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→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
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Il bello dell’Europa League 2021 vol. 13
30 apr 2021
30 apr 2021
Momenti epici di una competizione anti-epica.
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Cose che dovreste sapere di Danzica: la fontana del nettuno e il Goldwasser

Cos’è rende tanto importante Danzica? Se avete fatto le scuole lo sapete: il mare. La fontana del Nettuno, quindi, è importante proprio perché celebra il rapporto tra Danzica e il mare. Durante la Seconda Guerra Mondiale la fontana è stata smontata e nascosta, e poi rimontata sana e salva. Secondo la leggenda Nettuno, adirato per le monete che venivano tirate nella fontana, le ha rotte col suo tridente trasformandole in piccoli fiocchi d’oro che nobilitano il Goldwasser, il liquore più famoso della città. Letteralmente “Acqua d’oro”, fu inventata da un genio olandese alla fine del ‘500 - l’epoca in cui agli olandesi riusciva tutto. È considerata una delle bevande più eccezionali in Europa, lo Zar Pietro I di Russia se ne faceva mandare una fornitura annuale da Danzica. Contiene cardamomo, lavanda, timo, ginepro, coriandolo ma, soprattutto, fiocchi d’oro 24 carati. Per la vostra cena più lussuosa, da bere con in sottofondo le opere al piano del maestro Karol Szymanowski.




Bruno Fernandes è il Cristiano Ronaldo dell’Europa League

Probabilmente Bruno Fernandes quando è solo a casa e sta lavando i piatti canticchia l’inno dell’Europa League; quando è in macchina lo mette a tutto volume, quando sogna lo fa accompagnato dall’inno dell’Europa League. Quando a inizio partita le squadre sono schierate e lui è accanto ai suoi compagni, le braccia stese dietro la schiena, sta cantando quell’inno magico come Cristiano Ronaldo canta quello della Champions League. Da quando ha esordito in questa competizione, nel 2018, quando aveva cioè già 24 anni, nessuno ha segnato il suo stesso numero di gol: 19.

Da quella stagione i suoi numeri hanno assunto forme senza senso: 86 gol e 56 assist. E mi dispiace, ma non ci arrenderemo mai all’idea che la sua carriera sia stata normale. Non smetteremo mai di stupirci che il mezzo giocatore che abbiamo visto in Italia - la croce di un 5,5 perenne al Fantacalcio - sia diventato questo giocatore. Un conto è migliorare, un altro è diventare una sottospecie di Johann Cruyff. Quando è arrivato in Italia era un trequartista strano, un po’ tisico, di cui non si capiva qual era la migliore qualità. In un’intervista lo avevano paragonato a Pastore e aveva ridimensionato: «Mi sembra un paragone esagerato»; era il 2013 e diceva di vedersi in Premier League in cinque anni (gliene serviranno sette).

Dal Novara era passato all’Udinese: giocava, ma spesso partendo dalla panchina. I suoi compagni si chiamano Badu, Pinzi, Yebda. Aveva questo tiro strano in cui prendeva la palla storta e gli dava effetti da Shaolin Soccer. Alla Sampdoria di Giampaolo veniva maledetto perché ogni tanto si permetteva di togliere il posto a Filip Djuricic, Patrick Schick, persino a Ricky Alvarez. In 34 presenze solo 2 le aveva giocate per tutti e 90 i minuti. Era andato via per meno di dieci milioni e nessun rimpianto. Ha cominciato a costruire il suo gioco un pezzo dopo l’altro. Allo Sporting Lisbona è diventato un trequartista ultra-verticale, frenetico, ipercreativo, dal tiro facile e con una visione di gioco a volte fin troppo ambiziosa per le sue qualità. Poi persino il suo piede è sembrato migliorare, il suo interno sempre più dolce, l’esterno - prima inutile - ha cominciato a disegnare traiettorie visionarie. La sua presenza nelle partite sempre più massiccia. Eppure, quando il Manchester United ha speso 70 milioni per lui, sembrava il solito acquisto sciupone e frettoloso, fatto da una dirigenza che si era fatta fregare dalle sue torte statistiche grosse come quelle di pasqua. Aveva tutto per fallire al Manchester United, Bruno Fernandes. Nessuno avrebbe detto che non solo non avrebbe fallito, ma che sarebbe persino migliorato. Il suo gioco ha aggiunto la pausa alla verticalità, la regia offensiva alla rifinitura, la capacità di smarcarsi si è affiancanta alla frenesia. Arrivati a oggi, Bruno Fernandes, a 27 anni ancora da compiere, sa fare tutto.

