Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
Il motivo per cui il Napoli vuole Milinkovic-Savic
22 lug 2025
Uno dei migliori lanciatori del campionato.
(articolo)
7 min
(copertina)
Foto IMAGO / NurPhoto
(copertina) Foto IMAGO / NurPhoto
Dark mode
(ON)

In un calcio italiano sempre più povero, dove si tratta fino all’ultima clausola, tentando l’estrema dilazione di pagamento, il Napoli di Aurelio De Laurentiis spende i suoi soldi stranamente rilassato.

Il resto delle squadre conta le monete per arrivare al primo acquisto, mentre il Napoli è pronto a sganciare 18 milioni per quello che rischia di essere il proprio secondo portiere, ovvero Vanja Milinkovic-Savic.

Dentro questo calciomercato faraonico della squadra di Conte Milinkovic-Savic somiglia quasi a un capriccio, visto da fuori. Il Napoli ha in porta Alex Meret: un portiere piuttosto affidabile con cui il club ha già vinto due volte lo Scudetto. Non essendo però uno dei migliori portieri del campionato, forse ad Antonio Conte non bastava. Poi Meret è un argomento a Napoli: dopo ogni sbavatura riparte la tiritera sul fatto che non è all’altezza. Strano destino il suo: due volte campione d’Italia, con un ruolo anche importante, eppure sempre criticato. Strano soprattutto in una città in genere estremamente riconoscente come Napoli.

Fatto sta che per una volta il parere della pancia del tifo ha evidentemente coinciso con quello di Antonio Conte. Difficilmente viene da pensare che 18 milioni vengano spesi per un portiere di riserva, e allora dobbiamo immaginare Milinkovic-Savic titolare nel Napoli. O almeno contemplare questa possibilità.

Perché, quindi, Conte avrebbe deciso di sottrarre il posto al portiere con cui ha appena vinto il campionato, il vertice arretrato del pacchetto difensivo migliore della Serie A?

IL GIOCO CON I PIEDI
La prima differenza sostanziale tra Meret e Milinkovic-Savic è in come usano i piedi per impostare il gioco. Meret è mancino, il Napoli si fida di lui quando è sotto pressione ma non esagera il suo uso. In rapporto allo stile di gioco della squadra, che comunque costruisce da dietro con pazienza, tocca pochi palloni per novanta minuti. Meno di quasi tutti i portieri delle prime squadre per possesso palla del campionato. Meret gioca in modo elementare: non aspetta che la pressione gli arrivi addosso, si appoggia al giocatore più vicino che può trovare con un passaggio in diagonale. Cerca, insomma, di limitare i rischi. Non se la cava male, ma ha un gioco - appunto - piuttosto elementare.

Vanja Milinkovic-Savic ha invece un gioco articolato con i piedi. Ama prendersi responsabilità, è sempre coinvolto nella gestione del pallone. Effettua mediamente 6 passaggi in più per novanta minuti rispetto a Meret. Nei suoi primi anni in Italia era noto soprattutto per la sua tendenza esasperante a ricercare il lancio lungo. Una caratteristica che sembrava un tic, e che spazientiva i tifosi; uno stile però forse assecondato dalle richieste di Juric, che non disdegnava un gioco offensivo caotico che valorizzasse la conquista delle seconde palle. Nella stagione 2021/22 è arrivato a circa 25 lanci lunghi ogni 90 minuti, di cui 7.6 completati. Col tempo ha lavorato per abbassare il numero di passaggi fuori misura. Quest’anno, dentro il contesto di possesso piuttosto organizzato di Paolo Vanoli, è stata la sua stagione più economica e precisa: 7.4 passaggi lunghi completati e 13.4 sbagliati. Un numero significativo soprattutto se pensiamo che per tutto l’anno è mancato il principale destinatario di questi lanci, Duvan Zapata. Se Milinkovic-Savic può lanciare senza pressione, con i suoi compagni schierati, e la squadra avversaria è a uomo e aggressiva, diventa un’arma in più per la squadra.

vanjia 1

Meret gioca la metà dei passaggi lunghi a partita. A guardare i dati, il Napoli non lanciava lungo più di tanto, ma in realtà la traccia diretta verso il centravanti spalle alla porta era uno dei meccanismi più ricercati e organizzati dalla squadra. Niente di particolarmente sorprendente per una squadra di Conte. Avere Milinkovic-Savic è un modo per saltare la pressione e arrivare direttamente in zona offensiva in modo ancora più diretto, una soluzione in più per trovare Lukaku, Lucca o McTominay.

