Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
I movimenti di mercati più assurdi di settembre
12 set 2025
Cioè i più malinconici.
(articolo)
13 min
(copertina)
IMAGO / Buzzi
(copertina) IMAGO / Buzzi
Dark mode
(ON)

Lontano dai riflettori, quasi nascosto tra la pausa per le Nazionali e il ritorno a scuola, resiste un calciomercato minore di settembre. Sono stanchi svincolati che trovano gli ultimi, esotici contratti, ma anche qualche ultimo colpo a suon di milioni dall’Arabia Saudita, dalla Turchia o da campionati che all’improvviso si scoprono abbastanza ricchi o appetibili da provarci.

Abbiamo scelto i migliori, cioè i più malinconici.

GIAN MARCO FERRARI ALLO UNITED FC
Gian Marco Ferrari ha oltre 400 presenze tra i professionisti, di cui più della metà in Serie A, ma quest’estate nessuno lo ha cercato, o almeno così sembra. È triste: Ferrari è un po’ l’archetipo di un certo tipo di difensori italiani: alto, magro, capelli scuri, barba, brave persone, sempre un po’ sottovalutate (ma ha una presenza in Nazionale).

Nel silenzio dei primi giorni di settembre è diventato un giocatore dello United FC, una squadra che con quel nome sembra smaccatamente finta, anche nel contesto un po’ cartonato del calcio degli sceicchi (anche se il presidente, non chiedetemi il perché, è un ex portiere moldavo).

Lo United FC è una squadra di Dubai, che milita nella seconda divisione calcistica degli Emirati Arabi Uniti. È nato nel 2019 e forse erano tutti troppo impegnati a trovargli un nome migliore. Il segreto qui è che l’allenatore del club da quest’estate è Andrea Pirlo e quindi deve essere stato lui a volerlo. Bella chiamata, non c’è che dire: a 33 anni, mi sembra, possa dire brillantemente la sua da quelle parti.

ISMAËL BENNACER ALLA DINAMO ZAGABRIA
Nei nuovi equilibri, sportivi e finanziari, del Milan di Allegri, Bennacer è parso subito di troppo, e più passavano i giorni, più arrivavano nuovi centrocampisti, più sembrava di troppo. Il Milan però non è riuscito a liberarsene durante la normale finestra di mercato e iniziava a sudare freddo pensando di dovergli pagare gli oltre sette milioni lordi di stipendio per tenerlo in tribuna. Per loro fortuna, però, in Croazia il calciomercato chiude il 6 settembre e la Dinamo Zagabria è corsa in soccorso.

A rendere possibile l’operazione è stato Boban, oggi presidente della Dinamo Zagabria, che già lo aveva preso al Milan e che di lui parlava così (guardare sopra) solo poco tempo fa. Il club croato lo prende in prestito, pagando il 40% del suo ricco stipendio, quindi comunque al Milan qualcosa costerà, con la possibilità di riscattarlo a fine stagione.

YACINE ADLI ALL’AL-SHABAB
Lo stesso discorso, quasi uguale, si può fare per Adli, che proprio quando sembrava dover restare fuori rosa è stato sbolognato all’Al-Shabab per 8 milioni di euro. Che dire: Yacine, sarà per un’altra vita.

EMANUEL VIGNATO ALL’AL LARISA E SAMUELE VIGNATO AL RIJEKA
Lo so, non è bello trattarli come se fossero una persona sola, ma credo sia indicativo come il destino di Emanuel e Samuele Vignato si sia risolto allo stesso modo nel giro di una faticosa settimana di settembre. Un tempo graziose promesse del nostro calcio, a 25 e 21 anni i due fratelli Vignato sembrano già al capolinea. Emanuel è stato mandato dal Pisa in prestito all'Al Larisa, un club neopromosso nel massimo campionato greco; mentre Samuele è stato proprio svincolato dal Monza e ripartirà dal Rijeka in Croazia. Speriamo possa essere una ripartenza, perché - come si dice - nessuno è profeta in patria.

Così random che anche Di Marzio ha sbagliato club.

GABRIEL CHARPENTIER AL KLUB SPORTOWY CRACOVIA
Non dico che Gabriel Charpentier potesse rubare il posto a Bonny la scorsa stagione al Parma perché sarebbe una bugia, ma fino all’infortunio subito contro la Lazio era sembrato una sua onesta riserva. Pochi mesi dopo il Parma se n’è liberato come fosse un sacco di vestiti usati, magari non così rovinati da buttarli direttamente nei secchioni della spazzatura, ma neanche sufficientemente buoni da provare a darli a un mercatino dell'usato. Lo ha infatti ceduto a titolo definitivo per meno di due milioni di euro al Klub Sportowy Cracovia, club che, non che io sia esperto di calcio polacco, non è neanche uno dei primi 4 o 5 che ti viene in mente se pensi al loro campionato. Noi da qui gli auguriamo tutto il bene possibile.

