Formazioni di rito per entrambe le squadre. I due grandi assenti della partita, Nainggolan e Messi, sono stati sostituiti da Borja Valero e Rafinha. A posteriori, si può dire che l’Inter abbia sofferto di più l’infortunio del suo trequartista.
La mappa degli xG rende all’Inter il merito di aver prodotto almeno 1 xG al Camp Nou, ma osservando l’evoluzione temporale, si può apprezzare come il Barça abbia creato pericoli con continuità per tutta la partita, mentre l’Inter è stata praticamente inoffensiva dall’occasione capitata a Icardi dopo 17 minuti fino ai timidi tentativi nel finale di partita.
Le mappe di passaggio parlano da sé. La combinazione più frequente per l’Inter è stata quella che porta da Skriniar a D’Ambrosio, che è stato il giocatore con più passaggi ricevuti (36), nonché un buco nero di palle perse.
La migliore occasione della partita dell’Inter nasce da questa riaggressione. Borja è molto attento a schermare Busquets e manda in crisi ter Stegen, che rilancia nel vuoto.
Quando l’Inter prova ad alzare il pressing, ci vuole poco per spezzarla a metà. La sapienza e la sensibilità di Suárez nella protezione della palla e nel gioco di sponda hanno fatto il resto.
Prime avvisaglie che qualcosa non andava dopo pochi minuti: Piqué è libero di avanzare senza pressione, e di servire Rafinha tra le linee, mentre Sergi Roberto si lancia verso la porta.
Skriniar ruba il pallone dai piedi di Suárez e di istinto serve Vecino di fronte a lui: in un attimo, Arthur e Busquets circondano l’uruguagio e lo costringono alla palla persa.