Ogni anno su l’Ultimo Uomo raccontiamo e celebriamo le migliori squadre dell’anno: quelle che hanno vinto di più, con il progetto più solido e il gioco più spettacolare. Raccontiamo un mondo illusorio in cui le cose vanno solo e soltanto bene; un mondo in cui le risorse di benessere delle squadre sono virtualmente infinite. Ma come nel capitalismo la ricchezza individuale corrisponde all’impoverimento di qualcun altro, così nel calcio a una vittoria corrisponde una sconfitta, il successo di qualcuno è il fallimento di qualcun altro. Quest’anno abbiamo deciso di celebrare le peggiori squadre dell’anno, quelle col progetto più sgangherato, le ambizioni più velleitarie, i fallimenti più fragorosi, il gioco più osceno. Quelle che ci hanno mostrato i momenti peggiori, quelli più difficili da guardare, quelle che ci hanno lasciato addosso un imbarazzo.
Le abbiamo raccolte in una lista che le comprende per motivi molto diversi fra loro: perché non sono state all’altezza delle aspettative, perché hanno perso posizioni delle gerarchie nazionali ed europee, perché hanno fatto tante scelte sbagliate o, più semplicemente, perché hanno perso molte partite. È un piccolo viaggio nel fallimento e nella catastrofe del calcio europeo del 2021, fra i cinque maggiori campionati, sperando che questo articolo rappresenti di per sé un augurio di rinascita.