Contro la Roma ha segnato due gol e servito due assist, dando la perenne sensazione di essere indifendibile. I suoi smarcamenti sempre troppo giusti, i suoi pensieri sempre troppo veloci, i suoi passaggi sempre troppo precisi per i difensori della Roma. Nel primo gol si è mosso alle spalle di un Cristante addormentato per ricevere il delizioso assist di prima di Cavani; se guardate il replay mentre corre storce la bocca come se gli stessero togliendo il dente, ma poi tocca la palla con l’interno con una dolcezza magica. Poi fa due assist, uno a Cavani con un tocco d’interno fintando il tiro, uno a Pogba con una di quelle palle di prima dal limite dell’area che sono le sue e di Kevin De Bruyne. Nei novanta minuti ne ha date altre incredibili, non concretizzate per poco, come quella d’esterno salvata da un intervento di Ibanez.

Nella sua partita ci sono stati sei passaggi chiave in totale, partiti da zone molto diverse del campo. Fernandes si muoveva lungo tutta la fascia orizzontale della trequarti, cercando sempre la tasca di spazio migliore in cui infilarsi. Se guardate la sua partita, non sta mai fermo, e nonostante giochi da rifinitore si muove anche in verticale per tenere in apprensione la linea della Roma. Dopo la partita, ai microfoni, ha parlato da ambasciatore; ha detto che è stato un onore giocare una volta contro Ambrosini, che la Roma è stata sfortunata, che alla fine Diawara non stava bene, scansando i suoi meriti che tanto, insomma, sono sotto gli occhi di tutti.


Le migliori 5 foto di Bruno Fernandes in Italia

Quando è arrivato in Italia si è presentato così

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I capelli tagliati da solo con una mano bendata, i denti sporgenti, un’apparente scoliosi; un maglioncino di OVS che dopo un lavaggio è da buttare, una camicia a quadretti brutta che non ha avuto manco la decenza di infilarsi nei pantaloni.

Bruno vs Volta

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Cesena-Novara al leggendario Dino Manuzzi, Bruno Fernandes pesa 25 chili con tutti i vestiti addosso, la maglia del Novara fatica a trovare un corpo su cui appoggiarsi, mentre Bruno difende palla dal ritorno di Massimo Volta.

Bruno zittisce Giovinco

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Choose your fighter.

Bruno contende palla ad Amauri

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È impressionante pensare quanto tempo fa Bruno Fernandes è arrivato in Serie A, se qui sta lottando sulla bandierina del calcio d’angolo con Amauri, che diremmo ritirato da almeno dieci anni. Era l’ottobre del 2014 e Amauri forse ancora non sapeva che il suo declino era iniziato inesorabile.

Bruno, Quagliarella, Joao Mario

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Bruno e Fabio Quagliarella discutono di massimi sistemi dopo un gol all’Inter mentre Joao Mario guarda l’orizzonte.


Gli infortunati della Roma o Le sette opere di misericordia di Caravaggio?

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L'opera ha una composizione serrata, che concentra in una visione d'insieme diversi personaggi, ma può essere confusa con una semplice scena di genere, tant'è vero che sembra ambientata in una tipica gradinata popolare. Sulla parte superiore del dipinto, a supervisionare l'intera scena che si svolge nella parte bassa, vi è la Madonna col Bambino accompagnata da due angeli. Le sette opere di misericordia sono così raffigurate:

1) "Seppellire i morti": è raffigurato sulla destra con Pau Lopez di cui si vede solo una metà.

2-3) "Visitare i carcerati" e "Dar da mangiare agli affamati": sono concentrati in un singolo episodio: quello di Veretout che condannato a continui infortuni, fu nutrito dal seno della figlia Pero e per questo fu graziato dai magistrati che fecero erigere nello stesso luogo un tempio dedicato alla Dea Pietà.

4-5) "Vestire gli ignudi": appare sulla parte sinistra concentrato in una figura di giovane cavaliere (un San Martino di Tours) che guarda la partita sconsolato; allo stesso santo è legata la figura dello storpio in basso nell'angolo più a sinistra: anche questo episodio è un riferimento alla agiografia di Martino, un emblema del "Curare gli infermi".