Quando parliamo di Milinkovic-Savic parliamo del giocatore, tra tutti quelli che hanno giocato in Serie A la scorsa stagione, che ha provato più lanci lunghi in numero assoluto: 888, completandone il 43%. Vi può sembrare una percentuale bassa, ma se la pesiamo sui numeri assoluti non lo è affatto. De Gea e Maignan sono superiori ma ne provano meno. Insomma: Milinkovic-Savic ha un’interpretazione da freak della distribuzione palla da dietro. Teniamo sempre conto che Milinkovic-Savic ha un'alta considerazione di sé come giocatore di calcio. Così alta che in un'intervista disse che a inizio carriera giocava in attacco ed era molto forte; avrebbe potuto essere il nuovo Ibrahimovic - disse.

Il suo gioco con i piedi è forse ancora un po’ grezzo e istintivo, ma ricco di potenzialità che Conte potrà organizzare. Milinkovic-Savic brilla soprattutto nella capacità di trovare gli attaccanti anche molto profondi, con lanci di 70 metri che esegue senza sforzo apparente.

Radar Hudl Statsbomb.

Guardando la costruzione del gioco del Napoli dobbiamo guardare ai dati di Amir Rrahmani. Se prendiamo la classifica dei passaggi lunghi tentati, Rrahmani è settimo in Serie A, e nelle prime dieci posizioni ci sono solo portieri a parte lui. Nei passaggi medi è addirittura primo: ne prova un numero abnorme, quasi 1500. Le percentuali di completamento sono altissimo: 72% sui lunghi, 95% in quelli medi. Segno della sua bravura, ma soprattutto di quanto queste giocate in verticale siano codificate e ricercate dal Napoli. Avere nel portiere una fonte di gioco diretto in più potrebbe avere conseguenze notevoli nella facilità con cui il Napoli costruisce il gioco dal basso.

QUESTO PORTIERE SA PARARE?
Ma concentrarsi solo sul gioco lungo sarebbe fuorviante. Conte non è Guardiola e non sarebbe disposto a perdere qualità tra i pali in cambio della precisione nel gioco con i piedi, un trade-off che l'allenatore catalano ha accettato per anni con Ederson.

Milinkovic-Savic ha la fama del portiere discontinuo e inaffidabile, costruita però soprattutto nei suoi primi anni in Serie A, quando era forse ancora acerbo. In fondo stiamo parlando di un portiere che oggi ha 28 anni. Juric una volta lo aveva bastonato ai microfoni: «Ha alti e bassi come nella vita di ognuno di noi, ma gli ultimi tre mesi, togliendo le ultime due partite, mi hanno dato la sensazione di un bel portiere. Purtroppo per lui questo calo è arrivato in un momento non ideale, quello in cui dovevamo dare di più». Milinkovic-Savic ha un’interpretazione coraggiosa e aggressiva del ruolo. È molto forte soprattutto nelle uscite basse. Ma aveva un difetto strutturale nel suo gioco, soprattutto sui tiri da fuori bassi, nella lentezza con cui riusciva ad andare a terra. Un difetto che ogni tanto torna fuori, come in questo gol di Paulo Dybala all’Olimpico. Un tiro insidioso, certamente, ma arrivato da piuttosto lontano.

I cali di tensione continuano a penalizzare la continuità di Milinkovic-Savic, e la percezione di un portiere comunque incline all’errore. Contro l’Hellas Verona, quest’anno, non ha visto spuntare Sarr in pressing e ha subito uno dei peggiori gol possibili per un portiere.

Contro la Lazio ha lisciato completamente la palla su un’uscita ben pensata, ma poi è riuscito a rimediare con una grande intensità nel recupero. I suoi errori negli anni si sono comunque diradati e quest’anno hanno fatto più rumore le sue parate spettacolari, una capacità chiara di portare punti alla propria squadra. Forse la sua prestazione più clamorosa è arrivata quest’anno in casa contro il Milan. Dentro ci trovate uno dei 4 rigori parati in stagione.

Se guardiamo le statistiche avanzate, Milinkovic-Savic negli ultimi due anni è stato tra i migliori portieri del campionato. Tra i portieri con più di 2000 minuti giocati solo Marco Carnesecchi fa meglio nella metrica “Gol salvati sopra le aspettative” misurata da Hudl Statsbomb (vengono misurati i post-shot xG). Solo Mile Svilar, invece, ha una percentuale migliore di tiri salvati (78%). Insomma, Milinkovic-Savic è stato scelto dal Napoli anche perché negli ultimi due anni è stato tra i migliori portieri della Serie A. La sua tendenza a commettere qualche errore grossolano, pure se in regressione, diventerà però più rischiosa e appariscente nel Napoli. A Meret in questi anni non è stato perdonato quasi nulla, nell'opinione pubblica. Milinkovic-Savic è pronto a reggere quel tipo di pressione?

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura
Il motivo per cui il Napoli vuole Milinkovic-Savic