BOTOND BALOGH AL KOCAELISPOR
Botond Balogh era invece proprio nelle rotazioni dei titolari del Parma nella scorsa stagione, ma in estate è stato considerato fuori dal progetto dal nuovo allenatore Cuenca. In attesa di capire il futuro, è stato parcheggiato in prestito al Kocaelispor, squadra neopromossa del campionato turco che sembra aver puntato molto sul calcio italiano. Oltre a Balogh in questa sessione di calciomercato ha preso: Wieteska dal Cagliari, Nonge dalla Juventus, Linetty dal Torino, più Bruno Petkovic, con un passato nel nostro campionato. Sarà stata una buona idea?

JEAN-DANIEL AKPA-AKPRO AL VERONA
Il calciomercato del Verona è stato proprio una cosa a sé, ma pensavamo si fosse concluso il primo settembre. E invece come un fulmine a ciel sereno qualche giorno fa è arrivata questa notizia: Jean-Daniel Akpa-Akpro è un nuovo giocatore del Verona. Come è possibile? Non sapevamo neanche che fosse svincolato, sembrava anche lui dover rimanere al Monza come i vari Pessina e Colpani (e Gagliardini, che invece anche lui dovrebbe accasarsi al Verona). Lui, invece, a quanto pare è riuscito a liberarsi dal contratto e schivare la B, almeno per quest’anno.

ANTHONY MARTIAL AL MONTERREY
Quand'è che un calciatore entra nella fase crepuscolare della sua carriera? È una questione che mi assilla, soprattutto durante le sessioni di mercato, ma a cui non c'è risposta. Qualche giorno fa Gabbia, per i 40 anni di Modric, ha detto che «se sta così può giocare altri 20 anni», e viene quasi da crederci. Ecco, Anthony Martial di anni ne ha 29 e già da due o tre può considerarsi su un viale del tramonto che deciderà lui quanto essere lungo. Ieri è diventato un nuovo giocatore del Monterrey, dove farà compagnia a Sergio Ramos che di anni ne ha 10 in più.

Non voglio neanche mancare di rispetto a una squadra che al Mondiale per club ha fatto vedere di non essere poi così lontana dai canoni europei, ma certo il declino di Martial è triste, e lo è da molti anni. Magari in Messico troverà un senso alla sua carriera, potrà diventare un idolo dei tifosi, leader e trascinatore. Difficile immaginarlo ma sarebbe una bella forma di riscatto, magari non sportiva ma umana.

MATIJA POPOVIĆ AL CSKA MOSCA
Un paio di anni fa Matija Popović era diventato un caso in Italia: il Milan aveva un accordo per prenderlo a parametro zero dal Partizan Belgrado, dove si era messo in mostra come uno dei giovani più interessanti in Europa, ma poi aveva congelato l’accordo, pare infastidito dalle richieste dell'entourage e da un suo viaggio non programmato a Milano per firmare il contratto. A quel punto si era messa in mezzo la Juventus, prima che a spuntarla fosse il Napoli.

Popović dovrebbe essere un Ibrahimovic 2.0, un centravanti-trequartista di quasi due metri con forza fisica e grande tecnica. Dico dovrebbe perché in Italia tutto questo non si è visto: il prestito al Monza è stato fallimentare e la scorsa stagione ha giocato solo in Primavera 2. Certo, a 19 anni ha tutto il tempo di dimostrare quello che vale, ma intanto il Napoli lo ha venduto al CSKA Mosca, dopo aver provato a rivenderlo al Partizan. Secondo Fabrizio Romano nell’accordo il club italiano ha ottenuto un 10% su una eventuale futura cessione, che comunque non si sa mai.

ASIER ILLARRAMENDI AL KITCHEE
Il nome di Asier Illarramendi sembra uscire da un passato lontano. Sì, c’è stato un momento in cui sembrava potesse entrare nel calderone dei meravigliosi centrocampisti spagnoli, ma era una vita fa. Dopo due stagioni passate in MLS, il suo nome si è perso nelle nebbie del tempo per poi rispuntare proprio l’altro giorno, almeno agli osservatori compulsivi del calciomercato: Illarramendi è un nuovo giocatore del Kitchee, club del campionato di Hong Kong. Che dire?

