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Marco D'Ottavi
Cosa serve alla Juventus sul mercato
29 giu 2022
29 giu 2022
Gli arrivi di Di Maria e Pogba sono il primo passo.
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Marco D'Ottavi
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Carolyn Mendelsohn/Bloomberg
(foto) Carolyn Mendelsohn/Bloomberg
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Le sessioni di calciomercato della Juventus stanno diventando ogni anno più simili a una soap opera dove si mischiano intrighi, colpi di scena, tradimenti e ritorni romantici. Ancora prima di aprirsi ufficialmente, il mercato dei bianconeri è già passato dal deprimente al fantastico, dal perdere il suo numero 10 a sognarne altri cento. È difficile regolarsi intorno a tutto il rumore che c’è e che ci sarà nelle prossime settimane, una quantità di voci più o meno vere aumentata anche dalle reali necessità della Juventus, mai così lontana dalla sua forma migliore come al termine di questa stagione. I primi aggiustamenti della rosa sono già pronti, bisogna solo attendere l’ufficialità, ma è facile immaginare che ce ne saranno altri, per dare ad Allegri la miglior squadra possibile per tornare a vincere. Per farlo, però, sarà importante anche “cedere bene”, come si dice in questi casi, sia per finanziare gli acquisti, sia per equilibrare una rosa che in questo momento ha degli squilibri piuttosto evidenti a partire dal monte ingaggi, il più alto - per distacco - della Serie A. Cosa possono fare Arrivabene e Cherubini nei prossimi due mesi?Partiamo da dietroCon l’addio di Chiellini, la difesa non è mai sembrata così indebolita: Bonucci ha avuto una stagione in flessione sia dal punto di vista del rendimento che degli infortuni, di de Ligt se ne parla più come di una probabile cessione che non come del perno intorno a cui deve crescere la Juventus del futuro (una sua partenza cambierebbe tutti gli scenari di mercato della Juventus, ma al momento quelli con il Chelsea sembrano solo approcci). Oggi i centrali dovrebbero essere loro due, che - tra l’altro - non si accoppiano benissimo, dato che sono due destri di piede che amano giocare dal lato destro della difesa. Ad adattarsi sarà l’olandese, ma alla Juventus servirebbe un terzo centrale che possa all’occorrenza alternarsi con loro, possibilmente mancino. Federico Gatti ha avuto un’ottima stagione al Frosinone e un grande esordio in Nazionale, ma arriva a Torino con zero partite in Serie A e in Europa (e anche lui è anche destro di piede). E se, a prescindere dal destino di de Ligt, la Juventus puntasse su un terzo centrale di grande valore? Koulibaly sarebbe il giocatore ideale per completare la difesa della Juventus: gioca centrale a sinistra, è esperto, la scorsa stagione è stato uno dei migliori giocatori del campionato. Certo, il senegalese è stato il più strenuo oppositore al dominio dei bianconeri degli ultimi anni e vederlo in bianconero sarebbe strano, ma sappiamo che il calciomercato raramente bada a queste cose, inoltre con un contratto in scadenza nel 2023 il costo del suo cartellino non sarebbe eccessivo. In alternativa Benoît Badiashile del Monaco è da qualche anno uno dei difensori più promettenti della Ligue 1. Aggressivo, forte nel gioco aereo e nella marcatura a uomo, in qualche modo, molto lontano, ricorda Chiellini. Trattare con il Monaco senza avere il portafoglio pieno non è però mai facile. https://youtu.be/kosUOAKBbCA Con un nuovo centrale sarebbe facile anche un eventuale passaggio alla difesa a tre - immaginatevi una difesa de Ligt/Bonucci/Koulibaly - che si è vista spesso in fase di costruzione nella scorsa stagione. Aggiungere un centrale aiuterebbe anche a mitigare il problema dello scarso rendimento dei terzini in rosa. Danilo è ormai più a suo agio in una difesa a tre, Alex Sandro arriva da una stagione disastrosa e la Juventus sta provando a liberarsi del suo pesante ingaggio, De Sciglio somiglia più a un jolly da tenere in panchina che un titolare affidabile, Pellegrini non ha mai convinto Allegri ed è in partenza, Cuadrado è stato quasi sempre usato più alto sul campo dall’allenatore (e la sua situazione contrattuale è ambigua). Nei primi giorni di mercato la Juventus sembrava interessata a Destiny Udogie e Nahuel Molina, che hanno avuto un’ottima stagione a Udine come esterni del 3-5-2. Ora il nome più caldo è Cambiaso, altro esterno a tutta fascia con tante energie da dare alla causa, ma con un talento non proprio scintillante. https://youtu.be/TIbylMhjABU

Udogie sembra un obiettivo più difficile, ma oltre a essere più giovane e futuribile, porterebbe in dote anche qualche gol, che alla Juventus manca disperatamente.

