
Ogni volta che torna la Nazionale, si torna a parlare di centravanti italiani. Uno dei ruoli su cui più proiettiamo la nostra - reale o presunta - idea di decadenza calcistica. Ma quali sono questi centravanti italiani? Quanto sono forti? Che caratteristiche hanno? Dove si trovano? Che fanno nella vita?
Per provare a fare chiarezza, ho compilato una classifica di merito (il mio merito), basandomi su parametri sia soggettivi che oggettivi. È una classifica che non è pensata in ottica “convocazioni di Spalletti”, ma semplicemente in base a quanto sono forti questi centravanti in astratto, guardando al passato, al presente e al futuro. Inoltre, essendo la categoria “centravanti” una categoria non del tutto definita, sono stato io a scegliere quali lo sono e quali no (tipo: Raspadori centravanti, Sebastiano Esposito e Gennaro Tutino non centravanti). Lo stesso si può dire per la categoria “italiani”: se puoi avere un passaporto, per quanto mi riguarda, sei dei nostri. Consideratela come una scala più che una classifica: c’è chi scende e c’è chi sale.
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