6) "Dar da bere agli assetati": è rappresentato da Spinazzola che beve da una mascella d'asino, Sansone, perché nel deserto bevve l'acqua fatta sgorgare miracolosamente dal Signore.

7)"Ospitare i pellegrini": è riassunto da due figure: l'uomo in piedi all'estrema sinistra che indica un punto verso l'esterno, ed un altro che per l'attributo della conchiglia sul cappello (segno del pellegrinaggio a Santiago de Compostela) è facilmente identificabile con Lorenzo Pellegrini.


Un gol di Bruno Fernandes alla Roma con la maglia dell’Udinese

Classico inserimento in area a raccogliere la sponda della punta; classico tiro forte rasoterra sul secondo palo; classico bacio al braccio su cui ha tatuato il numero 8: il suo giorno di nascita, il suo numero di maglia e quello indossato dal padre finché non è stato costretto al ritiro.


Bruno Fernandes e Cavani hanno rotto l’algoritmo di Whoscored

Altre cose che potrebbe aver fatto Raul Albiol oltre ad aver segnato all’Arsenal

  • È il nuovo fidanzato della vostra ex,

  • È l'insegnante di yoga della vostra attuale ragazza,

  • Ha avviato una start-up per vendere frutti di bosco biologici in città,

  • Crede che indossare la mascherina crei concentrazioni di CO2 che fanno male al nostro organismo,

  • Possiede 13 paia di Birkenstock,

  • Non crede nella doccia




Solskjaer come fantasma dei Manchester United-Roma passati, presenti e futuri

Ieri Ole Gunnar Solskjaer non si è mai alzato dalla panchina. Infagottato nella sua giacca a vento nera, i capelli color argento, gli occhi piccoli e grigi, il colorito terreo, l’allenatore del Manchester United non sembrava un uomo, ma piuttosto uno spettro calato sull’Old Trafford per agitare i ricordi dei tifosi della Roma. Forse conoscete la storia del fantasma del Natale passato, presente e futuro, una storia di terrore e redenzione. Bene questa è la storia del fantasma dei Manchester-United-Roma dove non c’è redenzione, ma solo una brutta sconfitta.

Il fantasma delle Manchester United-Roma passate

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Dopo appena otto minuti Pogba imbambola un paio di avversari, serve al centro Cavani, che di prima la tocca per l’inserimento di Bruno Fernandes che con uno scavetto batte Pau Lopez. La Roma ha già dovuto fare il primo cambio ed è a malapena riuscita a uscire dalla sua metà campo. I tifosi iniziano a sudare freddo: sapevano che sarebbe stato difficile, ma speravano non così difficile. Nell’inquadratura- e quindi nei loro occhi - entra Solskjaer. Non sta esultando, non sta dicendo nulla: ha le gambe accavallate, lo sguardo assente e le guance tirate. Prima della partita aveva ammesso di conoscere poco o nulla della Roma e quando aveva provato a correggersi aveva peggiorato la sua situazione. Ma Solskjaer non vive nel nostro presente, nella linea temporale della Roma disfunzionale di Fonseca, ma piuttosto attraversa le sensazioni dei tifosi romanisti per accarezzare il loro dolore. Mentre loro tornano con la mente a quel 7-1, alla tristezza di quel giorno maledetto, lui gli ricorda la bellezza dell’attesa di quei giorni, la Roma di Totti e De Rossi, un periodo in cui erano più giovani e non avevano mai sentito parlare di crisi finanziaria, crisi climatica, crisi esistenziale, collasso degli ospedali o che si poteva perdere una partita con così tanti gol di scarto.

Il fantasma delle Manchester United-Roma presenti

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La Roma trova la forza di ribaltare il punteggio, prima con un rigore di Pellegrini e poi con un tocco sporco di Dzeko da pochi passi. È il momento dell’euforia: i tifosi pensano che un altro Manchester United-Roma è possibile, che quella notte è la loro notte, che l’attaccante bosniaco è lì per redimere la squadra giallorossa dal suo passato. Ma Ole Gunnar Solskjaer non fa una piega, spettrale nella sua immobilità, lo sguardo rivolto verso un tablet che usa per viaggiare tra il nostro tempo e altri tempi in cui si stanno disputando altre Manchester United-Roma. Non tradisce emozioni, non sprona i suoi calciatori, non da indicazioni: come ogni fantasma che si rispetti non comunica in maniera convenzionale, ma i suoi messaggi arrivano a ogni tifoso. Come possono cambiare le cose? C’è un filo sottile che collega il calcio con l’ineluttabilità delle cose, con la certezza che le cose peggioreranno, perché quello è l’Old Trafford e quello il fantasma delle Manchester United-Roma presenti, uno scontro che non può che finire in un certo modo.