Gli esterni a tutta fascia sono diventati quasi una peculiarità della Serie A e non è un caso che la Juventus ne stia trattando molti. Storicamente il nostro campionato è il bacino da cui i bianconeri pescano, ma negli ultimi anni è sembrata anche pigrizia, se non proprio mancanza di fantasia. In un momento in cui la Serie A non riesce a creare terzini di alto livello, perché non guardare all’estero? La scorsa stagione uno dei migliori esterni a tutta fascia dell’Europa League è stato Ansgar Knauff dell’Eintracht Francoforte. È di proprietà del Borussia Dortmund, per cui non è un acquisto facile, ma in un reparto in cui l’unica alternativa è il trentaquattrenne Cuadrado un calciatore come lui farebbe molto comodo. Giovane, veloce, forte, Knauff è uno di quei calciatori che starebbero benissimo in una competizione di atletica leggera. Anche a sinistra servirebbe un’opzione più affidabile di Alex Sandro e i nomi che si possono fare sono molti. Per esempio: i tifosi della Juventus dovrebbero ricordare bene Pervis Estupiñán, terzino del Villarreal che ha eliminato i bianconeri negli ottavi di Champions. Esterno più di contenimento, ma con grandi doti atletiche e tattiche, avrebbe più senso in caso di difesa a 4 con un esterno sinistro alto ad occupare l’ampiezza come Chiesa (o Kostic?), dopotutto il modulo più usato della scorsa stagione è stato il 4-4-2. Cosa fare con il centrocampo?Nell’ultima Serie A il centrocampo della Juventus ha portato in dote 7 gol, in quello che potrebbe essere un record negativo. Per ravvivare il reparto più malmesso sta arrivando Pogba, ma non è detto che basti. Il francese aiuterà sicuramente la fase offensiva grazie alla sua capacità di creare occasioni per sé e per gli altri, ma arriva da due stagioni con diversi infortuni e, anche per via del Mondiale in mezzo, è difficile credere possa fare 45 partite ad alto livello. La Juventus ha due strade per costruire il suo nuovo centrocampo: la prima è provare a vendere (o liberarsi, dipende dai casi) di Rabiot, Arthur e Ramsey - nessuno di loro convincente in maglia bianconera - e reinvestire i soldi guadagnati (e quelli risparmiati dagli ingaggi) in un paio di centrocampisti, la seconda è quella di vendere i suoi scarti e dare fiducia a Miretti, Fagioli e Rovella. Non è ancora chiaro cosa voglia fare la Juventus con i suo tre giovani centrocampisti e l'idiosincrasia di Allegri verso i calciatori senza esperienza è risaputa, ma nel calcio di oggi è sempre più importante coltivare il talento in casa e - ognuno a modo loro - hanno tutti e tre dimostrato di poter giocare ad alti livelli. Considerando Pogba, Locatelli e uno tra McKennie e Zakaria come il centrocampo titolare (se dovesse rimanere a 3), i tre sarebbero il completamento naturale come sostituiti. Se i bianconeri decidessero invece di completare il centrocampo affidandosi al mercato, il primo bisogno è quello di un mediano da schierare davanti alla difesa. I nomi più gettonati sono quelli di Jorginho e Paredes, entrambi già passati per la Serie A, entrambi già accostati alla Juventus. Non è un ruolo facile da coprire e loro due sarebbero una garanzia, ma forse ad Allegri farebbe più comodo un centrocampista adatto più alla rottura che al palleggio. Dopo l’arrivo di Bissouma, Højbjerg non è più al centro del Tottenham e si dice possa partire. I prezzi della Premier League sono difficili da ipotizzare (qualcuno parla di 30 milioni di sterline), ma il centrocampista danese sarebbe un’ottima aggiunta. La sua capacità di coprire grandi porzioni di campo permetterebbe anche di scaricare Pogba di alcune responsabilità difensive. Un’alternativa più economica sarebbe Torreira, reduce da un ottimo campionato con la Fiorentina e perfettamente a suo agio in Serie A. Le occasioni in attaccoDopo aver sfogliato la margherita per qualche settimana, Angel Di Maria sembra aver finalmente deciso di accettare la corte della Juventus. Il mancato rinnovo di Dybala ha privato Allegri di un leader tecnico sul lato destro del campo e l’argentino ha le caratteristiche per riempire quel vuoto. Di Maria potrebbe fare lo stesso lavoro di cucitura lungo tutto il campo con la stessa qualità, ma con più creatività negli ultimi venti metri di campo. Il carisma e l’intelligenza tattica di Di Maria non ce l’ha quasi nessuno in Serie A e anche solo la sua presenza darebbe spessore all’attacco bianconero. Di Maria nell’ultima stagione è stato al top tra le ali per quanto riguarda quasi tutte le statistiche offensive per 90’ (0.38 assist, 2.46 dribbling, 63.43 passaggi tentati, passaggi progressivi in tutte le zone del campo). Sono numeri messi insieme in una squadra che faceva del controllo del pallone e della fluidità in attacco il suo punto forte e bisogna vedere come si