Il dribbling è uno degli aspetti meno replicabili del talento calcistico. Tutto nel calcio può essere migliorabile, almeno in parte: la condizione fisica, la forza, la precisione nei passaggi. Il dribbling invece resta una qualità innata, o sia ha o non si ha. Qui non stiamo parlando del dribbling in velocità, basato sull’atletismo da esprimere in spazi ampi, ma del dribbling nello stretto, quando si è circondati da avversari e si può far affidamento solo sulla tecnica.
Eppure in Serie A il dribbling rimane un aspetto sottovalutato, considerato un semplice vezzo, un’imperdonabile debolezza individuale in un gioco di squadra. Come se il dribbling fosse davvero un fondamentale inutile, inefficace. In realtà, anche nell’opinione più mainstream, ci si sta accorgendo che avere in squadra giocatori che dribblano è diventato sempre più importante: per creare spazi, guadagnare superiorità numerica e disordinare le linee difensive.
Per dire che la Serie A ha un problema con i dribbling basterebbe affidarsi ai semplici dati numerici: facendo una media dei dribbling a partita delle squadre dei cinque principali campionati, la Serie A sarebbe l’unica, seppur di poco, a non raggiungere un minimo di otto (7,9 dribbling a partita). Penultima la Premier (8,25), in testa la Liga (9,4).
Nella graduatoria delle singole squadre, la prima italiana per dribbling a partita è l’Atalanta, appena ventesima con 9,9 dribbling per match. Nelle ultime cinque posizioni ci sono ben tre italiane: Frosinone, Chievo e Cagliari, mestamente ultimo (4,7). Considerando solo i giocatori con un minimo di quindici presenze, quelli con almeno 1,5 dribbling per 90′ sono 64 in Liga, 57 in Ligue 1, 54 in Premier e appena 43 in Serie A. Peggio di noi solo la Bundesliga con 36 giocatori.
Nonostante questi dati, anche in Serie A esistono grandi dribblatori, ognuno con il proprio stile, che si sposa in modo diverso con le caratteristiche della squadra in cui giocano. Abbiamo raccolto i migliori seguendo la classifica di chi dribbla di più secondo le statistiche, ma ci abbiamo aggiunto del gusto personale per menzionare qualche nome che non è fra le prime posizioni.