Il fantasma delle Manchester United-Roma future

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Senza cambi, con una squadra che rapidamente scivola in un incubo, la Roma si fa rimontare con cinque gol nel secondo tempo. Mentre una pioggia nera di presagi cade sull’Old Trafford, Solskjaer entra nelle case dei romanisti, sbatte le porte, distrugge i piatti, porta ricordi passati, ma soprattutto ci mostra il futuro: Manchester United-Roma continuerà a essere un fantasma che aleggia sulle teste della Roma, di chi gioca e giocherà nella Roma, dei romanisti. Lo si vede nel saluto finale con Fonseca, che con le occhiaie che gli scavano la faccia e la barba di chi è stato appena lasciato dalla donna della sua vita e gli è pure scappato il gatto. Fonseca rappresenta bene un uomo che ha visto uno spettro. Solskjaer con le spalle incassate, le gambe piegate, la faccia furbetta. Lo spirito delle Manchester United-Roma future è il Puck shakespeariano, un folletto con i pantaloni neri e il cronografo al braccio sinistro. Uno spirito del tempo che infesterà i sogni di molti, almeno fino alla prossima partita che tra pochi giorni potrebbe cambiare tutto.


Quale gol del Manchester United sei

Il gol di Cavani forte di piatto sotto l’incrocio di prima

Non sapevi cosa fartene della tua laurea in letteratura, della tua tesi sulla poetica di Giorgio Manganelli, ti sei iscritto a un corso al Gambero Rosso e hai iniziato a lavorare in cucina in un ristorante che fa più che altro pokè. Ti fai l’inverno a Bologna, l’estate in riviera nel chiringuito sulla spiaggia del locale. Poi però un problema: ti viene la dermatite. Il dermatologo ti consiglia dei guanti da indossare, oltre a creme e sedute di psicoterapia. Tu non ne vuoi sapere niente e molli il lavoro da cuoco e ti iscrivi a Medicina all’Università del Salento. I tuoi amici ti chiedono cosa ti ha portato a stravolgere la tua vita, tu rispondi sempre la dermatite.

Il gol di Bruno Fernandes con lo scavetto

Mentre tornavi al tavolo con una birra in mano trovi 5 euro per terra. Decidi di comprarti un gratta&vinci in cui devi grattare via delle facce di Amadeus truccato da Joker. Vinci 100mila euro. Il giorno in cui li vai a riscuotere, dietro Piramide, vai con tua madre e tua sorella. Usciti dal palazzo del Lotto, con le gambe tremanti, compri un collier per uno alle due donne della tua vita. Ti rimangono 80 mila euro e scegli di usarli solo per giocare ai cavalli: vuoi fare del gioco la tua professione.

Il gol di Cavani in tap-in

A metà mattina ti viene sempre fame; decidi di entrare in panetteria e comprarti una crostatina con la marmellata di visciole, la tua preferita. Nella panetteria di solito lavorano madre e figlia, quando entri ti salutano a malapena dicono solo “e poi? e poi?” come se, passo dopo passo, dovessi acquistare tutto il pane del giorno. Quella mattina, però, c’è una ragazza nuova e non eri pronto al suo sorriso. Ogni giorno entri in panetteria e chiedi «Una crostatina alle visciole». Dopo qualche giorno lei la prepara e la tiene accanto a sé come una promessa di felicità; ma ogni volta che entri aspetta che gliela chiedi, tu scandisci ogni giorno le parole come se fosse la prima volta. Una mattina le chiedi «Una crostatina alle visciole» ma aggiungi «Posso venirla a prendere stasera quando esce dal lavoro?». Lei annuisce. Torni in ufficio nervoso e felice. Qualche minuto prima delle 18 sei davanti al forno, passeggi avanti e indietro, scrolli Twitter, poi incroci una tua amica logorroica. Si ferma e ti racconta di suo figlio, che sta iniziando a parlare ma dice solo “papà” e lei ci scherza ma sotto sotto ci sta male per davvero. La ragazza esce dal forno e ti vede con la tua amica, mentre ti sta facendo vedere un video, non fai in tempo a incrociare il suo sguardo, ti ha già voltato le spalle andandosene.