adatteranno con la Juventus di Allegri, ma - appunto - Di Maria è un calciatore che non ha bisogno di un sistema che lo protegge per giocare bene a calcio. I dubbi riguardano la particolarità di questa stagione - con un Mondiale in mezzo su cui Di Maria e tutta l’Argentina puntano molto - e la volontà del giocatore di firmare per una sola stagione, come se fosse una specie di ultimo saluto al calcio europeo. La Juventus così ritarda di uno o due anni la ricerca di un giocatore che possa diventare il suo leader tecnico. L'alternativa più probabile a Di Maria era sembrata Berardi, reduce da un'altra ottima stagione ma che non offre garanzie di poter mantenere lo stesso livello di gioco in un contesto più stressante. Anche in questo caso sarebbe stato un calciatore della Serie A. La Juventus è forse consapevole che non ha la forza economica di arrivare ai migliori talenti offensivi del calcio: perché - ad esempio - non provare a bruciare tutti su Antony dell'Ajax? Da questo punto di vista Di Maria rimanda un problema, ma lo fa certamente in maniera positiva. Nonostante l’età, 34 anni, l’argentino non è un calciatore prono agli infortuni, tuttavia la Juventus farebbe bene ad avere un’alternativa. Al momento le ali in rosa sono Chiesa, reduce da un infortunio al crociato, e Cuadrado, che forse non è neanche un’ala e che, comunque, ha la stessa età di Di Maria. Forse per questo si parla con insistenza del possibile arrivo di Kostic. Il calciatore serbo ha avuto una grande stagione e le sue caratteristiche si sposano con l’idea di calcio di Allegri, inoltre potrebbe giocare sia come esterno a tutta fascia che come ala a sinistra, permettendo di schierare Chiesa a destra all’occorrenza (in che modulo?). Kostic è stato il crossatore migliore e più costante dell’ultima stagione e la sua presenza permetterebbe di aggirare i problemi della Juventus nell’attaccare passando per il centro e, inoltre, avrebbe come terminale Vlahovic, un centravanti che ha dimostrato di trovarsi a suo agio con i cross, sia alti che rasoterra (più di 7 ogni 90 minuti quelli di Kostic). Parlando di centravanti, servirebbe un sostituto del serbo, soprattutto se Kean non fosse confermato. Arnautovic aggiungerebbe una dimensione spalle alla porta addirittura superiore e, come riserva, è un profilo intrigante. Certo a Parigi c’è un numero 9 da più di 100 gol in Serie A che è in cerca di riscatto e che potrebbe arrivare in prestito. È finalmente l’estate di Icardi alla Juventus? https://youtu.be/rBHofBQkg8M Non sono però gli unici giocatori che sta trattando la Juventus. Si parla con insistenza di un possibile arrivo di Zaniolo, tra gli altri. Il calciatore della Roma risponde all’ideale di acquisto dei bianconeri (giovane e italiano), ma è difficile ipotizzarne una sua collocazione tattica in questo momento. Idealmente arriva per occupare il ruolo che nella scorsa stagione ha coperto Morata dopo l’arrivo di Vlahovic, una specie di esterno-seconda punta, che in fase difensiva si allarga e in quella offensiva si stringe. In questa stagione il giocatore della Roma ha avuto problemi in fase realizzativa (solo due gol in campionato), ma può svolgere bene tutto il lavoro di risalita e difesa del pallone alle spalle di una prima punta. Più difficile immaginarlo, invece, come ala in un 4-3-3. Questo modulo si è visto poco l’anno scorso - la Juventus ha giocato principalmente con un 4-4-2 che diventava 3-5-2 con la palla - ma l’arrivo di Di Maria lascia intendere che potrebbe essere quello con cui la Juventus affronterà la prossima stagione (tridente ideale: Chiesa/Vlahovic/Di Maria). I ragionamenti intorno al modulo hanno però poco senso con Allegri, un allenatore che in carriera ha sempre avuto un approccio bottom-up, ovvero partire dal basso (dalla rosa) per poi andare verso l’alto (trovare i principi di gioco). Probabilmente la Juventus partirà con un modulo per poi trovare in corsa la sua forma. Anche per questo il mercato della Juventus può andare così alla ricerca delle occasioni: Pogba è libero? Lo prendo. Di Maria? Prendo anche lui. Zaniolo è sul mercato? Ci proviamo. È un modo di lavorare che Allegri ha ottimizzato al massimo nella prima esperienza alla Juventus - inventandosi per esempio Mandzukic esterno - ma che l’anno scorso ha portato solo molta confusione. Comunque andrà il mercato, allora, per la Juventus sarà importante costruire una rosa ordinata, dove le caratteristiche dei calciatori possano incastrarsi e completarsi. Sembra il compito più difficile, visto quello che hanno in mano e la penuria di idee mostrata fin qui. Già solo con gli arrivi di Pogba e Di Maria non si può parlare di cattivo mercato, il resto poi - come sempre - sta all'allenatore.

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