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Nicola Santolini
Ce la può fare il Bologna ad arrivare in Champions League?
05 gen 2024
05 gen 2024
Cosa dicono le statistiche sulla squadra rivelazione del campionato.
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Nicola Santolini
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IMAGO / ABACAPRESS
(foto) IMAGO / ABACAPRESS
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Tutte le statistiche presenti nel pezzo sono fornite da Statsbomb. IQ Soccer è lo strumento essenziale per gli analisti, i giornalisti e gli scommettitori professionisti di tutto il mondo.

Solo due punti separano Inter e Juventus, le squadre momentaneamente in vetta alla classifica di Serie A, ed è curioso che a parte l’Atalanta, con cui i nerazzurri hanno vinto e i bianconeri pareggiato, le altre squadre che non sono riuscite a battere siano le stesse. Sia Inter che Juventus sono state sconfitte in campionato solo dal Sassuolo e, oltre allo scontro diretto, hanno pareggiato con Genoa e Bologna. Proprio gli emiliani in questa stagione si sono rivelati un avversario particolarmente difficile per l’Inter, eliminando la squadra di Inzaghi dalla Coppa Italia ai supplementari. Il percorso del Bologna è iniziato oltre un anno fa, quando nel settembre 2022 sulla panchina è subentrato Thiago Motta, che ha portato la squadra al nono posto in campionato, con 54 punti, miglior risultato storico con la Serie A a 20 squadre. Il cammino intrapreso quest’anno sembra ancora più promettente: nonostante la sconfitta nell’ultimo turno contro l’Udinese, il Bologna al momento è quinto - con 31 punti - dopo essere stato anche al quarto posto. La squadra di Motta - come anche la Fiorentina - sta in parte beneficiando delle difficoltà di altre rivali che ambiscono alla qualificazione a una coppa europea, ma è lecito chiedersi se i risultati fin qui ottenuti sono in linea con il livello delle performance messe in campo oppure no. Se, cioè, i risultati attuali del Bologna non siano oltre le loro possibilità, magari anche grazie a un po’ di fortuna. Per metterla in termini statistici: che non stia overperformando. Se insomma ce la possa fare a mantenere il quinto posto attuale, che va ricordato potrebbe garantire l'accesso in Champions League dovessero incastrarsi alcuni buoni risultati delle italiane nelle coppe, o addirittura conquistare il quarto, che la manderebbe dritta nella massima competizione europea senza tabelle e tabelline.Quando di parla di squadre che overperformano, si è spesso portati a pensare a situazioni casuali e temporanee, come periodi di eccezionale precisione di un attaccante o di straordinaria imbattibilità di un portiere, destinate a riallinearsi verso la media nel corso di un intero campionato. Questo è frequente, ma in ogni stagione ci sono squadre che a fine anno riescono a discostarsi anche di molto dalle attese, sia in positivo che in negativo, che sia per puro caso o per valori tecnici effettivamente molto superiori o inferiori alla media. Un esempio molto recente è la Lazio dello scorso campionato, che ha chiuso la stagione con delle nette overperformance, sia dal punto di vista realizzativo che difensivo - soprattutto grazie a Provedel - che hanno contribuito a raggiungere un piazzamento in Champions League nonostante statistiche apparentemente mediocri.

Un primo dato - un po’ sommario ma molto compatto - per valutare il livello di performance della squadra attraverso la lente delle statistiche avanzate è la differenza tra xG a favore e concessi. Escludendo i calci di rigore e considerando solo la differenza di non-penalty xG calcolati da StatsBomb, il Bologna ha al momento il 6° miglior valore in Serie A. Intuitivamente questo restituisce l’idea di una buona corrispondenza tra le prestazioni messe in campo - secondo i criteri delle statistiche avanzate - e dei risultati effettivamente ottenuti, che sono valsi finora il quinto posto in classifica. Separando le due componenti di questo primo indice, e quindi isolando le prestazioni offensive e difensive, risulta chiaro come il Bologna abbia costruito i propri risultati basandosi soprattutto sulle seconde. La produzione offensiva della squadra di Motta, misurata dai npxG, è molto vicina alla media del campionato - 11° miglior valore, a fronte del 10° attacco - e il volume di occasioni create per 90 minuti è molto simile a quello di squadre come Udinese, Monza e Sassuolo.

Il Bologna ha invece la terza miglior difesa effettiva della Serie A, con 15 gol subiti, di cui solo 12 non derivano da calci di rigore, e la quinta miglior performance difensiva secondo i non-penalty xG concessi, 13.76. Anche scorporando xG creati e concessi, per quanto sia offensivamente che difensivamente il Bologna abbia fatto un po’ meglio di quanto atteso dal modello degli Expected Goals, non ci sono prove di overperformance particolarmente accentuate, difficili da sostenere nel medio-lungo periodo. La squadra di Thiago Motta ha segnato 2,59 gol in più rispetto ai propri npxG, in proporzione il 14% in più, 11° valore più alto della Serie A. Volendo indagare più dettagliatamente lo stato di salute della squadra di Motta dal punto di vista del gioco e della costruzione di occasioni, è possibile scremare ulteriormente i dati limitando l’analisi agli xG in open-play, escludendo tutte le situazioni da fermo. Anche in questo caso le proporzioni non cambiano molto: il valore di open-play xG creati è sì il 6° migliore del campionato, ma molto vicino alla media e a quello di altre squadre, mentre la performance difensiva è addirittura la terza migliore.