Il gol di Pogba di testa

C’è una grande pace, neanche una leggera allergia può rovinarti questo bel giorno di primavera. Si sente il canto delle cicale e un odore acre di sterco di cavalli ma stai così bene che ti piace, ti fa sentire parte di quest’erba, di questo prato, di questi alberi secolari. Senti uno strano fresco sulle mani, abbassi lo sguardo, sono sporche di sangue. Ti alzi in piedi, ti guardi intorno, non c’è nessuno. Non trovi ferite sul tuo corpo, né scie per terra. Da dove viene quel sangue? Sei nel panico, inizi a correre, a cercare qualcuno. Gridi, non c’è nessuno. Ti svegli, era un sogno, ancora un po’ ansimante metti su il caffè. È il quinto anniversario dalla morte della tua fidanzata, l’amore della tua vita.

Il gol su rigore di Bruno Fernandes

Hai aperto un negozio di sigarette elettroniche nel 2011 e nel 2016 hai provato a convertirlo in un negozio di erba legale per salvare il salvabile. Hai usato tutta l’eredità di tua nonna: i soldi della villa venduta al paese in Sicilia. Hai votato Movimento 5 stelle alle ultime politiche ma non sei pronto ad ammettere che è stata una cattiva idea.

Il gol di Greenwood

Il giorno del funerale di tua nonna siete tutti intorno alla bara in questa camera mortuaria coi soffitti alti e l’aria condizionata sempre accesa per non far sciupare i cadaveri. Fuori fa caldo ma ti hanno fatto indossare comunque una giacca; è quella della cresima, ti sta corta di maniche, sembri povero e in effetti lo sei. Quando si avvicina l’ora del funerale la gente comincia ad andarsene per avviarsi verso la chiesa; siete rimasti tu e tua sorella, quando lei dice “vado a fumare”. Non aspettavi altro. Ti avvicini a un cadavere messo qualche metro vicino a quello di tua nonna e gli sfili un braccialetto d’oro dal polso freddo. Lo rivenderai al banco dei pegni nel pomeriggio.


Tre gol di Dzeko a Old Trafford con tre maglie diverse in tre decenni diversi

Wolfsburg ‘00

https://www.dailymotion.com/video/xykf31

Il Wolfsburg campione di Germania, attacco Dzeko-Grafite con Misimovic a inventare calcio, siamo in piena zona Edoardo Grasso. Partita a Old Trafford nella fase a gironi, lo United schiera il tridente Anderson, Welbeck, Owen. Il Wolfsburg passa in vantaggio con un gol di Dzeko di testa bellissimo, di quelli in cui il centravanti stacca in alto e dà un colpo di frusta alla palla come un nuotatore che riemerge dall’acqua.

Manchester City ‘10

Il leggendario derby in cui lo United si è lasciato umiliare a Old Trafford per 1-6 da un City che poi sarebbe diventato campione d’Inghilterra. Dzeko segna due gol, uno col ginocchio come ieri con la Roma, l’altro con questa piccola fuga nella metà campo avversaria conclusa con questo tiro di sinistro che ha superato De Gea. Altri dettagli da notare: dopo il gol Dzeko mostra con le mani il numero ‘6’ (che se non ve ne foste accorti è anche il numero di gol subito dalla Roma ieri); nella difesa del Manchester United gioca Chris Smalling.

Roma ‘20

Cosa c’è di più Dzeko che sbagliare un gol a un centimetro dalla porta e segnare casualmente con una parte del corpo che non era proprio adibita al tiro?


Date un voto a questa foto dell’Estadio de la Cerámica

Organizza la tua trasferta online: Manchester

Un viaggio con la mente per inseguire il sogno dell’Europa League, un sogno da persone per bene, che pagano le tasse e sognano di bere IPA con gli amici fino a notte fonda prima di perdere tutti i capelli. E dove farlo se non a Manchester, mattoni rossi, cieli grigi? Sarebbe stata la trasferta dei tifosi della Roma, una trasferta drammatica ma di quelle che rafforzano legami ancestrali come tifo, amicizia, fare pipì ubriachi di notte nel fiume Irwell.

