contro il Torino. Ora, invece, ha una sua foto a torso nudo con un cappello di lana bianco. Sul suo diario pubblica immagini dalla precisa estetica buongiornista, come i “Bom Dia” incorniciati tra immagini glitterate di pulcini, rose, spiagge, ma anche materiale più sofisticato. Dopo la partita tra Milan e Napoli, ad esempio, ha postato un’immagine in cui lui, scontornato, è al centro insieme al risultato, e attorno a lui, diversi protagonisti del match fluttuano nell’universo; dopo la sconfitta con il Benevento, invece, ha invitato la prima squadra a “non arrendersi proprio ora”, inserendosi in mezzo al risultato tenendosi le parti intime come fosse in barriera; infine, per la partita contro il Bologna, ha deciso di teletrasportarsi al Dall’Ara vicino a Calhanoglu.

 

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Provando a cercare una spiegazione razionale, il suo acquisto potrebbe essere legato alle regole in vigore sul tesseramento dei calciatori extracomunitari. Il Milan potrebbe utilizzare Soares per un altro acquisto: con la cessione del brasiliano la società rossonera avrebbe a disposizione uno slot per un giocatore di un paese non aderente all’UE. Un tipo di operazione opaca ma che non ha niente di illegale e che in passato è stata effettuata anche da altri club. Il 5 agosto del 2013 la Roma, ad esempio, mise sotto contratto Babù, allora trentaduenne, per poi cederlo 3 giorni dopo all’Alcanenense con l’unico obiettivo di fare posto a Gervinho. Di recente anche il Napoli ha adottato la stessa tecnica: a gennaio di quest’anno, i partenopei hanno preso lo svincolato Bangoura (ex Maceratese, classe 1994), che verrà ceduto in estate per liberare uno slot.

 

La permanenza di Soares a Milanello, comunque, non può essere esclusa: tra l’ironia dei tifosi e il calciomercato estivo che incombe, nel dubbio Soares vive a pieno la sua nuova avventura. Forse alla fine tornerà nell’Ultramondo da dove è arrivato. Nel frattempo, continua a mostrarsi entusiasta, nonostante tutto.

 

 

Tags : milannathan bernardes soares

Leonardo Mazzeo è nato a Roma nel 1993, laureato in giurisprudenza. È caposervizio di Laziocrazia e collabora con Fox Sports Italia e Dude Mag.

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