JEAN MICHAËL SERI AL MARIBOR
Nei suoi anni migliori, cioè quelli al Nizza, Seri è stato spesso vicino, almeno a parole, alla Serie A. A vederlo sembrava forte forte, poi il suo destino è stato quello di andare a ingrossare le fila di una Premier League che stava diventando il campionato cannibale d'Europa. Da quel momento la sua carriera è diventata rapsodica e non particolarmente ricca di successi, anche se nel 2023 ha vinto la Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio. Dopo due stagioni in Championship, ha passato gli ultimi 6 mesi in Arabia Saudita, ma non deve essergli piaciuto. Da qualche giorno è tornato in Europa, come nuovo giocatore del Maribor, in Slovenia. Come sia potuta succedere questa cosa, dico proprio a livello logistico, mi tormenterà per settimane.

KURT ZOUMA AL CLUJ
Per settimane Zouma è stato accostato al Lecce. Sembrava una di quelle notizie surreali del calciomercato minore, che ogni tanto si realizzano ma che comunque sembrano sempre un po’ contro natura. Zouma invece, dopo aver aspettato, immagino, qualche offerta più ricca, è finito addirittura al Cluj in una calda mattina di inizio settembre, che è obiettivamente ancora più strano.

A convincerlo sarebbe stato Mikaël Silvestre, che oggi è il direttore sportivo del club romeno (strana la vita). Siccome internet è un posto che non dimentica, e non perdona, tutto quello che sappiamo di questo trasferimento è che, a quanto pare, onestamente non mi sembra credibile, ma chissà, la Romania è il Paese con la media europea di proprietari di gatti più alta.

ISLAM SLIMANI AL CLUJ
Proprio in queste ore sta prendendo corpo un trasferimento che scarta a destra quello di Zouma. Islam Slimani, uno degli ultimi centravanti di culto, è diventato un calciatore del Cluj. Immagino che anche qui ci sia lo zampino di Silvestre, anche se è difficile ipotizzare cosa possa aver fatto per convincerlo, oltre a scrivere una bella cifra nella casella stipendio (non ho idea di come si porti avanti una trattativa di mercato). Slimani ha 37 anni e sembra aver finito la benzina anni fa. In ogni caso è il tipo di movimenti di mercato che si commentano sempre con stupore e ammirazione, con la certezza che, sai che ti dico, secondo me farà una grande stagione.

JAN-CARLO SIMIC ALL’AL ITTIHAD
In questi giorni di settembre la voce del padrone la sta facendo, e come stupirsi, il mercato arabo. Nell'indifferenza generale stanno arrivando calciatori dall’Europa a suon di milioni, sempre più giovani, sempre meno affermati. L’ultimo in ordine di tempo è Jan-Carlo Simic. Dopo aver chiesto la cessione al Milan appena un anno fa, perché voleva una squadra che lo facesse giocare con regolarità, oggi, a 20 anni, è diventato un nuovo giocatore dell’Al Ittihad.

Giocherà con Benzema e Kanté, guadagnerà un sacco di soldi, eppure è impossibile non storcere un po’ il naso, anche semplicemente per l’improvvisa virata dall’ambizione di voler giocare titolare a 19 anni tanto da lasciare un club con il Milan all’andare in Arabia Saudita. Se siete tifosi rossoneri c’è una piccola buona notizia per voi: da questa operazione il Milan guadagnerà circa 4 milioni di euro.

CHRISTIAN ERIKSEN AL WOLFSBURG
Il Wolfsburg non è più nella sua fase sturm-und-drang di club tedesco temuto e rispettato, ma questo matrimonio non mi sembra male. Difficile pensare Eriksen abbia ancora molto da dare, ma quel suo tipo di talento cerebrale finisce per trovarsi bene in contesti simili, e magari ci capiterà di fare zapping tra le partite della fine settimana e essere felici di vederlo ordinare calcio anche in Bundesliga.

MARKO PJACA AL TWENTE
La carriera di Marko Pjaca sta ricominciando da capo? Come spiegare altrimenti il suo passaggio dalla Dinamo Zagabria al Twente? Di solito è un movimento di mercato da ventenne: ti fai conoscere nel tuo campionato, ti scovano in Olanda, fai qualche buona stagione e poi si va a provare in uno dei top-5 campionati. Pjaca, però, ha 30 anni e una serie di infortuni alle spalle che avrebbe abbattuto un cavallo.

Immagino che tra qualche anno non lo ritroveremo tra gli acquisti di Sartori, anche se un po’ ci spero.