Una statua: la statua di Engels

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Nel 2017 l’artista Phil Collins (non quel Phil Collins) trova nei pressi di un complesso agricolo nel villaggio di Poltava, in Ucraina, una statua abbandonata di Friedrich Engels. Era tagliato a metà, coperto di sacchi di rafia e macchiato con vernice blu e gialla. Cosa fa allora? Prende la statua, la sistema, se la porta a Manchester e la piazza di fronte al centro per le arti dello spettacolo. Una statua sovietica del padre del socialismo nel centro di Manchester, strano vero? C’è però un motivo (anche se non servirebbe): proprio nella città inglese Engels ha passato parte della sua vita per gestire le attività di famiglia. Il suo primo libro The Condition of the Working Class in England e ispirato proprio alla condizione degli operai di Manchester. Fateci un salto.

Un bancone: il bancone più piccolo d’Europa

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Avete mai bevuto su un bancone lungo appena un metro? Beh, questa è la vostra occasione. Il Circus Tavern si è auto-assegnato il titolo di bancone più piccolo d’Europa e chi siamo noi per dire il contrario (a meno che voi non abbiate un bar con un bancone ancor più piccolo, in tal caso scrivetecelo nei commenti)? In tempi di distanziamento sociale non è proprio il meglio che si può immaginare, ma tanto dobbiamo andarci con l’immaginazione a bere birra immaginaria gomito a gomito con l’umanità mancuniana. All’interno c’è il “George’s corner”, l’angolo dove amava sedersi George Best, pare assiduo frequentatore del Circus Tavern.

Un piatto: black pudding

Non avete mai fatto il vostro black pudding a casa? Male: farlo è semplice e divertente, vi riconnetterà con le vostre radici medievali, sarà come tornare nell’inghilterra vittoriana, sporcarsi le mani nel sangue come Jack lo squartatore. Il black pudding inoltre è ottima fonte di zinco, potassio, calcio, magnesio, ferro e proteine. Perfetto per il dopo sbornia.

Per prima cosa dovete mettere in padella del grasso di maiale, con della cipolla, una volta che ha soffritto, aggiungete il sangue di maiale setacciato che avete precedentemente rimediato dal vostro macellaio di fiducia, se non vi potete permettere un macellaio di fiducia sostituite il sangue con della passata di pomodoro e praticamente vi siete fatti una Amatriciana. Se avete trovato il sangue continuate aggiungendo farina di avena, pepe, sale e panna acida. Fatto? Bene a questo punto dovete fare la salsiccia col budello. Se non avete mai fatto in casa le vostre salsicce, potete aiutarvi con il forum sausagemaking.org.

Un souvenir: il tatuaggio della copertina di Unknown Pleasures

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Perché non imprimervi sul braccio l’anima più cupa di Manchester, le linee spezzate su sfondo nero della copertina di Unknown Pleasures, un album che è più di un album, di un gruppo che è più di un gruppo. Se siete rimasti folgorati dall’attacco di Disorder, dalla sua batteria claustrofobica; se avete cercato la vostra ribellione nella voce cupa e magnetica di Ian Curtis, ma anche se avete ballato sulle note dei Joy Division in club fumosi e bui, questo è il ricordo che fa per voi.

Un mezzo: la nave

Godetevi una vera esperienza inglese adagiati languidi a uno dei pali delle navi che si muovono per i canali di Manchester.


Possibilità del passaggio del turno dopo l’andata delle semifinali

Torna l’unica rubrica che aveva previsto l’attraversamento del Rubicone da parte di Giulio Cesare, la ghigliottina per Luigi XVI, la rivoluzione dei bolscevichi a San Pietroburgo. Questa volta si mette umilmente al servizio dell’Europa League, dato che i nostri lettori hanno bisogno di rimpinguare i propri conti prosciugati dalla riapertura di cinema, musei e bar. Una rubrica totalmente inutile visto che una partita è finita 6-2 e l’altra coinvolge Unai Emery, ma vabbè.

