Squadra di Serie A che dovrebbe puntarci: Napoli
Probabilità che tra un anno venga definito un affare: 50%
In una singola stagione Cavani è passato dall’essere considerato l’archetipo del numero nove che mette a ferro e fuoco le difese avversarie all’equivalente calcistico di un’automobile vintage che fa dieci chilometri con un pieno. In altre parole, un lusso che nessuno sembra volersi più permettere. L’attaccante uruguaiano è stato a un passo dal Benfica, il tipo di squadra già molti gradini sotto a quello che ci saremmo aspettati per Cavani solo pochi mesi fa, poi si diceva fosse a un passo dal Fenerbahce, la cosa più vicina al concetto di cimitero degli elefanti nel mondo del calcio. Nella scala dei valori del calciomercato, Cavani è a soli due gradi di separazione dalla morte: il ritorno in patria e il ritiro.
Già oggi il “Matador” si comporta da vecchia gloria, prestando le sua immagine a una scuola di danza di Montevideo. «Ha un fisico da ballerino, molto lungo con mani molto sottili», ha dichiarato Igor Yebra, direttore artistico del Balletto Nazionale dell’Uruguay «Sono sicuro che se fosse arrivato da piccolo all’Opéra di Parigi, con questo tipo di fisico, lo avrebbero preso». Insomma, Cavani sembra sul punto di cambiare lavoro eppure viene comunque da due stagioni in cui, pur giocando poco (appena 24 partite da titolare in campionato), ha segnato complessivamente 30 gol stagionali. Certo, la sua fragilità fisica è un’incognita pesante, ma in tempo di vacche magrissime non ci sono molti altri giocatori a parametro zero con la sua stessa capacità di mettere la palla in rete e incendiare le piazze in cui gioca. E il Napoli è proprio alla ricerca di una punta di esperienza da affiancare a Osimhen. Chissà che il gioco – in questo caso il suo lautissimo ingaggio – non valga la candela.