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Francesco Lisanti
Non tutte le sconfitte vengono per nuocere
25 ott 2018
25 ott 2018
L'Inter dovrà fare tesoro della sconfitta contro il Barcellona, che è stato superiore da tutti i punti di vista.
(di)
Francesco Lisanti
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Formazioni di rito per entrambe le squadre. I due grandi assenti della partita, Nainggolan e Messi, sono stati sostituiti da Borja Valero e Rafinha. A posteriori, si può dire che l’Inter abbia sofferto di più l’infortunio del suo trequartista.


 



 



 




La mappa degli xG rende all’Inter il merito di aver prodotto almeno 1 xG al Camp Nou, ma osservando l’evoluzione temporale, si può apprezzare come il Barça abbia creato pericoli con continuità per tutta la partita, mentre l’Inter è stata praticamente inoffensiva dall’occasione capitata a Icardi dopo 17 minuti fino ai timidi tentativi nel finale di partita.


 





 



 



 




Le mappe di passaggio parlano da sé. La combinazione più frequente per l’Inter è stata quella che porta da Skriniar a D’Ambrosio, che è stato il giocatore con più passaggi ricevuti (36), nonché un buco nero di palle perse.


 



 



 



 


La migliore occasione della partita dell’Inter nasce da questa riaggressione. Borja è molto attento a schermare Busquets e manda in crisi ter Stegen, che rilancia nel vuoto.


 



 



 





 



 


Quando l’Inter prova ad alzare il pressing, ci vuole poco per spezzarla a metà. La sapienza e la sensibilità di Suárez nella protezione della palla e nel gioco di sponda hanno fatto il resto.


 



 



 


Prime avvisaglie che qualcosa non andava dopo pochi minuti: Piqué è libero di avanzare senza pressione, e di servire Rafinha tra le linee, mentre Sergi Roberto si lancia verso la porta.


 



 



 



 


Skriniar ruba il pallone dai piedi di Suárez e di istinto serve Vecino di fronte a lui: in un attimo, Arthur e Busquets circondano l’uruguagio e lo costringono alla palla persa.


 



 



 



 

 

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