Arsenal 40% – Villarreal 60% (andata 2-1)

Il Villarreal non ha affondato il colpo. Sopra di due gol e un uomo non è riuscito ad assestare la spallata definitiva, quella che avrebbe fatto sospirare a tutti la frase “l’Arsenal è sempre l’Arsenal”. Stretto alle corde, un rigore di Pepe ha riportato la doppia sfida sul binario dell’incertezza, se ci può essere incertezza in questo mondo dove tutti giocano e Emery vince. In casa la squadra di Arteta proverà a trovare la stessa magia che gli ha permesso di liberarsi dello Slavia Praga come se il calcio fosse davvero un gioco semplice, dopotutto le basterà vincere uno a zero. L’algoritmo comunque premia il giallo rassicurante dei sottomarini.

Su cosa scommettere: “Good Ebening”

Su cosa non scommettere: Per puri motivi statistici, che uno scoiattolo invada il campo. Sarebbe la seconda volta in un Arsenal-Villareal e insomma c’è più possibilità di essere beccati da un fulmine.

Roma 2% – Manchester United 98% (andata 6-2)

E insomma: che vuoi dire? In una delle partite più assurde dell’anno, lo United ha scavato un solco di quattro gol tra sé e la Roma. Non sembra più la stagione delle rimonte, un breve e magico periodo in cui nulla sembrava più sicuro per chi all’andata si era imposto con un maglio. Lo sa bene la Roma, capace di recuperare 3 gol al Barcellona. Ma quella era un’altra squadra, in un altro momento, contro un’avversaria dal nome più altisonante ma più in crisi di questo Manchester che semplicemente sembra avere una qualità troppo alta per sprofondare al ritorno. Il 2% di possibilità perché comunque il calcio è strano Beppe (nome ipotetico di tutti i lettori di queste parole).

Su cosa scommettere: Solskjaer che dice che la difesa della Roma non è poi così male, daai.

Su cosa non scommettere: Fonseca in panchina?


Giocatore più Europa League: Manu Trigueros

Quanto sembra felice: 9

Quanto ama la sua squadra: 10

Quanto ama i tifosi: 10

Quanto ama la città: 10

Manuel Muñoz Trigueros, è detto “Manu” e insomma non ci vuole un genio a capire il perché. Sul Wikipedia italiano è descritto in meno di due righe che possiamo sintetizzare con “è un centrocampista del Villarreal”. In qualche modo incarna quella figura archetipa dei centrocampisti forti, ma mai così forti da risaltare in un paese dove per essere un centrocampista forte devi essere praticamente Iniesta. Trigueros è la storia recente del Villarreal: arrivato in prima squadra nell’anno successivo alla tragica retrocessione, da quel momento è il cuore pulsante di una squadra che ricostruendosi lentamente oggi ambisce al vertice dell’Europa.

Ieri dopo cinque minuti è sbucato dal nulla per colpire in diagonale un pallone vagante e portare in vantaggio il Villarreal. Tutti si aspettavano Gerard Moreno, Alcacer o al massimo il talento serafico di Dani Parejo e invece a colpire è stato il talento operaio di Trigueros, un calciatore dalla mascella compatta e i capelli tagliati male. Un calciatore che mette sui social le foto mentre passeggia con la figlia, che ha un’idea di famiglia allargata, che comprende squadra, tifosi, città. Trigueros che gioca in tutti i ruoli del centrocampo perché non ha il talento per avere la squadra cucita intorno, ma è troppo forte e carismatico per essere lasciato fuori. Un uomo che onora l’Europa League con la sua presenza, che ha giocato 372 partite con la maglia del Villarreal, ma zero con la Spagna, 51 in Europa League, ma zero in Champions League. In questa rubrica di solito raccontiamo talenti appassiti, giocatori disperati, persi nelle periferie del calcio-che-conta, ma l’Europa League è anche altro e oggi era il giorno di Trigueros.




Cose che accadono solo in Europa League

Difficile fare questa rubrica dopo una partita in cui ci sono stati tre infortunati in 39 minuti, un risultato come si dice “tennistico” e l’Arsenal, ma insomma: siamo qui per stupirvi con l’unica meta-meta-rubrica che rientra nel piano logistico di Figliuolo.

L’Europa League se fosse una competizione dove i giocatori si rotolano per terra e gli arbitri devono cercare di non farsi buttare giù, quindi praticamente una specie di Donkey Kong

L’Europa League se fosse un posto dove gli arbitri ti odiano, quindi spesso la realtà in cui viviamo, ma in cui ieri viveva particolarmente Etienne Capoue

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Ci vediamo tra una settimana.


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