L’efficacia della performance difensiva della squadra è notevole, anche considerando l’upgrade rispetto alla scorsa stagione: da 1,07 a 0,76 npxG concessi per 90 minuti, un miglioramento quasi del 30%, non da poco. Il fatto che il Bologna, oltre a concedere poche occasioni, abbia anche subìto meno gol rispetto alle attese del modello degli xG potrebbe far supporre a un contributo particolarmente positivo del portiere, ma in realtà le statistiche avanzate di Skorupski sono nella media: il polacco è più o meno in linea tra gol incassati e post-shot xG affrontati, con un delta positivo di gol evitati rispetto alle attese di 0.38. Poco meglio ha fatto Ravaglia, che però ha giocato una sola partita, dando quindi un contributo marginale. In questo caso a fare la differenza è stata più probabilmente la scarsa precisione degli attaccanti - in un’overperformance difensiva comunque modesta - oltre a un po’ di fortuna, ma anche il fatto che il Bologna riesca molto bene a limitare la pericolosità delle occasioni che concede agli avversari: la squadra ha il 3° miglior valore della Serie A di xG per tiro subìto, un parametro che misura la pericolosità media dei tiri concessi, e il 5° migliore di clear shots subiti, ovvero i tiri a tu per tu con il portiere, tendenzialmente i più pericolosi.Capovolgendo il punto di vista, e considerando gli xG per tiro effettuato per stimare la qualità delle occasioni costruite, il Bologna è 5° in Serie A.Ho citato tanti dati, tutti tendenzialmente positivi o molto positivi, ma analizzando le statistiche della squadra un aspetto che mi è apparso particolarmente interessante - e un po’ anomalo - è quello della distribuzione dei gol. Il Bologna non ha segnato molto e crea un volume di occasioni nella media, ma ha mandato a rete un numero molto basso di giocatori diversi, soltanto sette: solo l’Empoli ha fatto peggio tra le squadre di Serie A. Un dato che può sembrare di importanza marginale, ma che dice molto sulla centralità di alcuni singoli nell’economia dei meccanismi offensivi di Motta e sulla distribuzione delle responsabilità realizzative. Escludendo i rigori, il Bologna ha segnato 18 gol, di cui 6 sono stati realizzati da Joshua Zirkzee e 4 da Lewis Ferguson. Se si considera che Orsolini ha segnato 3 gol su azione tutti nella stessa partita - contro l’Empoli - restano i 2 di Fabbian e le marcature di De Silvestri, Lykogiannis e Moro. Questo non può essere considerato un aspetto negativo in senso stretto, ma piuttosto un campanello d’allarme sull’influenza - o possibile dipendenza - dalle performance e dallo stato di forma di due elementi della rosa, che da soli valgono sostanzialmente la metà dei gol segnati dalla squadra, producono oltre il 40% degli xG complessivi, e sono anche quelli ad aver fornito più assist - 2 a testa - nonché i primi in rosa per xG assistiti ai compagni. Potrà suonare banale, ma in particolare Zirkzee sta avendo un peso enorme, non solo per il volume di occasioni che accentra su di sé o che riesce a costruirsi, ma in generale sul gioco offensivo della squadra, sia tatticamente che nelle giocate a favore dei compagni, oltre che nella finalizzazione. Anche da questo punto di vista Zirkzee sta avendo un rendimento molto alto, con 6 non penalty-gol segnati a fronte di 4,09 npxG, quasi il 50% in più rispetto alle attese del modello. È già visivamente piuttosto evidente, ma anche le statistiche restituiscono l’impressione che l’attaccante olandese sia sostanzialmente un giocatore fuori scala rispetto al contesto, ed è comprensibile che sempre più responsabilità finiscano per convergere su di lui.Con una sola partita ancora da giocare, il Bologna ha buone possibilità di chiudere il girone d’andata al 5° posto, e in generale i numeri e le statistiche avanzate sono abbastanza coerenti con i risultati raccolti sul campo. La squadra di Motta ha costruito buona parte delle proprie fortune su una fase difensiva attenta e molto efficace nel limitare le occasioni avversarie - un aspetto spesso fondamentale in Serie A - mentre non è apparsa altrettanto brillante dal punto di vista offensivo. Per difendere questo quinto posto, o addirittura puntare al quarto, la squadra di Thiago Motta dovrà quindi salire di livello soprattutto a livello offensivo, magari esponendosi a qualche rischio in più, ma soprattutto pregando per l'integrità fisica di Zirkzee e cercando di aggiungere qualche nuova fonte di gol al suo paniere. Da questo punto di vista sarà importante il ritorno di Orsolini (che, a detta dello stesso Thiago Motta, potrebbe avvenire già stasera contro il Genoa, magari a partita in corso), e chissà magari qualche aiutino dal mercato di gennaio. Non è un mistero che Sartori stia cercando già per questa sessione un sostituto di Zirkzee più solido di van Hooijdonk. In questo momento la classifica è piuttosto fluida, con tante squadre della parte sinistra che si stanno discostando da quanto atteso dai modelli statistici, in un senso o nell’altro. Difficilmente tutte queste prestazioni anomale potranno rimanere tali fino al termine della stagione, ma il Bologna ha numeri solidi, costruiti attraverso princìpi chiari e ben implementati. La grande centralità di Ferguson e soprattutto Zirkzee resta un’incognita, ma l’attaccante olandese sembra sempre più in crescita e pronto a farsi carico delle ambizioni collettive settimana dopo settimana. Il percorso di Thiago Motta e del Bologna è iniziato meno di una stagione e mezza fa, e se a fine campionato si concretizzasse una qualificazione a una coppa europea, come i numeri lasciano spazio per credere, sarebbe uno di quelli più virtuosi degli ultimi anni.

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