LUKASZ FABIANSKI AL WEST HAM
A 40 anni, e dopo sette stagioni e 216 presenze, il West Ham aveva lasciato scadere il contratto di Lukasz Fabianski. Ci sta: è l’ordine naturale delle cose, un ciclo della vita che prima o poi tocca anche ai portieri. Poi non so bene cosa sia successo: i primi di settembre il club ha ceduto il Wes Foderingham all’Aris Limassol ed è tornato da Fabianski, che intanto si stava facendo la sua vita, convincendolo a tornare. Ri-accogliendolo Potter ha detto che Fabianski è «ancora un portiere di alto livello».

FODÉ BALLO-TOURÉ AL METZ
Per tutti i fan della saga Ballo-Touré: dopo essere stato esiliato nel Milan Futuro, dopo aver passato sei mesi in prestito al Le Havre, dopo aver rescisso il contratto con il Milan e passato l’estate a spasso, Ballo-Touré ha firmato un contratto con il Metz.

KERIM CALHANOGLU AL HNK VUKOVAR 1991
Il cognome Calhanoglu è tornato un attimo alla ribalta in questi giorni di settembre, perché in Turchia il mercato è aperto e il Galatasaray era tornato all’assalto del play dell’Inter. Lasciare o non lasciare andare Calhanoglu, questo è il dilemma estivo del mondo Inter. Intanto, senza nessun tipo di correlazione, il cugino Kerim a settembre si è trasferito dal Greuther Fürth all’HNK Vukovar 1991 in Croazia.

ANDY PELMARD ALLO JAGIELLONIA
I più leccesi di voi si ricorderanno di Andy Pelmard, una delle corvinate non riuscite. Il suo picco è stato il guaio combinato dopo la cena di Natale con la squadra, quando è stato fermato che guidava contromano in stato di ebbrezza finendo poi fuori rosa. Dopo un passaggio rapido e indolore al Las Palmas, ora riparte dallo Jagiellonia, club polacco campione in carica e che si è particolarmente distinto nell’ultima Conference League.

MUNIR EL HADDADI ALL'ESTEGHLAL
Munir El Haddadi è stato uno dei tanti nuovi Messi, poi la sua carriera è sfumata in una normale mediocrità, che comunque vuol dire quasi 300 presenze in Liga prima dei 30 anni. In estate è rimasto svincolato e con una solida carriera alle spalle sembrava avrebbe trovato facilmente squadra (due anni fa, per dire, è stato vicino all’Atalanta). E invece è arrivato a settembre senza, poi il 6 settembre la sorpresa: Munir El Haddadi ha firmato con l’Esteghlal, in Iran.

Ogni tanto il campionato iraniano riesce ad attirare qualche giocatore con un passato di buon livello in Europa e ogni volta mi chiedo se lo fanno come “scelta di vita”. Il mondo si divide tra chi pensa che ci si possa arricchire passando un anno o due in Iran per lavoro e chi piuttosto preferirebbe andare a lavorare in miniera. Non so quanto possiamo aspettarci questo tipo di scelte dai calciatori, non conosco El Haddadi e non mi voglio sbilanciare. L'altra possibilità è che l’Esteghlal gli abbia offerto un euro in più degli altri.

DAVID PEJICIC AL MARIBOR
Per alcuni era l'anti-Pafundi, cioè il vero giovane talento dell'Udinese da mettere in mostra mentre Mancini convocava Pafundi in Nazionale. Cioffi lo aveva fatto esordire a 16 anni in Coppa Italia, poi un brutto infortunio lo ha rallentato. Ora torna in patria, è sloveno, al Maribor per vedere di iniziare a mettere minuti tra le gambe con i professionisti. Ne riparleremo?

FRANCO TONGYA AL GENCLERNIRLIGI
L'imbattibile amore del calcio turco per il nostro calcio. Ecco il mercato del Gençlerbirliği: Pedro Pereira dal Monza, M'Baye Niang dalla Sampdoria e poi, a settembre inoltrato, Franco Tongya a titolo definitivo dalla Salernitana.

SASA KALAJDZIC AL LASK LINZ
Kalajdzic nel 2022 era quello che è Woltemade oggi, e cioè un centravanti troppo alto per non stare in Premier League. Tre rotture del crociato dopo, Kalajdzic riparte dal Lask Linz. Indosserà la maglia numero 10.

MATÍAS KRANEVITTER AL FATIH KARAGÜMRÜK
Kranevitter aveva fatto tutto il percorso: giovane prospetto pieno di hype del River Plate, protagonista di un Preferiti di Ultimo Uomo, fragoroso fallimento in Spagna con l'Atletico, ripiego in Russia con lo Zenit, ritorno in Sudamerica, prima in Messico poi di nuovo al River. Ora proprio quando sembrava non avesse più niente da inventarsi, il colpo di coda: Kranevitter è un nuovo giocatore del Fatih Karagümrük.

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura